Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

giovedì 21 febbraio 2013

LETTERA APERTA A MONS. ARMANDO TRASARTI, VESCOVO DI FANO...

La persona che ha scritto questa lettera aperta al suo Vescovo, Monsignor Armando Trasarti, è giunta a questa decisione dopo ripetuti tentativi, propri e di altri fedeli, di comunicare con il Vescovo inviando per posta diverse lettere che denunciavano abusi liturgici e di altra natura da parte del Clero locale, lettere che non hanno mai ricevuto risposta alcuna. Si è pertanto passati ad altre forme di comunicazione, come la pubblicazione in Internet di articoli che mettano in evidenza le derive moderniste di questa diocesi, come possiamo leggere in questo articolo apparso su Unavox, in cui si legge che il vescovo Trasarti, in occasione della messa in onda da parte della RAI della Santa Messa domenicale celebrata nella Cattedrale di Pergola, il 3 ed il 6 gennaio 2010, abbia detto: "Mi raccomando: il 3 e il 6 gennaio, non fateci fare una brutta figura! Prendete tutti la Comunione sulla mano!" 
Molti altri esempi si potrebbero fare, dello sfascio modernista in cui versa questa diocesi, come lo scempio architettonico del "cubo rosso" posto in sostituzione dell'Altare nel monastero camaldolese di Montegiove (Fano), o la pubblicità fatta ai corsi di yoga, tenuti nello stesso convento camaldolese (vedere quì, quì, quì e quì)... Noi pubblichiamo questa lettera-testimonianza, che da parte di questa persona, e anche a nome di molti altri rimasti inascoltati, è per l'ennesima volta un tentativo di comunicare con il suo Pastore.


LETTERA APERTA A MONS. ARMANDO TRASARTI, VESCOVO DI FANO

 
                25 Settembre 2012

Spettabile redazione,

faccio parte della diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola e le scrivo riguardo l’ennesimo caso di grave abuso - questa volta, contro il sesto Comandamento - avvenuto in questa diocesi, a causa di un sacerdote: Don Giacomo Ruggeri. Tengo a precisare che nella mia diocesi, gli abusi continueranno ancora se il Vescovo non vi porrà fine.

Qualche tempo fa, io e diverse persone, della mia diocesi e non, abbiamo segnalato al Vescovo ogni sorta di altri tipi di abusi dei quali siamo venuti a conoscenza sia direttamente, che indirettamente (abusi di potere e liturgici), tramite corrispondenza, ma il Vescovo non si è mai degnato di risponderci e neanche di chiederci umilmente perdono per gli scandali pubblici e le offese, operati da alcuni di questi “maestri in Israele”: infatti, chi predica continuamente l’umiltà e il perdono, deve poi essere il primo a praticarle per essere credibile. Le nostre lettere sono rimaste come “morte”, perché fino ad ora, egli, con il suo silenzio complice, non ha mai cercato di porre fine ai continui scandali che avvengono pubblicamente in detta diocesi e non vorrei che come al solito si colpevolizzasse la stampa, facendo passare sé stessi come vittime, e visto che Don Ruggeri in quanto sacerdote, dipende comunque dal proprio Vescovo, rimane sempre sotto la sua giurisdizione e il Vescovo in ogni caso ne è il responsabile, perciò Mons. Trasarti ha il dovere di comportarsi come pastore vigilante e di essere comprensivo e misericordioso soprattutto nei confronti delle vittime, piuttosto che esserlo, come sembra, solo nei confronti dei carnefici, perché sarebbe un’ulteriore ingiustizia da parte sua, ed è inutile piangere durante l’omelia tenutasi davanti alle telecamere della nostra diocesi, quando oramai il danno è stato compiuto e non si è fatto nulla prima, per porvi rimedio e fermarlo immediatamente. 
Lei, Eccellenza, sempre durante l’omelia nella parrocchia di Orciano, ha detto: “Io faccio lo stesso e non faccio finta di non essere padre”. E’stato un sacrificio andare in carcere ieri - ha detto ancora -, e non sono andato per proteggere o per nascondere, perché non è un mio compito e non lo sarà mai, ma in questi casi il padre piange sempre e comunque con i suoi figli, anche se poi succede che quando va bene, il padre viene dimenticato”. A molti di noi invece, è sembrato che lei il padre lo faccia in primis solo nei confronti degli oppressori, piuttosto che nei confronti di coloro che vengono oppressi, e certamente lei non è andato per proteggere e per nascondere, perché non avrebbe neanche potuto più farlo, in quanto era ormai troppo tardi: Don Giacomo si trovava già in carcere e poiché il fatto è divenuto di dominio pubblico attraverso i media, lei è stato costretto immediatamente a prendere provvedimenti disciplinari contro di lui, mentre invece – per altri casi - nei confronti dei preti da noi segnalati privatamente, lei non si è comportato in questo modo e non ha mosso un dito per fermare questi preti luciferini che non hanno nulla a che vedere col Buon Pastore. Mi meraviglio anche che qui nella mia diocesi qualche prete “fai da te”, che continua a dare scandalo, venga addirittura premiato dalla stessa Autorità, facendogli assumere una carica più elevata, senza che vengano piuttosto date determinate cariche a sacerdoti più virtuosi! È così che qui funziona? È forse Vangelo questo? 
Eccellenza, mi permetto di porle una domanda: ma qui, si da la priorità alla gloria, all’onore di Dio e alla salvezza delle anime, oppure si da la priorità alla propria gloria e onore, cercando di fare carriera in ambito ecclesiastico? Poi, magari si ha pure il coraggio di dire che è stato lo Spirito Santo ad aver loro conferito quel titolo e quella carica, mentre invece non è affatto così, perché si conosce bene che qualche sacerdote non vive affatto in maniera virtuosa (rilegga quello che ha detto Santa Caterina a Papa Gregorio …) e che non vi è stata fatta prima tanta preghiera e discernimento che devono precedere, accompagnare e seguire tutte le nostre azioni. Faccia attenzione, perché peccati gravi come questi offendono gravemente il Signore e sfigurano il volto della Chiesa, rimanendone ferito tutto il corpo mistico, e gli stessi uomini di Chiesa perdono la loro credibilità, e Dio per ogni azione iniqua che si compie contro la Sua volontà, anche se è Padre Misericordioso, non lascia impunito nessuno, poiché è anche Giudice Giusto e Verace. Se è necessario chiamare i lontani, facendoli entrare nell’Ovile Santo, è altrettanto necessario non lasciar fuggire e in alcuni casi addirittura non buttare fuori (attraverso l’emarginazione …) dall’Ovile, le altre “pecore” che osano denunciare cose abominevoli, perché di questo, voi pastori ne risponderete gravemente davanti al Tribunale Divino, presso il quale dovremo essere tutti giudicati, poiché, a chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più. 
Lei Eccellenza, quando va nelle parrocchie, recita spesso uno dei suoi mantra: “Ci sono persone che si scandalizzano di coloro che prendono la Comunione sulla mano!”; ma come fa a dire certe cose e a dare certi giudizi? Lei, si ritiene per caso il Giudice Supremo? O forse è lei che in maniera assillante, continuando a ribattere sulla Comunione in mano, si scandalizza di coloro che la ricevono in bocca e che magari fanno anche un atto di riverenza, dovuto a Dio? Piuttosto, cominci a prendere esempio dal Santo Padre, sul modo sia di ricevere sia di distribuire la Comunione, perché in questo modo, lei sta criticando indirettamente anche Lui. La Chiesa lascia la libertà di prenderla in entrambi i modi ed è inutile che lei continui ad insistere sulla modalità unica di ricevere Gesù, e una volta tanto si arrenda e si sottometta all’Autorità del Papa e della Chiesa, non alle sue idee. Addirittura, ci ricorda spesso che dobbiamo essere in comunione con lei, ma io mi chiedo come possiamo esserlo se lei a parole dice questo, ma nei fatti si comporta in maniera contraria a quello che dice, essendo lei stesso causa di divisione e pietra d’inciampo col suo atteggiamento privo di carità e misericordia nei confronti di taluni? 
Cito San Paolo: “ Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. Di quanto viene fatto in segreto da coloro che disobbediscono a Dio è vergognoso perfino parlare, mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce”. San Luca: “Guai anche a voi dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili e quei pesi, voi non li toccate nemmeno con un dito!” E ancora: “Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nel fuoco della Geenna.”

