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venerdì 15 febbraio 2013

"UNA CHIESA FATTA DI UOMINI DI POTERE UMANO CHE FA PAURA"

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OMELIA DI DON ALBERTO SECCI -MERCOLEDI' DELLE CENERI 2013...
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D. - Come avvenne l'incontro con la S. Messa Tradizionale e cosa La portò, nonostante le difficoltà, ad abbracciare in esclusiva tale rito?

R. Difficile rispondere. È come se ci fosse sempre stata. Ricordo di non aver mai sopportato un certo modo di celebrare, di aver avvertito il ridicolo di molte liturgie, questo da sempre. Era come sapere che si era in un momento confuso, di guado drammatico, ma che si sarebbe tornati a casa. Tutto in chiesa ti parlava della liturgia antica, solo lei mancava, e si aspettava.

Da vicario parrocchiale e più ancora da parroco feci tutto quello che al momento mi sembrava possibile: altare ad orientem, canto gregoriano con i fedeli, comunione in bocca, uso costante dell'abito talare, incontri di dottrina per gli adulti, catechismo tradizionale per i bambini. Ma non bastava, c'era il cuore della Messa in questione, ma come fare, ero già “inquisito”da anni per quel poco che avevo fatto!
Nel 2005 introdussi nella messa di Paolo VI prima l'offertorio poi il canone della Messa di sempre.
Aspettai con pazienza il più volte annunciato Motu Proprio, che sembrava non arrivare mai, e l'11 luglio 2007 iniziai, era un martedì, a celebrare solo la Messa di sempre. Devo dire che il colpo finale lo diede mio fratello: in una gita in montagna il giorno prima mi disse “non so cosa stai aspettando”... era il segno che dovevo iniziare.

D. - Perchè, contrariamente ad altri sacerdoti che hanno accolto il “Summorum Pontificum”, Lei rifiuta il cosiddetto "biritualismo"?

R. Sarò brevissimo: trovo assurdo l'obbligo al biritualismo. Se si è trovato il vero, il meglio, ciò che esprime più compiutamente la fede cattolica, senza ambiguità pericolose, perchè mai bisognerebbe continuare a celebrare qualcosa di meno. Nel biritualismo, di fatto, un rito muore e l'altro resta. Nel biritualismo il prete si stanca nella tristezza di una specie di schizofrenia, e il popolo non è edificato, educato, consolato nella bellezza di Dio. Evito un discorso teologico-liturgico, non è il caso in una intervista, dico solo che chi resta nel biritualismo, prima o poi abbandonerà la Messa di sempre e si confezionerà delle ragioni per restare nel mondo della riforma, magari vissuta in modo conservatore, con una tristezza dentro, come chi ha tradito l'amore per Dio della giovinezza.
Devo aggiungere che fu molto di aiuto per me la lettura de “La riforma liturgica anglicana” di Michael Davies. Testo fondamentale, chiarissimo: l'ambiguità del rito porta all'eresia di fatto. Non è quello che ci è successo?...
SANTA MESSA ( VETUS ORDO ) DELLE CENERI 2013...
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3 commenti:

  1. Non sarebbe il caso se nei bloggers si cominciasse a nominare il Card. Raymond Burke,
    il prete che piu' di ogni altro ha applicato il M.P. Summorum? Se i Cardinali ci cominciassero a pensare, potrebbe essere non un altro Pio X, ma un uomo che potrebbe far ripartire la Chiesa contro gli uomini dell'errore che con la sede vacante decadono e potrebbero essere allontanati dal nuovo Papa. Pregare perche' lo Spirito santo faccia soffiare un nuovo fuoco, con uomini che hanno idee dottrinali piu' vicine a Dio e lontane dall'errore. La Passione della Chiesa potrebbe essere interrotta e la Resurrezione di Gesu' , che guarda caso, e cosi' vicina, potrebbe essere una vera resurrezione di tutta la Chiesa. Che la Madre SS.ma ci ascolti e interceda per tutti noi presso il braccio del Figlio. Rosario...Rosario....
    bernardino

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  2. E la chiesa di questi uomini mi fa' davvero paura. Spero solo che il
    Signore per mezzo della Madre SS.ma mi aiuti a salvare la fede.

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  3. Lefebvre disse in un'intervista che "la Fede è l'adesione dell'intelletto alle leggi di Dio" (credo fosse un'intervista con la Fallaci). Se l'intelletto aderisce alle leggi di Dio, non può accettare ciò che si ispira a leggi contrarie alle leggi di Dio..

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