Vedo un confortante motivo di ottimismo nel fatto che
oggi si sta sviluppando una sorta di "rete" di collegamento spirituale
tra cattolici e cristiani delle varie Chiese e Comunità ecclesiali:
ciascuno si impegna nella preghiera, nella revisione della propria vita,
nella purificazione della memoria, nell'apertura della carità. Il padre
dell'ecumenismo spirituale, Paul Couturier, ha parlato a questo
riguardo di un "chiostro invisibile", che raccoglie tra le sue mura
queste anime appassionate di Cristo e della sua Chiesa. Io sono convinto
che, se un numero crescente di persone si unirà interiormente alla
preghiera del Signore "perché tutti siano una sola cosa" (Gv 17, 21), una tale preghiera nel nome di Gesù non cadrà nel vuoto (cfr
Gv 14, 13; 15, 7.16 ecc.). Con l'aiuto che viene dall'Alto,
troveremo, nelle varie questioni tuttora aperte, soluzioni praticabili, e
il desiderio di unità alla fine, quando e come Egli vorrà, sarà
appagato. Ora andiamo insieme lungo questa via nella consapevolezza
che l'essere in cammino insieme è un tipo di unità. Rendiamo grazie a
Dio per questo e preghiamolo affinché continui a guidarci tutti.
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...Queste
cose, Venerabili Fratelli, con animo dolentissimo, ma pieni di fiducia
in Colui che comanda ai venti e porta la tranquillità, vi abbiamo
scritto affinché, impugnato lo scudo della Fede, seguitiate animosi a
combattere le battaglie del Signore. A voi sopra ogni altro compete
stare qual muro saldo di fronte ad ogni superba potenza che si voglia
alzare contro la scienza di Dio. Da voi si brandisca la spada dello
Spirito, che è la parola di Dio, e siano da voi provveduti di pane
coloro che hanno fame di giustizia. Chiamati ad essere coltivatori
industriosi nella vigna del Signore, occupatevi di questo solo, e a
questo solo volgete le comuni vostre fatiche: cioè che ogni radice di
amarezza sia divelta dal campo a voi assegnato e, spento ogni seme
vizioso, cresca in esso, abbondante e rigogliosa, la messe delle virtù.
Abbracciando con paterno affetto coloro che si applicano agli studi
filosofici, e più ancora alle sacre discipline, inculcate loro
premurosamente che si guardino dal fidarsi delle sole forze del proprio
ingegno per non lasciare il sentiero della verità e prendere
imprudentemente quello degli empi. Si ricordino che Dio "è il duce della
sapienza e il perfezionatore dei sapienti" (Sap 7,15), e che non può
mai avvenire che senza Dio conosciamo Dio, il quale per mezzo del Verbo
insegna agli uomini a conoscere Dio [S. IRENEO, lib. 14, cap. 10]. È
proprio del superbo, o piuttosto dello stolto, il volere pesare sulle
umane bilance i misteri della Fede, che superano ogni nostra
possibilità, e fidare sulla ragione della nostra mente, che per la
condizione stessa della umana natura è troppo fiacca e malata.
“Il disonore inflitto a Gesù Cristo” (…….)
La visita che Giovanni Paolo II ha fatto domenica 13 aprile 1986
alla Sinagoga di Roma non aveva ancora avuto luogo quando Mons.
Lefebvre, rivolgendosi ai seminaristi ed ai fedeli ad Écône nel santo
giorno di Pasqua, esprimeva quanto quel passo gli sembrasse di una
gravità estrema.
Appoggiandosi
a tutta la Tradizione della Chiesa e citando degli articoli del
Diritto Canonico che hanno condannato espressamente una tale
eventualità, Mons. Lefebvre ha sottolineato il dilemma davanti al
quale si troverebbe non solo egli stesso, ma la totalità dei cattolici.
In che modo il Papa, cui Nostro Signore Gesù Cristo ha promesso il
sostegno nella Fede, può nonostante ciò unirsi alla preghiera di coloro
che respingono la divinità di Nostro Signore?
La posizione tradizionale della Chiesa riguardo al popolo ebreo è sempre stata priva di ogni sorta di razzismo.
