Da notare che il "Don" siede tranquillamente dando le spalle a quello che potrebbe essere un Tabernacolo, e ciò che fa specie è che il lume rosso della Presenza viene assegnato all'ambone della Parola, forse perchè durante la "settimana biblica" il libro della Bibbia acquista la stessa dignità della Presenza Reale!..
Inoltre, tanto per sentirci molto liberi nei confronti di Gesù Sacramentato, che sarà pur presente da qualche parte in questa chiesa, accavalliamo la gambetta, ed appoggiamo anche le nostre cianfrusaglie sopra al piano che è sotto al Tabernacolo, dove si appoggia la Pisside prima di riporre le Sacre Specie.
Giustamente, mentre il tempo passa e ci si stanca a stare seduti sulla sedia, bisogna accomodarsi meglio con la schiena....
Ormai la chiesa non è più "luogo di preghiera", come ne rivendicava la natura Cristo quando ripulì il Tempio dai venditori e mercanti che lo avevano invaso; non è più quello spazio privilegiato per innalzare la propria anima al Cielo, stando in perenne adorazione di Colui che si degna di abitare stabilmente la sua Casa. Ormai le chiese sono diventate sale da conferenza, luoghi di ritrovo umano di stampo tutto orizzontale, posti dove il Padrone di casa viene relegato in un angolo, o addirittura tolto di mezzo.
Qui siamo al trionfo del "senso del Sacro"... La conversazione si fa interessante.... e nonostante la stanchezza fisica si faccia sentire, l'attenzione è molto viva, perciò ci accomodiamo del tutto e ci rannicchiamo portando le scarpe sulla sedia, si sa... la circolazione alle gambe va aiutata... Evidentemente il Don confonde il Luogo del Culto cattolico, e di esso la parte più sacra cioè il Presbiterio, con la saletta di ritrovo degli alcolisti anonimi, o con il prato dove gli scout si siedono a cerchio, per i loro ritrovi o scampagnate....
Don Giuseppe ha da subito rinunciato al contributo (927 euro) che riceveva per il suo ministero dall’Istituto del Sostentamento del Clero ed attualmente non ha ancora richiesto ufficialmente la riduzione allo stato laicale. (E ci mancherebbe pure che continuasse a prendere soldi, per un ministero che non compie più!)
«Il tutto è dovuto al fatto che non mi riconosco più in certe posizioni della Chiesa – ci dice – Mi sono preso un anno nel quale deciderò sul mio futuro». (Non si riconosce più in "certe" posizioni, o forse non ci si è mai riconosciuto?? Quanti anni sabatici si vuole prendere, per capire cosa vuole fare?...)
A Piagge si respira un certo senso di smarrimento tra i fedeli. Don Giuseppe era un parroco sui generis, animava le celebrazioni liturgiche in modo originale, preferendo alle melodie di Frisina quelle di Celine Dion, Vasco Rossi o Irene Grandi.
E come succede nelle famiglie, c’era chi apprezzava questo suo aspetto innovatore e chi invece non accettava queste spinte “futuriste”. Ma non è questo il motivo che lo ha indotto a tale scelta. Le motivazioni sono invece molto più personali e profonde.