Ezechiele 34:” Mi fu rivolta questa parola del Signore: Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. Per colpa del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più sé stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.” 

Ho letto la lettera che ha scritto il mio Vescovo e ho notato che ha citato giustamente Santa Caterina, nella lettera 291 al Papa Urbano VI: “La giustizia senza la misericordia e' più ingiustizia che giustizia, è tenebra crudele la misericordia senza la giustizia è come mettere unguento su una piaga non pulita, non disinfettata. L'unguento non farebbe che infettare ancor più la piaga”. Sempre per amore di giustizia e verità, anche io, mi permetto di citare a Mons. Trasarti altri passi di Santa Caterina, nella lettera XXXV a Papa Gregorio XI: “Qui ho inteso che avete fatto i Cardinali. Credo che sarebbe onore di Dio, e meglio di noi, che attendeste sempre di fare uomini virtuosi. Se si farà il contrario, sarà grande vituperio di Dio, e guastamento della santa Chiesa. Non ci meravigliamo poi, se Dio ci manda le discipline e i flagelli suoi; perocché giusto così è. Pregovi che facciate virilmente ciò che avete a fare, e con timore di Dio. Cieco è lo infermo che non conosce il suo bisogno; e cieco è il pastore che è medico, che non vede né riguarda se non al piacere, e alla sua propria utilità; perocché, per non perderlo, non ci usa coltello di giustizia, né fuoco dell'ardentissima carità. Ma costoro fanno come dice Cristo: che se uno cieco guida l'altro, ambidue ne vanno nella fossa. E l'infermo e il medico ne vanno all'inferno. Costui è dritto pastore mercenario, perocché non tanto che esso tragga le pecorelle sue di mano del lupo, egli è divoratore d'esse pecorelle”. Sempre a Papa Gregorio, nella lettera CCLXX: “Mettete mano a levare la puzza dei ministri della Santa Chiesa; togliete i fiori puzzolenti, piantatevi i fiori odoriferi: uomini virtuosi, che temono Dio.”
A un gran Prelato, nella lettera XVI: “Li pastori dormono nell'amor proprio di loro medesimi, in una cupidità e immondizia: sono sì ebbri di superbia … Oh quanto è pericoloso l’amore proprio nelli prelati e nelli sudditi! S'egli è prelato ed egli ha amore proprio, egli non corregge il difetto de' suoi sudditi; perocchè colui che ama sé per sé, cade in timore servile, e però non riprende. Che se egli amasse sé per Dio, non temerebbe di timore servile; ma arditamente con virile cuore riprenderebbe li difetti e non tacerebbe né farebbe vista di non vedere. Pregovi che facciate sì che non sia detta a voi quella dura parola con riprensione dalla prima verità, dicendo: «Maledetto sia tu che tacesti!». Oimè, non più tacere! Gridate con cento migliaia di lingue. Veggo che, per tacere, il mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita!” 
Lei, Eccellenza, ha il dovere di tenere disciplinati i suoi sudditi e se lei non è in grado di farlo - o forse non vuole, perché non le interessa? - allora, farebbe bene a dimettersi (confrontare con Santa Caterina). Nell’omelia che lei ha tenuto nella parrocchia di Orciano, ha letto una preghiera di Rabindranath Tagore - poeta e filosofo indiano, non cattolico - della quale lei ha detto:una preghiera a tratti universale, che oggi sento particolarmente mia”; mi chiedo e le chiedo: ma perché in una Chiesa Cattolica (ancor più universale) e durante la Liturgia Cattolica, ha citato una preghiera di un non cattolico, piuttosto che preghiere bibliche o preghiere di qualche Santo cattolico? La Chiesa Cattolica è forse carente di preghiere? Lei lo sa che all’interno della Liturgia devono essere citate solamente preghiere approvate dalla Chiesa e naturalmente, in questo caso, liturgiche? Voglio sperare che lei non sia così ignorante in questa precisa norma liturgica (come d’altronde, lei si è permesso di dire ai coniugi Andreoni), anche perché persino l’ignoranza in certi casi è una colpa, soprattutto per quanto concerne un Episcopus come lei, e meno male che è stato sempre lei a scrivere nella sua lettera indirizzata ai due coniugi, che “l’Ortodossia è Verità nella Carità”…; ma non le è ancora chiaro che dove non c’è Verità, automaticamente, non ci sono nemmeno la Carità e l’Ortodossia? Forse lei non sente “come sue”, queste preziose preghiere e tesori che abbiamo nella Sacra Scrittura, nella Liturgia (che stava celebrando in quel momento e che è l’unica preghiera perfetta che viene offerta al Padre) e che troviamo anche negli scritti dei nostri Santi? Se lei ha detto che quella preghiera non cattolica la sente particolarmente sua, la cosa è preoccupante, perché non vorrei pensare che lei privatamente reciti determinate“preghiere” e che magari al posto di nutrirsi di dottrina cattolica e dei nostri Santi Padri e Dottori della Chiesa, lei si nutra invece di scritti di persone non cattoliche. Prima cita Santa Caterina e poi cita un non cattolico? Ma che senso ha? Cosa intende fare, una sorta di “sincretismo liturgico”? 