Essa si fonda essenzialmente sul rifiuto da parte dei Giudei della
divinità di Nostro Signore e sul fatto che attraverso i tempi, essi non
hanno smesso di perseguitare la sua Chiesa.
Pubblichiamo qui alcuni passi dell’omelia che Sua Ecc. Mons. Lefebvre ha pronunciato ad Écône, il giorno di Pasqua.
“Miei carissimi amici, miei carissimi fratelli,
Noi
sappiamo tutti che attualmente siamo di fronte ad una situazione della
Chiesa sempre più inquietante. Non è da oggi che si pone il problema,
ma dal Concilio, specialmente dall’applicazione delle riforme
conciliari. Assistiamo ad una specie di "escalation" dell’ecumenismo da parte del Papa e dei vescovi. Ciò
non fa mistero e si è visto e risaputo in tutto il mondo e la
televisione e tutti i mezzi di comunicazione sociale testimoniano questo
ecumenismo oggi praticato dalle autorità della Chiesa. Questo ecumenismo pone a ciascuno, ne sono certo, un grave problema di coscienza. Noi, vogliamo ed abbiamo deciso di rimanere cattolici e non credo che abbiamo intenzione di cambiare. Il
cattolicesimo per noi significa conservare la Fede, i Sacramenti, il
Santo Sacrificio della Messa, il catechismo, tutto ciò che la Chiesa ha
insegnato e lasciato come eredità preziosa per diciannove secoli a
generazioni e generazioni di cattolici. Noi stessi nell’infanzia,
nella nostra gioventù, nella nostra adolescenza e nella maturità
abbiamo ricevuto questa preziosa eredità che ci è cara come la luce
degli occhi. Questa Fede e tutti i mezzi per conservarla che ci sono
stati lasciati per mantenere in noi la grazia sono necessari e
assolutamente indispensabili per salvare le nostre anime ed andare in
Paradiso. Non è per un’altra ragione che vogliamo restare cattolici: è per salvare le nostre anime. Giovedì
ho detto che abbiamo l’impressione di allontanarci sempre più da
quelli che praticano questo ecumenismo insensato e contrario alla Fede
cattolica. Ma dovrei dire piuttosto che restando cattolici e decidendo
di restarlo fino alla fine dei nostri giorni, sono loro che noi vediamo
allontanarsi da noi perché vogliamo restare cattolici. Si allontanano sempre più dal primo precetto di un battezzato che è di professare la sua Fede cattolica. Non è per niente che i nostri padrino e madrina hanno pronunciato il Credo il giorno del nostro battesimo e che poi, quando abbiamo ricevuto la Cresima, noi stessi abbiamo ripetuto quel Credo che ci lega definitivamente alla Fede cattolica.
Ora,
dei fatti sconvolgenti si sono accumulati soprattutto a partire dai
viaggi del Papa in Marocco, nel Togo, nelle Indie e i comunicati che la
Santa Sede ha pubblicato ufficialmente questi ultimi giorni affermano
che il Papa ha intenzione di recarsi dagli Ebrei, per pregare con loro,
che il Papa si recherà a Taizé per pregare con i protestanti e che
vuole fare, e lo ha detto egli stesso pubblicamente a San Paolo fuori
le Mura, una cerimonia che riunisca tutte le religioni del mondo per
pregare con loro ad Assisi, per la pace, in occasione della
Giornata della pace, che si svolgerà il 24 ottobre, nel contesto
dell’Anno della pace proclamato dall’O.N.U.
Lo avete letto nei giornali e quelli che hanno la televisione lo hanno potuto vedere e sentire essi stessi.
Che ne pensiamo? Qual è la reazione della nostra Fede cattolica? E’
questo che conta. Non è il nostro sentimento personale, una specie
d’impressione di constatazione qualunque. Si tratta di sapere cosa ne
pensa la Chiesa cattolica, secondo ciò che ci è stato insegnato, quali
sono le reazioni della nostra fede davanti a tali fatti? Per questo vi
citerò alcune brevissime frasi che ho raccolto nel trattato di Diritto Canonico
del canonico Naz. Il Diritto Canonico emanato su ordine del santo Papa
Pio X e pubblicato da Benedetto XV, è l’espressione della legge della
Chiesa e che le è stata propria per diciannove secoli.