«Sinceramente, una goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la richiesta di non celebrare più le messe alla mia maniera, addirittura mi era impossibile celebrare matrimoni di amici in altre parrocchie per questo motivo (i parroci non gradivano). (Che gente incredibile ed ignorante! Non sanno che perfino Ratzinger, modernista come loro, insegna che l'atto liturgico non può essere un teatrino del "fai da te" ma deve mantenere la sacralità di un atto divino? E quindi il povero pretino "perseguitato" dai confratelli cattivoni, che non vogliono fargli celebrare le Messe a suon di Waka Waka e Vasco Rossi, abbandona il campo, molla tutto, molla Cristo, perchè il Sacrificio di Cristo sul Calvario o è "rock" o non ci interessa!) Insomma una serie di situazioni, queste le più recenti, che hanno suscitato in me molti interrogativi profondi del tipo: “Ma di che Chiesa faccio parte io? Che Chiesa è questa?”. (Oh, che interrogativi profondi! Ma che razza di Chiesa sarà mai quella che non vuole confondersi con la discoteca?? E in sette anni di Seminario, in quale Chiesa pensava di stare?) Mi ritrovavo a predicare la Chiesa di Dio non condividendone alcune posizioni (eutanasia, staminali…), io credo fermamente in Dio, non credo fermamente in alcune posizioni/comportamenti della Chiesa». (Si stenta a credere che questa frase sia uscita dalla bocca di un Sacerdote, Dottore in Diritto Canonico, e non da quella di un miscredente di bassissima lega: costui lamenta di dover predicare quegli ultimi quattro principi che secondo questa Chiesa sono ancora rimasti "non negoziabili": il rispetto per la vita, dall'inizio alla fine. Le uniche cose su cui la Chiesa ancora dice: "Non possumus"... Invece l'amico è favorevole all'eutanasia, alle staminali embrionali, quindi al suicidio, e all'uso di esseri umani abortiti... sarà mica favorevole anche al divorzio e all'aborto!.. Ma quale caspita di morale cristiana avrebbe studiato? Ma pensate un po': lui "crede fermamente in Dio"...Ma a questo chi gli ha fatto discernimento vocazionale???)
Oggi don Giuseppe lavora a Ravenna come responsabile di un ufficio legale per una importante multinazionale di trasporti navali. (Non ha perso tempo ad ambientarsi nel "mondo" e a sistemarsi economicamente... se la Chiesa usasse la stessa premura nell'aiutare tanti disoccupati, meno gente con famiglia a carico si toglierebbe la vita, e non andrebbero ad incendiarsi davanti al Quirinale, per ottenere un po' di ascolto e di compassione.)
«Confermo la mia grande stima verso il vescovo Trasarti. In questi anni di riflessione ci siamo sentiti personalmente molte volte e si è sempre dimostrato attento e disponibile alle mie richieste che nascevano da una necessità interiore di chiarire». (Avranno "chiarito" tutto? Certamente non il fatto che sugli abiti liturgici bisogna portare i simboli cristiani, tipo la Croce, e non l'ancla egiziana.)
Per concludere gli chiediamo un commento sui fatti di Lucrezia e sulle ultime dichiarazioni del Parroco circa la denuncia di situazioni poco chiare riferite al passato. «Io sono un lucreziano e sono il primo a sperare davvero che si faccia chiarezza. Soprattutto chi guida la chiesa prenda una posizione netta e decisa. Le vittime di cui parla don Carettoni devono essere le prime ad essere tutelate». (Bene! Quindi sta dicendo che il suo vescovo Trasarti, che "guida" quella porzione di Chiesa, e a cui lui "conferma la sua grande stima", dovrebbe prendere decisioni nette e precise! Strano, perchè fino ad ora Trasarti tutto ha fatto tranne che prendere posizioni nette e precise, né tantomeno tutelare le vittime....)
Siamo senza parole! Possiamo solo concludere che la defezione di questo povero disgraziato (senza Grazia), al di là della tristezza che suscita il tradimento al Signore, è comunque provvidenziale: ci siamo tolti dallo stomaco un modernista, quindi avremo un eretico, massacratore di Messe, in meno. Pregheremo per la sua anima, ma di certo non lo rimpiangeremo.
Concordo appieno con la conclusione pubblicata da Annarita, un modernista in meno.
RispondiEliminaScusate l'OT.
Potrebbe la redazione fare una cronologia storica sugli eventi conciliari, in quanto vi sono persone scorrette e malevole che stanno propinando una storia diversa.
Mi spiego, ci sono persone menzognere che vanno dicendo che i meriti della presa diposizione ante errori conciliari sia nata prima delle posizioni di Mons. Lefebvre.
Orbene credo che sia tempo di recriminare i meriti a chi li ha.
Ad esempio si parla di Una Voce, che avrebbe (a quanto dicono certi menzogneri) cominciato la battaglia prima di mons. Lefebvre è venuto dopo.