Dalla “Redemptionis Sacramentum”: [169.] Quando si compie un abuso nella celebrazione della Sacra Liturgia, si opera un’autentica contraffazione della Liturgia cattolica. Ha scritto San Tommaso: «incorre nel vizio di falsificazione chi per conto della Chiesa manifesta a Dio un culto contro la modalità istituita per autorità Divina dalla Chiesa e consueta in essa».[278] [67.] Soprattutto, si deve prestare piena attenzione affinché l’omelia si incentri strettamente sul mistero della salvezza, esponendo nel corso dell’anno liturgico sulla base delle letture bibliche e dei testi liturgici i misteri della fede e le regole della vita cristiana e offrendo un commento ai testi dell’Ordinario o del Proprio della Messa o di qualche altro rito della Chiesa.[147] Va da sé che tutte le interpretazioni della Sacra Scrittura debbano essere ricondotte a Cristo come supremo cardine dell’economia della salvezza, ma ciò avvenga tenendo anche conto dello specifico contesto della celebrazione liturgica. Nel tenere l’omelia si abbia cura di irradiare la luce di Cristo sugli eventi della vita. Ciò però avvenga in modo da non svuotare il senso autentico e genuino della parola di Dio, trattando, per esempio, solo di politica o di argomenti profani o attingendo come da fonte a nozioni provenienti da movimenti pseudo religiosi diffusi nella nostra epoca.[148] [68.] Il Vescovo diocesano vigili con attenzione sull’omelia,[149] facendo anche circolare tra i ministri sacri norme, lineamenti e sussidi e promuovendo incontri e altre iniziative apposite, affinché essi abbiano spesso occasione di riflettere con maggiore accuratezza sulla natura dell’omelia e trovino un aiuto per quanto concerne la sua preparazione.[177.] «Poiché deve difendere l’unità della Chiesa universale, il Vescovo è tenuto a promuovere la disciplina comune a tutta la Chiesa e perciò a urgere l’osservanza di tutte le leggi ecclesiastiche. Vigili che non si insinuino abusi nella disciplina ecclesiastica, soprattutto nel ministero della parola, nella celebrazione dei sacramenti e dei sacramentali, nel culto di Dio e dei Santi»
E visto che sempre durante quell’omelia, ha avuto segni di commozione per quello che è accaduto a Don Giacomo e ha detto che serve un grande bagno di umiltà, allora io la invito a fare per primo questo grande bagno,  e a fare “sue” non le parole di Tagore, ma le parole di Santa Caterina, avendo la saggia umiltà e carità nei nostri confronti di dimettersi: chi è causa del suo mal, e in modo particolare di quello del suo prossimo, pianga solamente se stesso. Noi, abbiamo bisogno di veri e Santi Pastori, non di lupi rapaci che pascolano sé stessi e sbranano il gregge, cibandosi delle pecore grasse. Il vero Pastore, quando riceve lettere di segnalazione e di denuncia che riguardano gravi abusi, certamente deve prima, con prudenza ma decisione, fare indagini accurate, tutelando i diritti del prete, ma una volta giunta la certezza che il colpevole è …. veramente colpevole, deve prendere subito provvedimenti per tutelare i diritti delle povere vittime e non rispondere come ha fatto lei, dicendo: Con disturbo e non poca sorpresa ricevo la Vostra, riguardante ecc.”, mentre in altri casi – sempre “educatamente, umilmente e caritatevolmente” parlando - non si è nemmeno degnato di rispondere e di porgere le sue scuse nei confronti dei denunciatori, o di farle porgere da parte di alcuni suoi preti ribelli, colpevoli di aver offeso Dio e le anime, provocando scandalo pubblicamente!  E sarebbe questa, la vostra carità, umiltà, perdono, obbedienza e misericordia, delle quali vi riempite continuamente la bocca, mentre il vostro cuore ne rimane privo? 