Partecipazione ad un culto non cattolico
Che dicono questi testi a proposito di quella che è detta communicatio in sacris, cioè la partecipazione ad un culto non cattolico o presso i non cattolici?
Credo
che sia proprio il nostro caso quando il Papa e dei vescovi si
dedicano alla partecipazione a culti non cattolici. Cosa dice la Chiesa
della communicatio in sacris? Essa è vietata con i non cattolici dal Diritto Canonico 1258, § 1, che dice: “Ai
fedeli è assolutamente proibito assistere o prendere parte attivamente
ai culti degli acattolici (cioè dei non-cattolici) in qualsiasi
maniera.” Ed ecco come lo spiega questo commento ufficiale della dottrina della Chiesa che io ho solo copiato:
“La
partecipazione è attiva e formale quando un cattolico partecipa ad un
culto eterodosso, cioè non cattolico, con l’intenzione di onorare Dio
con quel mezzo, alla maniera dei non-cattolici”. Ripeto: “La
partecipazione è attiva e formale quando un cattolico partecipa ad un
culto non-cattolico con l’intenzione di onorare Dio con quel mezzo alla
maniera dei non-cattolici”. E’ esattamente ciò davanti al quale ci
troviamo. Penso realmente che i vescovi ed il Papa abbiano intenzione di
onorare Dio con il culto non-cattolico cui partecipano. Io credo di
non sbagliarmi.
“Una tale partecipazione è proibita sotto qualsiasi forma quovis modo –perché
implica professione di una falsa religione e di conseguenza
rinnegamento della Fede cattolica”. E la Santa Sede nel 1889 decretava: “E’
proibito pregare, cantare, suonare l’organo in un tempio eretico o
scismatico, associandosi ai fedeli che vi celebrano il loro culto, anche
se i termini e le preghiere sono ortodossi”.
Non sono io ad averlo scritto. E’ a grosse lettere nel trattato di Diritto Canonico
del canonico Naz che fa testo e che è sempre stato considerato nella
Chiesa come un commento del tutto ufficiale e valido. Quelli che
partecipano così attivamente e formalmente al culto dei non cattolici
sono presunti aderire alle credenze di questi ultimi. Perciò il Canone 2316 li dichiara “sospetti di eresia” e se perseverano essi sono “considerati come eretici”. Io non faccio che citare quel testo.
Perché
questa legislazione della Chiesa? Per aiutarci a praticare il primo
comandamento che è di professare la nostra Fede cattolica. Se la professiamo, ci risulta impossibile, inconcepibile professare un’altra fede e partecipare ad un altro culto. Pregando
in un altro culto noi professiamo di onorare il dio invocato da quel
culto, quello di una falsa religione. Un dio che è una costruzione della
mente o un idolo qualunque, ma che non è il vero Dio.
Come
volete che i Giudei preghino il vero Dio? Essi sono formalmente,
essenzialmente contro Nostro Signore Gesù Cristo, precisamente dal
giorno della Risurrezione di Nostro Signore e perfino da prima dato che
l’hanno crocifisso. Ma in modo quasi ufficiale dopo la Resurrezione: si
sono messi immediatamente a perseguitare i discepoli di Nostro Signore
Gesù Cristo e questo per secoli. Come possiamo pregare il vero Dio con
i Giudei? Chi è Nostro Signore Gesù Cristo? E’ il Verbo di Dio, è Dio.
Noi non abbiamo che un solo Dio: Dio Padre, Figlio e Spirito Santo ed un solo Signore, Nostro Signore Gesù Cristo.
Sono gli Evangelisti a ripetercelo a sazietà. Chiunque si oppone a Nostro Signore Gesù Cristo non ha il Padre,
come dice esplicitamente san Giovanni nelle sue lettere: “Chi non ha
il Figlio, non ha il Padre. Colui che non onora il Figlio, non onora il
Padre”. (I Giov. 2, 23). E’ normale, non c’è che un solo Dio in tre
Persone. Se una delle Persone è disonorata, rifiutata, non si
possono onorare le altre persone. E’ impossibile. Significa distruggere
la Santissima Trinità. Di conseguenza, disonorando Nostro Signore
Gesù Cristo, i Giudei disonorano la Santissima Trinità. Come potrebbero
pregare Nostro Signore, il vero Dio? Ora, in Cielo non c’è un altro
Dio che conosciamo, che ci sia stato insegnato dalla nostra Fede
cattolica.