Mai sentita una ricostruzione storica dei fatti più indegna, che poi son gli stessi che scrivono accozzaglie miste a verità, come da bravi tradimodernisti postconciliari.
Ricordo che se quasi "contemporaneamente" alcune deboli voci si sono alzate LO DEBBONO A MONS. LEFEBVRE, in quanto altri presenti al fatidico e perverso evento, dopo si sono eclissati, non si conoscono i motivi ma di certo non si possono dare i meriti a costoro e questo DEVE ESSERE CHIARO A TUTTI.
Comodo starsene in silenzio, anche se lo hanno fatto pregando, se questo metodo lo avesse posto in atto un S. Benedetto ad esempio, altro che bonifica dei terreni....saremmo rimasti con le paludi e le boscaglie.
NON mi pare d'aver visto e nemmeno sentito la loro flebile voce, mentre i distruttori si apprestavano a radere al suolo la chiesa.
RIBADISCO Se non ci fosse stato il coraggio del guerrireo Lefebvre E di un don Villa, i 50 anni di dura persecuzione subita, intenzionata a continuare più forte di prima, il loro silenzio ora avrebbe avuto un seguito?
Si sarebbero formati movimenti tradizionalisti come l'ecclesia dei o gli altri che seppur in abiti tradizionalisti, sono chiaramente presi in ostaggio dai modernisti perchè hanno accettato il "magistero postconciliare"? Ma per chi ci hanno presi, per degli idioti?
Come a dire, se 9 rapinatori prendessero in ostaggio 9 impiegati di una banca e si chiudessero all'interno del cavo' potessero pensare di liberarsi da soli senza l'aiuto dell'intervento di corpi speciali.
Concordo con tutto quello che hai detto. Quanto alla ricostruzione cronologica della battaglia a gli errori del Concilio Vaticano II, vedremo con Gianluca di pubblicare chiaramente qualcosa in merito.
EliminaComunque sono convinta che nei 1102 articoli pubblicati dalla nascita del blog, sicuramente esiste già il materiale che chiedi. Nondimeno, se si è reso necessario, ribadiremo il concetto...
Credo che ora più che mai, visto che hanno teso una ennesima trappola alla Fraternità e i tradimodernisti ora stanno ricamando una torbida menzogna.
EliminaNon è bastato la trappola del 1988, dove Mons. Lefebvre, vicino alla morte fu COSTRETTO ad ordinare i 4 Vescovi, per non distruggere la sua opera di difesa alla Chiesa di sempre, no!!
BISOGNA RIBADIRE quanto SUCCESSE realmente, non si tratta nemmeno di stabilire chi sia il vincitore o meno, ma di SALVAGURDARE LA STORIA. Sono stanco (e credo di non essere il solo)a dover sorbirmi menzogne e ricostuzioni artefatte da dittatori.
Fare una SINTESI cronologica e' rendere GIUSTIZIA perchè, qualcuno sta VOLUTAMENTE seppellendo la verità storica sotto il fango tradimodernista.
Personalmente credo che anche in questo caso siano i vincitori a volerla riscrivere.
E' dovere di ogni cattolico, non permettere che questo accada.
Cordialità.
Aggiungo - fra parentesi - che chi desidera verificare quanto detto sopra da "unicuique suum", può anche trovare tutta la storia della nascita della battaglia contro la corrente modernista del concilio - creata e portata avanti da MONSIGNOR LEFEBVRE (poi appoggiato da coloro che al tempo facevano parte di "Una voce")- sul libro scritto da Mons. Bernard Tissier De Mallerais "Mons. Marcel Lefebvre - Una vita", delle edizioni "Tabula fati".
EliminaMeno male che è stata scritta la biografia di Monsignore, altrimenti a quest'ora si sarebbero perse tracce importanti.
EliminaHo comunque notato che, qualcuno ha interesse a non far sapere come in realtà siano andate le cose, chi sia l'artefice principale che malgrado le numerose sofferenze morali e psicologiche, infertagli dai perfidi modernisti, ha continuato ad amare e a lottare per salvare il Deposito della Dottrina cattolica.