Mons. Trasarti: Incontro pastorale sui separati, divorziati e risposati
Quando voi Pastori (naturalmente, non mi riferisco ai bravi Pastori che testimoniano veramente il Vangelo, essendo essi sale della terra e luce del mondo) commettete gravi peccati – per cercare di chiuderci la bocca, strumentalizzando e abusando della Parola di Dio - non fate altro che giustificarvi, dicendo a noi fedeli che dobbiamo essere misericordiosi con voi e che non vi dobbiamo giudicare: ma quale misericordia e giudizio? Forse, le stesse che usate voi nei confronti delle vittime che osano denunciare il vostro luciferino operato? E’ facile predicare il Vangelo dal pulpito, ma se non si è i primi a praticarlo, quel Vangelo rimane vuoto. San Paolo, ci ricorda: “Se non avessi la carità, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna”. Il Pastore ha il dovere di vigilare sul gregge che Gesù gli ha affidato e non emarginare e trattare come appestate, le vittime di abusi di potere (e non solo) da parte dei suoi compari, proteggendo e coprendo alcuni maleducati dittatori nella Casa di Dio. È veramente scandaloso che i carnefici vengano quasi fatti passare come vittime e le vittime come carnefici, perché il suo atteggiamento simile a quello omertoso (chi tace acconsente e diventa complice di certi abusi) nei confronti di chi subisce gravi ingiustizie, fa capire esattamente questo. 
 
Voglio sperare che non si ricominci a far passare il Vescovo per una vittima dei media, perché non è così: qui le vere vittime sono ben altre, sono le vittime dell’atteggiamento omertoso del Vescovo e quando i fedeli notano una certa ipocrisia da parte di alcuni loro pastori, non possono più tacere e sono costretti ad intervenire, perché quando certi fatti diventano di dominio pubblico, il Vescovo si comporta in un modo, ma quando questi fatti non vengono fuori immediatamente e rimangono privati, finché alcune vittime, esasperate, non li rendono pubblici successivamente, il Vescovo privatamente, si comporta in maniera totalmente opposta, come ha fatto con queste persone. Probabilmente,  Mons. Trasarti è vittima solo di sé stesso e della sua omertà e la cosa più penosa è che al posto di rimanere molto sorpreso e disturbato dai diversi gravi abusi che accadono nella sua diocesi, dei quali minimizza l’importanza, rimane invece molto sorpreso, disturbato e adirato, addirittura da coloro che osano fargli segnalazioni e come si può notare, in questo caso la carità, la misericordia e il non giudicare, si possono tranquillamente mettere da parte, mentre per quel che riguarda certi fenomeni aberranti, le parole carità, misericordia e il non giudicare, finiscono per divenire solamente parole di copertura nei loro confronti!
 
Anche in questo caso, Mons. Trasarti è pienamente in contrasto con le affermazioni della Redemptionis Sacramentum: [184.] Ogni cattolico, sia Sacerdote sia Diacono sia fedele laico, ha il diritto di sporgere querela su un abuso liturgico presso il Vescovo diocesano (dunque, lei, Eccellenza, vorrebbe privarci di questo diritto?) o l’Ordinario competente a quegli equiparato dal diritto o alla Sede Apostolica in virtù del primato del Romano Pontefice. Quando Sua Eccellenza ha parlato di compassione, noi, vittime, abbiamo notato che nei nostri confronti non ce l’ha affatto avuta, ma l’ha usata piuttosto verso i colpevoli, coprendoli e difendendoli e come se non bastasse, lo ha ammesso lei stesso pubblicamente (e neanche a farlo apposta, sempre durante una delle sue “omelie”: Sic!), che difenderà sempre i suoi sacerdoti e preferisco non aggiungere quello che ha detto successivamente, permettendosi imprudentemente di fare pure una battuta di pessimo gusto, la quale non è affatto compatibile col suo ministero episcopale e Mons. Trasarti sa molto bene a quale indegna battuta mi riferisco! Voglio anche ricordare al Monsignore, che la S. Messa è un Mistero immenso che non va strapazzato perché è azione di Cristo e della Chiesa e non un nostro umano libero arbitrio; anche durante l’omelia il protagonista deve essere sempre Gesù, non il Suo Ministro, quindi, d’ora in poi, la prego di evitare di fare continuamente battutacce, provocando stolte risate e malsano divertimento nei fedeli, perché la Casa di Dio non è un teatro, una spelonca di ladri, ma è Casa di Preghiera per tutte le genti e durante la Messa, si rinnova tutta la Passione di Gesù; le anime bisogna attirarle a Dio, non a sé stessi, poi non si lamenti se lei non trova santità nemmeno nei fedeli.
Ringrazio la Redazione se riterrà opportuno pubblicare questa mia lettera, la quale non è solo un mio sfogo e una mia voce, ma è anche quella di tante altre vittime alle quali non è stata usata misericordia e comprensione e che vengono addirittura giudicate e additate da questi mercenari, come dei DISTURBATORI privi di carità e misericordia, per avere la “colpa” di denunciare determinati scandali commessi pubblicamente, come giustamente dovrebbero fare primariamente tutti coloro che si dicono Cristiani, a cominciare dai Pastori stessi; perciò, mettiamola così: fino a quando Mons. Trasarti non si deciderà a fare pulizia, continueremo a “disturbarlo”!
Lettera firmata

Il nostro particolare ringraziamento all'autore di questa lettera, per l'amore a Cristo e la forte sollecitudine per Nostra Madre Chiesa che ha dimostrato in questo accorato scritto. Il Signore non resterà sordo a questi appelli dei suoi figli più piccoli, ed in un modo o nell'altro porrà mano a soccorrere la Sua Chiesa.