Ecco la situazione di fronte alla quale ci troviamo. Io non la invento. Non sono io a volerla, al contrario. Vorrei morire, vorrei dare la mia vita perché non esistesse.
Noi ci troviamo davanti a un dilemma eccessivamente grave, che nella Chiesa, credo non si sia mai posto. Che
colui che siede sul Trono di Pietro partecipi a dei culti di falsi
dei, penso che questo non sia mai accaduto in tutta la storia della
Chiesa.
Che conclusione dovremmo forse trarre tra qualche mese davanti a questi ripetuti atti di partecipazione a dei falsi culti? Non lo so. Io
me lo chiedo. Ma è impossibile che siamo costretti a credere che
questo papa non sia papa. Non voglio ancora dirlo in modo solenne e
formale, ma a prima vista sembra proprio impossibile che un papa sia
eretico pubblicamente e formalmente.
Nostro
Signore gli ha promesso di essere con lui, di mantenerlo nella Fede e
senza che possa errare nella Fede, ma egli può al tempo stesso essere
eretico pubblicamente e quasi apostatare? Ecco un problema che non
concerne solo me, ma tutti voi.
Perché
ci hanno perseguitato, perché ora ci trattano come delle persone che
sono quasi fuori dalla Chiesa? E’ perché siamo rimasti cattolici e
vogliamo restarlo. Noi constatiamo, rimanendo cattolici, che quelle
persone si allontanano sempre di più dalla dottrina cattolica e dunque
da noi. Che ci volete fare? E’ esattamente come i Giudei che si sono
allontanati da Nostro Signore Gesù Cristo sempre più fino a diventarne
nemici giurati. I Giudei avrebbero dovuto tutti riunirsi intorno a
Nostro Signore. Avrebbero dovuto tutti seguire la Santissima Vergine
Maria e gli Apostoli eccezion fatta per Giuda, certo, ma tutti i discepoli di Nostro Signore sono dei Giudei che si sono convertiti a Nostro Signore e che l’hanno seguito. La
nostra religione cristiana è cominciata con dei Giudei convertiti.
Perché ne esiste un certo numero che ha rifiutato di convertirsi
nonostante tutta l’evidenza dei miracoli di Nostro Signore, l’evidenza
della sua Resurrezione? I soldati che erano presenti, spaventati dopo
l’apparizione dell’angelo ed il terremoto verificatosi, sono corsi dai
principi dei sacerdoti per dire quello che era successo. Cioè che Nostro
Signore non era più nella sua tomba, che era risuscitato e che avevano
sentito un terremoto spaventoso. Sono andati ad esternare la loro
constatazione ed a rendere la loro testimonianza.
Che
cosa hanno fatto i principi dei sacerdoti? Invece di dire: facciamo
ammenda onorevole, ci siamo sbagliati, noi adoriamo Nostro Signore Gesù
Cristo; se è davvero risorto, come possiamo non adorarlo, non seguirlo?
No.
Cosa hanno detto ai soldati? “Eccovi una bella somma di denaro e
andate a ripetere in tutta Gerusalemme che mentre dormivate gli
Apostoli sono venuti a prendere il corpo di Nostro Signore”. Allora,
come scrive bene sant’Agostino, penso sorridendo: “Come hanno potuto
affermare che avevano visto gli Apostoli portare via il corpo di Nostro
Signore se dormivano? Essi non hanno potuto vedere. E’ il demonio che
li ha ispirati ed essi sono restati sotto la sua influenza”.
Che
fare? Di fronte a questa situazione della Chiesa noi dobbiamo mattina e
sera, giorno e notte pregare la Santissima Vergine Maria di soccorrere
la sua Chiesa. Perché è uno scandalo notevole e nel vero senso
del termine, scandalo vuol dire spingere al peccato come lo scandalo
dell’ecumenismo e la partecipazione ai culti delle false religioni. I
cattolici perdono la Fede. Non hanno più la Fede nella Chiesa
cattolica. Non credono più che ci sia una sola vera religione, che ci
sia un solo e vero Dio, la Santissima Trinità. La Fede scompare
quando l’esempio e lo scandalo vengono da così in alto, da colui che
siede sul Trono di Pietro e da quasi tutti i vescovi.