E' chiaro che i colloqui sono stati una scusa per seminare zizzania e scontri all'interno della Fraternità S.P.X. il tutto per indebolirla.
Quello che più fa orrore, non sono tanto i perfidi modernisti, quelli fanno il loro mestiere, ma i cosidetti tradizionalisti dell'ultim'ora e intendo coloro che si preoccupano di salvare le apparenze ma non i contenuti. Che importa se poi tra questi contenuti ci sono le nefande direttivi pastorali che hanno generato l'apostasia in cui ci troviamo. Che importa se hanno costruito su misura con 6 pastori protestanti la messa obbligatoria per tutti e che qualcuno ha il coraggio di chiamarla lecita, con giri di parole ambigue e fumose. Che importa se al sinodo dei vescovi in questi giorni qulcuno facente parte di questa gerarchia corrotta e collusa, si è preoccupato degli islamici e non dei cattolici, che importa. O, certamente se parli di queste cose con i tradizionalisti per caso, sono d'accordo, ma poi quando dici che forse e dico forse, se esiste una gerarchia corrotta e collusa la colpa è del vicario e del timoniere che dovrebbe portare la barca di Pietro fin sulla riva, hanno il coraggio di etichettarti come un sedevacantista...
Sono degli analfabeti in terminologia e ignoranti in materia, anche se magari danno da intendere di saperla lunga e di conoscere la Tradizione... a volte sembra che ci sian quelli che parlano della Fraternità come se a fondarla fossero stati loro in persona.
Che dire se non che pena e che delusione. Ma verrà si verrà, il giorno in cui costoro dovranno a seconda delle proprie responsabilità, rendere conto a Dio, a quel Dio Geloso della Bibbia, che ha avuro in abominio l'idolatria. La creatura tiepida verrà vomitata.
Giustissimo ciò che ha scritto unicuique suum, ringrazio anche A.Rita per l'indicazione del Libro che credo sia molto importante.
Meglio un Guiducci laico che finto-prete.
RispondiEliminaSarà proprio un ripensamento per le accuse di parroci, modernisti non abbastanza, o per una parrocchiana gentile, come succede spesso ?
Ma! tra un po' si saprà.
mitico...il maurizio costanzo show in chiesa! A quando x factor?
RispondiEliminadopo aver letto il tutto sono rimasta proprio senza parole.Cari preti,vescovi o ancora più in alto..... tanto carini e perbenisti ma che schifo di chiesa state portando avanti? dove sta l'amore che tanto predicate, senza poi parlare di umiltà..... quanti punti interrogativi!!! Siete sempre pronti a distruggere la figura e persona di un buon DON, e altrettanto omertosi nelle quotidiane brutte storie che tutti i giorni sentiamo in tv e non solo.... Ma il DIO che ama ,accoglie,non giudica, dove stà? sicuramente nel cuore di don g.guiducci cè e ce nè tanto ma nel cuore di tanti preti perbenisti e tanto carini ce nè molto ma molto poco.
RispondiEliminacarissima non cè bisogno che preghi per la sua anima,è molto meglio se preghi per la tua (sempre se un anima ce l'hai).
RispondiEliminaLa storia si ripete:prima scribi e farisei oggi preti,vescovi cardinali e .... adorano un dio denaro,un dio potere.
DIO = AMORE e l'amore cammina sempre accompagnato dalla verità e umiltà.e queste qualità la chiesa di oggi purtroppo non ce l'ha,tutto questo per merito di un clero omertoso che preferisce pedofili,ubriaconi,arrivisti nella sua chiesa piuttosto che preti veri, sinceri ,umili che
con parole semplici e belle canzoni ci parlano di DIO.
ma chi ha scritto tutte queste cazzate, dovete sempre giudicare senza conoscere verità e la verità la conosce solo il vescovo e il giudicato.
RispondiEliminaps: carissima è molto meglio se preghi per la tua anima ,sempre se un anima ce l'hai.