13 commenti:

  1. Hai ragione, non fila una messe di parole usate in violazione del precetto di Cristo. "Il vostro parlare sia si' si', no no...."

    Cosa stai cercando di sostenere? Che i Papa, autoproclamatisi infallibili, siano tali solo quando non facciano cose a te (a noi) sgradite? Sono le conseguenze ridicole contro cui mettevo in guardia. Meglio protestare contro la causa prima, non credi?

    Atenagora era solo un vescovo, indegno se e' vero quanto tu affermi, fidandoti della parola di un massone (ma e' vero che si sono moltiplicate le voci di condanna della deriva modernista del Patriarcato di Costantinopoli da parte delle comunita' ortodosse). Ma non ha potuto far danni alla Dottrina ed alla Liturgia, in quanto non ne aveva il potere, nessuno lo ha nella Comunione Ortodossa. E mi pare cosa buona e giusta!

    Ti ripeto che il celibato, di per se', non determina alcuna santita' reale, e ti prego di non far finta di non capire. Non e' il celibato a farti casto!

    D'altra parte, sembri ignorare che anche l'Ortodossia vieta di sposarsi una volta preso l'Ordine Sacro. Semplicemente non vieta a chi e' sposato di prendere l'Ordine, permettendo di non estromettere (arbitrariamente) il 95% della Chiesa da un Sacramento ed alla Chiesa di non privarsi del servizio attivo della quasi totalita' dei suoi membri, come accadeva fino all'innovazione papalina del XII secolo.

    Riconosciuta l'idoneita' a partecipare alla Santa Comunione a Berlusconi, che poveretto non e' neanche il piu' indegno tra gli empi ed i sacrileghi che la Chiesa Cattolica Romana regolarmente ammette alla Mensa del Signore, suggerisco di smettere subito l'arrampicata sugli specchi.

    Potrei elencare un'infinita' di antiche prescrizioni abolite, annacquate, svilite o circuite dalla furia normativa papalina e dei suoi principi, motivo per cui eviterei di puntare la pagliuzza nell'occhio del fratello (che si astiene e digiuna per piu' della meta' dell'anno), che tu continui a virgolettare in maniera sdegnosamente farisaica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Immaginavo che "johannes Climacus" e "houseofmaedhros.wordpress.com" fossero la stessa persona, e non mi sbagliavo:
      parlo ad uno e mi risponde stizzito l'altro.

      Se volete fare questi giochetti, per il quale motivo ho cancellato altri quattro sproloqui, pieni di sfondoni anticattolici, di entrambi gli accounts che falsamente dialogavano fra loro, (ma era palesemente UN SOLILOQUIO), almeno inventatevi due stili di linguaggio differenti....

      Egregio "Alias" del primo commentatore,
      è evidente che tu sia un Ortodosso camuffato, che viene qui a pubblicizzare la chiesa scismatica ed eretica "Ortodossa", perchè tale è una Chiesa che rigetta il Primato Petrino, fondato da Cristo in Persona (dobbiamo riportare le frasi dei Vangeli in cui Cristo fonda su Pietro la sua Chiesa come su roccia, o te lo ricordi da solo?), perchè tale è una Chiesa che rigetta l'infallibilità data dal Cristo a Pietro, che ovviamente non è in essere ogni volta che mescola il cappuccino a colazione, o quando fa le cose "a me gradite", ma quando si pronuncia solennemente (ex cattedra) in materia di Fede e di Morale. Quindi non scrivere scelleteratezze del tipo che "i papi si sono autoproclamati infallibili". Lo Spirito Santo è presente e lavora quando e se viene accolta la Sua Grazia, e quando, fino ad oggi, un Papa ha proclamato solennemente Ex Cattedra un Dogma, ha accolto l'ispirazione dello Spirito Santo ed ha IMPEDITO al suo Vicario di pronunciare solennemente delle eresie.

      Perciò a noi non importa un tubo se due corrotti massoni come Montini ed Atenagora si siano tolti a vicenda le scomuniche, poichè entrambi servivano la Menzogna e non la Verità Incarnata, e la scomunica alla Chiesa ortodossa potrà esserle tolta solo quando abiurerà i suoi errori, riconoscendo tutte le Verità dogmatiche di Fede che nel corso dei Secoli si è persa per strada, avendo rotto il legame di comprensione della VERITA' TUTTA INTERA che il Signore Gesù ha consegnato in custodia a Pietro.

      E questo è confermato dalla totale incapacità di comprensione da parte degli "Ortodossi" della assoluta sacralità, irrinunciabile, che ha il celibato per un uomo di Dio, che voglia vivere per Lui, CONSACRATO (che significa "separato per Dio") al suo servizio e totalmente dedicato alla salvezza delle anime. Il celibato è l'anima stessa del Sacerdozio, perchè il Sacerdote è sposato con Cristo nella sua anima, e non PUO' contemporaneamente vivere altre sponsalità che relativizzino la sua unione con Dio. Non si tratta solo di "castità", ma di "farsi eunuchi per il Regno dei Cieli", che è un'altra cosa, ben più radicale, ben più totalizzante.