Allora, poveri cristiani abbandonati a se stessi,
che non hanno sufficiente formazione cristiana per conservare la loro
Fede cattolica nonostante tutto, o che non hanno vicino a loro dei
sacerdoti che li aiutino a conservare questa Fede! Sono smarriti. O
perdono la Fede, non praticano più, non pregano più, o si uniscono a
delle sette qualunque. Allora dobbiamo pregare molto, riflettere, domandare al Buon Dio di conservarci la Fede cattolica qualunque cosa accada. Gli
eventi non dipendono da noi. E’ come un film del cinema proiettato
davanti ai nostri occhi. Dal Concilio vediamo la situazione deteriorarsi
di anno in anno. Il Sinodo ha toccato ancora, direi, il culmine ancora
più grave degli altri affermando: Noi continuiamo. Continuiamo,
nonostante tutte le conseguenze disastrose, il Sinodo ha voluto vedere
nel Concilio un’opera dello Spirito Santo, una Pentecoste straordinaria:
bisogna continuare, continuare nello spirito del Concilio, senza
restrizioni, senza ammonizioni, senza ritorni alla Tradizione.
E
adesso vediamo le tappe precipitare, sempre più in fretta.
Forzatamente, visto che non ci sono state obiezioni dopo questi venti
anni di attuazione dello spirito del Concilio, ormai tutti quelli
che sono d’accordo con queste trasformazioni nella Chiesa, non hanno
motivo di non continuare e ancora più rapidamente. Si arriva alla
distruzione totale della Chiesa.
Dopo questa solenne denuncia di Monsignor Lefebvre le cose sono cambiate? Sembra proprio di no...
Quando non rimarranno che macerie, il resto di coloro che resisteranno dirà: "Mons. Lefebvre aveva ragione!". In silenzio qualcuno lo dice già ora...
RispondiEliminaE, non in silenzio, ma proclamandolo con coraggio e continuità il resto dei cattolici lo proclama con ostinazione qui, nella speranza che chi arriva e legge possa capire e tornare alla fonte !
RispondiEliminaStrafalcione?
RispondiEliminarappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali.
"Conventicula hereticorum non ecclesia sed conciliabula appellanda".(IV Concilio di Cartagine)
CVCRCI
che cioè la Parola è viva e presente solo grazie al testimone e, per così dire, da esso riceve la sua interpretazione, e che reciprocamente il testimone è tale solo se testimonia la Parola.
RispondiEliminaIncredibile!!!
CVCRCI
Il fatto che ha dell'incredibile è la "fede" di Ratzinger in questo:
RispondiElimina-siamo in tempi difficili dove la religione non è considerata dagli stati laici [quelli stessi che sono stati omaggiati più volte da lui stesso nelle considerazioni su libertà di culto]quindi uniamoci tutti insieme, noi cattolici, anglicani,luterani, battisti, ecc. per dimostrare al mondo che siamo una cosa sola...- Ovvero: anche se siamo diversi, lo siamo per piccole cose del passato e poichè una comunità vale l'altra, stiamo insieme così siamo più forti nel vincere le ostilità del mondo...
LA FACCENDA E' che:
da dopo il concilio VatII vi è stato il degrado della chiesa che ha men che meno voce autorevole.
Invece di chiedersi perchè, Ratzinger vuole prescindere dagli errori conciliari, anzi non esistono per lui, e procede ipotizzando un'unione delle chiese come nulla fosse delle ragioni del passato.
La mia sintesi:
ad un errore di visione,con ostinazione nel non ammettere sbagli conciliari, aggiunge l'errore (già eretico e condannato)di accomunare gruppi cristiani differenti come fossero già tutt'uno con la Chiesa, al solo scopo di sentirsi più forti di fronte al mondo (mancanza di Fede nella Provvidenza e nelle parole di Gesù o semplice pensiero politico di "democrazia" senza concetto di cattedra di Pietro?)
Unità nella molteplicità e molteplicità nell'unità= síntese di tutte l'eresie= modernismo
RispondiEliminaEcco, Gederson, d'accordo con te: sintesi di tutte le eresie !Si comprende come mons. Lefebvre rimase sconvolto di quanto accadeva e si chiese sempre cosa fare per capire fino in fondo perchè l'eresia aveva colpito i papi postconciliari.
RispondiEliminaUna ragione. che lui non conosceva appieno, era il fatto che papa Roncalli aveva radunato attorno a sè gli spiriti modernisti legati alla massoneria, cardinali compresi.Questi ultimi elessero poi papa Montini, lo stesso che fu allontanato da papa Pio XII per le collusioni col comunismo, lo stesso che secondo indiscrezioni avrebbe segnalato agli americano gli obiettivi giapponesi da colpire...
Papa Montini a sua volta nominò altri cardinali sempre del medesimo giro (o modernisti o massoni) e via altro papa del medesimo calibro (forse escluso Giovanni Paolo I)fino all'attuale! Logico che in questi tempi torbidi frange di chiesa si siano "separate" ciascuna con le sue logiche e le sue analisi fino alla giustificazione di padre Guerard del Lauriers (la sede papale è materialmente occupata da un papa ma non formalmente, secondo nomina indirizzata dallo Spirito: da qui la parola "sedevacantisti" ).Noi non sappiamo quale tesi sia valida in quanto, in tempi difficili ogni tesi può avere valide argomentazioni, ma il campo religioso ed ecclesiale è difficilissimo da analizzare.
PREME SOLTANTO INDICARE CON COSTANZA E SPERANZA GLI ERRORI FRUTTO DI QUELLE TEORIE DA SEMPRE CONDANNATE DAI PAPI PRECEDENTI IL CONCILIO, MA CHE ORA FUROREGGIANO IN VATICANO E GUIDANO OGNI MOSSA DEL PAPA BENEDETTOXVI, RATZINGER !
Più lo leggo e più ci penso questo discorso non è per nulla conforme alla dottrina cattolica!
RispondiEliminaCVCRCI
Caro Mardulnobo,
RispondiEliminaSono d'accordo con voi, non possiamo sapere quale tesi è corretta per la situazione, in quanto la situazione stessa, trascende gli tesi presentata. E 'meglio limitarsi alla regola di san Vincenzo di Lerino, ma ciò che è stato richiesto dei laici, in ogni tempo e luogo? Questo mi chiedo...
Quello che stiamo vedendo è una cosa tremenda, perché è sui nostri occhi, il mistero dell'iniquità. Inoltre, con il suo ecumenismo la gerarchia, testimoni qualcosa che trascende le argomentazioni presentate finora. Non se ricostruice l'unità, senza dover ricostruire la propria fede e se sono in processo di ricostruzione della fede, non ce più la fede, sono in apostasia.
Questa testimonianza suggerisce che la chiesa è scomparsa. Il semplice movimento di una ricostruzione della fede, risale alla tesi di Loisy, condannato da S. Pio X. Secondo il modernista, la comunità dei primi cristiani, creati il Cristo della fede, come oggi, ricrea anche una nuova fede, in nome dell'unità. Un Concilio modernista, non poteva che generare una ermeneutica della rottura e di continuità (per tesi di Loisy analogia è ermeneutica storici e l'ermeneutica della fede).
Certamente siamo in un evento apocalittico, dove la Chiesa è in un deserto. Dobbiamo trovare risposte nei grandi commentatori dell'apocalisse, come San Gregorio Magno, Cornelius a Lápide, Bartolomeo Holzshauser, ecc.
Un Saluto dal Brasile
Carissmi,
RispondiEliminaLeggi la rivista cattolica tradizione No. 75, i seguenti articoli:
La Chiesa, il Papa e i Vescovi
Credo la Chiesa «Una» Riflessioni in merito al concetto di piena e non piena comunione
http://www.sanpiox.it/public/images/stories/PDF/TC/TC_75.pdf
"È assolutamente insostenibile il principio che l’Unità debba essere ricomposta: è doveroso invece compiere ogni sforzo per riaccogliere i “separati” nell’Unità che la Chiesa non ha mai perso e non perderà mai". Credo la Chiesa «Una» Riflessioni - Don Davide Pagliarani