      Non posso continuare su questo argomento, come sulla questione dello Scisma della Chiesa Ortodossa, perchè ci portano troppo lontano dall'argomento dell'articolo. Aggiungo solo che fino al conciliabolo Vat. II anche nella Chiesa Cattolica, nonostrante la personale corruzione di molti uomini di Chiesa, non era stato ancora possibile l'offuscamento della Dottrina. Esso si è realizzato con l'apertura che Roma ha fatto delle sue porte alle dottrine liberali e moderniste di questo mondo, e con l'infiltrazione nella gerarchia ecclesiastica di falsi consacrati, già affiliati alle setta satanica della Massoneria, per i quali è stato possibile il cambiamento dottrinale e liturgico, a cui è seguito a caduta tutto lo sfascio a cui assistiamo oggi.

      (quello che metto fra virgolette non è per disprezzo, ma per evidenziare un contrasto)

      Elimina
  2. Con questa mia mi rivolgo ai fedeli della diocesi di Fano etc. - Voglio dirvi che nelle parrocchie della mia diocesi, esiste lo stesso identico problema e forse anche piu' grave. Io, ed un piccolo gruppo di amici di altre diocesi che si trovano nello stesso problema, abbiamo risolto con non pochi sacrifici (sia di km. che soldi per la benzina) e ci ritroviamo
    ad ascoltare la S.Messa di rito antico con tutti i Sacramenti, di solito
    presso le Cappelle della Fraternita' Lefebvriana di S.Pio X, oppure a Roma presso la Parrocchia Personale SS.ma Trinita' ai Catinari della FSSP. Il consiglio che Vi diamo e' di contattare la Fraternita' S.P.X di Albano Laziale oppure a Roma la Fraternita' San Pietro, secondo dove vi trovate.
    Qualcuno Vi consigliera' per il meglio e vi dira' ilposto piu' vicino a Voi .

    RispondiElimina
  3. Egregia sorella, lei e' una degnissima rappresentante della risaputa infallibilita' cattolica romana.

    E contro tale infallibilta' nulla puo' la verita', neanche quella piccola che mi riguarda nel commentare questo post, ma voglio comunque porgliela di fronte.

    1) Non sono un ortodosso, ma un battezzato nella Chiesa Cattolica Romana che sta interrogandosi e cercando umilmente la strada verso Cristo. Lo diventero' probabilmente, aiutato in quella direzione anche da lei.

    2) Non so chi sia "Johannes Climacus", so per certo che non sono io. E lo saprebbe anche lei, se la sua infallibilita' non le impedisse di controllare i rispettivi IP.

    3) L'ultimo mio intervento era in risposta a quello che mi sembrava essere ancora una volta una risposta di Johannes, visto che tale nome aveva. E non era per niente stizzito, al contrario del suo, Rita.

    4) Cancellare i nostri interventi e' atto inqualificabile e piuttosto meschino. Lei e' padrona in casa sua, ma non inviti ospiti se non sono graditi e se deve trattarli in tal modo.

    5) Come atto di carita' cristiana, le chiedo, se possibile, di farmi avere quanto da lei cancellato, poiche' sono parole che fissano pensieri faticosamente, e meditarle mi sarebbe di grande aiuto nel mio travagliato vagare. Se non vuole che compaiano qui, puo' mandarmele tramite il mio blog, il cui indirizzo qui mi firma. La prego!

    6) Non si preoccupi riguardo il continuare una discussione sull'Ortodossia ed il cattolicesimo romano, poiche' in ossequio ai Proverbi 9:7-8 la lascio sola a compiacersi di quanto lei e' giusta al cospetto del Signore.

    RispondiElimina
  4. EGREGIO FRATELLO HOUSEOFMAEDHROS (O FORSE, DOVREI CHIAMARLA “FRATELLASTRO”?), DA QUELLO CHE SCRIVE NON SI DIREBBE PROPRIO CHE LEI FACCIA PARTE DELLA CHIESA CATTOLICA. IO INVECE LE CHIEDEREI COME ATTO DI CARITÀ CRISTIANA (OPPURE ORTODOSSA… VEDA LEI…) DI SMETTERE DI SCRIVERE IN QUESTO BLOG, CHE LEI STA INSOZZANDO CON CERTI COMMENTI ILLEGGIBILI, CHE NON HANNO NULLA A CHE VEDERE CON L'ARTICOLO. QUI, SONO AMMESSI SOLO COMMENTI SERI E NON STUPIDI E PROVOCATORI COME I SUOI ED È AMMESSA ANCHE E SOPRATTUTTO L'EDUCAZIONE E IL RISPETTO NEI CONFRONTI DI COLORO CHE CI OSPITANO IN QUESTO BLOG, ALTRIMENTI, SE QUALCUNO DI NOI NON È IN LINEA CON LA DOTTRINA CATTOLICA, CONTESTANDO ANCHE L'INFALLIBILITÀ PAPALE E CONTESTANDO LA CATTOLICITÀ ALTRUI (COME NEL CASO DI ANNARITA), È LIBERISSIMO DI ANDARE A SCRIVERE ALTROVE, IN UN BLOG PIÙ CONSONO A LUI, PERCHÈ IN QUESTO MODO SI FA PERDERE TEMPO A PERSONE CHE HANNO MAGARI MOLTE PIÙ COSE DI LEI DA FARE, PIUTTOSTO CHE STARE SPESSO E INUTILMENTE A PERDERE TEMPO CON QUELLI COME LEI. CHIARO?.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le prometto che cerchero' di trovare ispirazione per quanto riguarda intelligenza, educazione e rispetto dalle sue urla dissennate, cercando di barcamenarmi come posso tra il suo incerto italiano.

      Esaudiro' la sua richiesta di carita', non tema.
      Dubito che gli infallibili esaudiranno la mia, restituendomi quel che e' mio.
      Ma se ritengono sia questo il modo d'essere cristiano, cosi' sia!

      Elimina
  5. Innanzitutto,eviti di attaccarsi al mio italiano e pensi per il suo, perchè lei in questa materia non ha assolutamente niente da insegnare agli altri e tengo a precisare che non ho urlato, come lei così tanto "cristianamente" vorrebbe far credere e chiaramente, non ho scritto con le maiuscole appositamente, ma credo invece che sia lei a leggere i commenti in questo modo: da perfetto urlatore, dunque, non faccia lo spiritoso e l'intelligentone, poichè non le riesce neanche bene e il bello è che proprio lei che da degli "infallibili" ad altri, prendendoli così tanto "cristianamente" in giro, presume di essere infallibile lei stesso, quindi, lei non è certo maestro di carità e quello che "gli infallibili" dovrebbero restituirle, non appartiene affatto a lei. Il cristianesimo si trova solamente nell'unica e vera Religione fondata da Cristo, che è la Chiesa Cattolica Apostolica, che le piaccia o meno e se viene in questo blog solo per contestare e provocare col suo modo tanto "cristiano" gli altri, è bene che vada altrove verso i suoi simili, altrimenti, poi non si lamenti se gli amministratori di questo blog intervengono nei suoi confronti, perchè hanno perfettamente ragione.

    RispondiElimina
  6. Amici, sono fedele e obbediente al Santo Padre Papa Francesco, siamo Cristiani? diamoci da fare, io sono da poco qui a Fano. Armando Trasarti, non avendomi confermato di essere in unione con il Papa, non lo riconosco come vescovo. Nessuno deve agire contro coscienza, mettiamo all'opera quanto ci unisce e combattiamo per il bene, con la preghiera e denunciando quello che è evidente, essendo stato, costui,più volte rimproverato fraternamente. Non c'è più sordo di chi non vuol sentire? fatti Suoi, se la vedrà con Dio. Ho pregato e continuo a pregare per lui e non cerco ne pubblicità ne chissà quale merito, né tanto meno agisco con rancore. Tuttavia quanta ripugnanza! Se Trasarti non vuole pascere il gregge affidatogli, faccia il mandriano! CHE DISPIACERE!!!! Grazie per quanto avete denunciato a suo tempo e di cui non ero a conoscenza, pur avendo subito avvertito che qualcosa "non funzionasse" in questa Diocesi .Se permettete, Vi saluto come mio solito, con un fraterno abbraccio in Gesù et Maria.

    RispondiElimina
  7. Di nuovo un grazie di cuore per quanto avete fatto. Purtroppo, per questione d'inesperienza, il mio misero blog "la lanterna blogfree" non è "condivisibile" ma solo al fine di prevenire infiltrazioni di "ospiti indesiderati". Tuttavia potrete ovviamente prelevare qualsiasi contenuto qualora vi fosse utile. Con simpatia e un caro abbraccio in Gesù et Maria. (la pecorella smarrita).

    RispondiElimina
  8. Cari amici, torno a disturbarvi! Portate pazienza. Poiché si dice ch'io sia pazzo, e potrebbe esserlo, ma ciò comporterebbe rispetto, oserei chiederVi se potreste accertare voi un fatto ed insegnarmi qualcosa. Leggo, quindi cito, su "Vocazioni net" l'articolo "NOI MONACI NON SIAMO ISOLE VIVIAMO DI RECIPOCITA'". Quanto citato si riferisce a quanto riferito da padre Marino Mazzola prima di essere ordinato sacerdote da Armando Trasarti. padre Marino continua (sono parole sue) "SI FACCIA AVANTI CHI SA CRESCERE IL PANE, SI FACCIA AVANTI CHI SA CRESCERE IL GRANO. Cominciamo da qui (prosegue) sono parole di Mariangela Gualtieri, poetessa cesenate, che ho trascritto sul biglietto di invito alla mia ordinazione. Parole che sintetizzano i miei sentimenti, le mie speranze...padre Marino". Ma, mi domando e chiedo non si tratta forse di Mariangela Gualtieri, poetessa cesenate (1951) che ha fondato insieme a Cesare Ronconi il teatro Valdoca e autrice di; Jonathan horWitz e Zana Waldeback, sciamani esperti di ecologia spirituali e molti altri? Cit: Sito Valdorca it e di "sermone ai cuccioli della mia specie" (il sermone che invoca un'infanzia che sia tale, capace di mantenere la propria vitalità e selvatichezza... in cd? Scusate sono ignorante, non vorrei offendere nessuno ma soltanto capire! Ordunque, se così fosse, rispettando la libertà di tutti, quindi presumo anche di noi Cattolici; che c'entrano i sciamani con il cristianesimo? e se cosi è, come si può ordinare sacerdote uno che condivide lo sciamanesimo? Penso sia legittimo chiederselo o no ? anche perché qualora sbagliassi non vorrei offendere i sciamani cosi come, mi sia consentito, devo difendere il cristianesimo secondo il nostro Credo. Mi potete dare una mano per capire se sbaglio o meno? ovviamente sempre da cattolico obbediente al Papa, ma rispettando e dialogando con tutti, tranne col demonio (lo sanno i Musulmani, i Pentecostali che mi chiedono qualche spicciolo e mi chiedono persino di pregare vicendevolmente, senza fare mescolanze). Spero possiate aiutarmi a risolvere il quesito che mi sono permesso di porVi. Rimango in attesa e, se sgradito, prometto di non disturbarVi più, Vi saluto con un caro abbraccio in Gesù et Maria. (La pecorella smarrita)

    RispondiElimina
  9. E IO CHE PENSAVO…! POVERO ME!


    Tanta era la sima che avevo nei confronti di monsignor Trasarti che in tempi non sospetti, giungendo da Modena non esitai a scrivere sulla mia pagina Facebook ; •


























    Patrick Bianchini



    2 ottobre 2014 •

    (dall'articolo/ intervista di r.f del Resto del Carlino di oggi 2 ottobre 2014) S.E Monsignor Trasarti avrebbe detto: "Uno che vive all'interno della comunità e che tutti i giorni vive i problemi delle persone, sopratutto dei più deboli, come non fa a parlarne nelle omelie. Poi il giorno dopo in molti dicono e commentano che quello che dico è vero e giusto. Ma non dovrebbero dirlo il giorno dopo, ma il giorno prima".

    Ecco il punto della questione! Abbiamo occhi e non vediamo, orecchi e non sen-tiamo! Monsignor Trasarti merita, a giusto titolo, un posto d'onore particolare nel pur misero blog cattolico che abbiamo "creato", "La lanterna blog free".

    Provvederemo al più presto, per quanto questa "costruzione" ( per cosi dire ) vada a rilento.Tant'è la stima che abbiamo per S.E Monsignor Trasarti che, se ci chiedesse di chiuderlo, per qualsiasi motivo, provvederemo subito ad obbedire.

    Del nostro Pastore ci fidiamo ciecamente!...pur avendo, grazie a Dio, occhi e orecchi.........


    LEGGI IL RESTO QUI http://lalanterna.blogfree.net/?t=5072030

    RispondiElimina
  10. Mons. Trasarti racconta l’incontro con Papa Francesco

    17 maggio 2013 | Filed under: Chiesa e Mondo,Fano | Posted by: Roberto

    L’importanza della custodia del gregge

    «INNANZITUTTO HA MESSO IN EVIDENZA L’IMPORTANZA DELLA CUSTODIA DEL GREGGE ( E IO CHI SONO? AH GIA! “UN DELIRANTE A SFONDO RELIGIOSO, PARANOICO ETC..”, MA SE COSI’ E’, CHI SONO TUTTI QUEI “CORVI”? CHI SONO TUTTE QUELLE PECORELLE CHE DA ANNI DENUNCIANO QUANTO PRATICATO ALL’EREMO CAMALDOLESE DI MONTE GIOVE: YOGA, ESOTERISMO, OCULTISMO, UN “CUBO O DADONE ROSSO “MOBILE” COME ALTARE, SCIAMANI , PSICHIATRI, MESSE SOSPESE ETC… YOGA DELLA RISATA ORGANIZZATA E FATTA NELLA SALA OPERA PADRE PIO DEL CONVENTO DEI CAPPUCCINI PRESSO IL SANTUARIO SAN PATERNIANO (SANTO PATRONO DI FANO), CON TUTTE LE SUE “RAMIFICAZIONI?”

    se volete leggete il resto qui http://lalanterna.blogfree.net/?t=5072030#cut (no spam)

    RispondiElimina
  11. Comunione buffet o "self service": pratica del "Coaching Spirituale", lo dicono alcuni di chi la pratica; Sacramenti? invenzione del clero per schiavizzare i cristiani.Battesimo? che bisogno c'è il buon ladrone non era battezzato ecc... Guardate in che guazzabuglio sono andati a ficcarsi questi Camaldolesi. Dio li perdoni ma non permetta loro di espandere ulteriormente queste pratiche. Non vi è dubbio hanno apostatato. Non c'è da meravigliarsi se a Montegiove si trova di tutto coaching,yoga, sciamani, new age ecc...? poi si dice che sono "delirante a sfondo religioso"!

    Cerca cerca, sopratutto nei siti antisette e di devianze religiose i Camaldolesi (non tutti esclusi pochi, ma qui mi riferisco sopratutto a Monte Giove, Fonte Avellana etc... sembrano essere passati all'antroposofia di Rudolf Steiner.
    In breve!
    Cerchi un approccio spirituale? avanti con la dimensione spirituale dell'essere umano attraverso l'antropologia spirituale di Rudolf Steiner, che espande l'antropologia tradizionale!
    Ti senti vicino alla natura? avanti, qui si rispettano i ritmi del cosmo e sviluppiamo!
    Sei cristiano? Avanti qui si "celebrano tutte le feste tradizionali del cristianesimo!
    Sei di altra tendenza? avanti qui le pratiche non sono basate su una particolare confessione religiosa!
    Sei Buddista? Avanti ancora... l'insegnamento di Rudolf Steiner attribuisce grande importanza del Karma e alla reincarnazione...e cosi via!
    (fonte CIPPAD in lingua francese traducibile e raggiungibile anche attraverso il misero strumento "La Lanterna Blogfree".
    Questo spiega tante cose ma quell'"altare cubo o dadone rosso" deve avere un significato preciso, come gli arazzi della monaca camaldolese che confermerebbe questo "intreccio" di varie credenze etc... quanto al resto sono e rimango nelle mia convinzione che questi abbiano apostatato eccetto il Redentorista e camaldolese Padre Colombano Vuilleumier.
    E il GRIS, il vescovo di Fano,il curatore dei siti cattolici, chi si professa cattolico che fanno?

    Grazie per la Vostra accoglienza. ( la pecorella smarrita)

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.