All’Angelus domenicale, Benedetto XVI ha invitato la Chiesa e i fedeli a rinnovarsi spiritualmente e a riorientarsi verso Dio. Un'esortazione che risuona particolarmente forte in un periodo come la Quaresima. Roberta Barbi ha raccolto in proposito la riflessione di Salvatore Martinez, presidente nazionale del "Rinnovamento nello Spirito Santo":
R. - La Chiesa e il mondo hanno bisogno di rinnovamento. Cosa significa rinnovarsi nello spirito? Significa riordinare e riorientare la propria vita. Nel rapporto tra l’uomo e Dio c’è un "terzo incomodo" - ci ha spiegato il Santo Padre - cioè il male. L’immagine delle tre tentazioni che Gesù vince, indica al cristiano di ogni tempo cosa dobbiamo fare per vincere il male con il bene e per non lasciarci vincere dal male. E mi pare che in questo senso ci sia anche la lettura autentica di questo tempo di Quaresima, e dentro il tempo di Quaresima, della scelta del Santo Padre. Non è la scelta di un Pontefice che si arrende, che si ritira, che abbandona la Barca di Pietro, come qualcuno avrebbe voluto sostenere, o come molti credenti smarriti in questo momento sono portati a pensare. È un Pontefice che in questo dinamismo del combattimento spirituale - come egli ha ricordato nell’Angelus - non si stanca di combattere e sceglie di continuare questo ministero nella forma prima e più pura della preghiera.
D. - Come sta vivendo il "Rinnovamento nello Spirito Santo" il gesto di Benedetto XVI di rinunciare al ministero petrino?
R. - È una scelta che sorprende, che certamente colpisce, commuove, ma che rientra pienamente nella linearità che Benedetto XVI ci ha consegnato all’inizio del suo Pontificato: ha spiegato che non bastano soltanto le parole, le opere, la preghiera e la sofferenza - sono i quattro requisiti di un Pontificato - ma servono anche il vigore del corpo, dell’animo e la serena coscienza di aver fatto tutto quello che si poteva. Il ritenersi, il definirsi - come egli ha fatto - incapace di proseguire nell’amministrazione del ministero petrino, sono l’espressione della sua grandezza non della sua debolezza. Non è un uomo che si lascia vincere, ma che vince in questo modo. Questa espressione di una stanchezza legata all’avanzare degli anni, non ci deve far pensare a un Pontefice che dinanzi alle difficoltà abbandona il timone della barca.
D. - Il movimento ha indetto un "tempo speciale" di preghiera in sostegno del Papa e della Chiesa che coinvolgerà tutte le diocesi d’Italia: ci saranno iniziative particolari?
R. - Il Papa dice: “Mi ritiro a pregare”. E allora noi ci uniamo a lui nella preghiera. Sarà "Pontefice della preghiera". Noi vogliamo tenere vivo questo ponte nei giorni di preparazione e, poi, nei giorni del Conclave: per quattro settimane, 52 diocesi d’Italia per ogni settimana, ininterrottamente giorno e notte, faranno intercessione con lodi e suppliche per questo tempo, perché l’ascolto dello Spirito sia fecondo. Il primo di questi turni sarà proprio nella parrocchia di Sant’Anna, in Vaticano, così che l’immagine di una sede che rimane vacante a partire da quell’ora, possa essere riempita di attenzioni e di preghiere per tutta la Chiesa.
Sono, dunque, iniziati stasera, nella Cappella Redemptoris Mater in Vaticano, gli Esercizi spirituali quaresimali per il Papa e la Curia Romana. Gli Esercizi, che termineranno sabato 23, sono predicati dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, sul tema “Ars orandi, ars credendi. Il volto di Dio e il volto dell’uomo nella preghiera salmica”. Il servizio di Sergio Centofanti:
Gli esercizi sono iniziati con l’esposizione eucaristica, seguita dai Secondi Vespri della prima Domenica di Quaresima. Quindi, la prima meditazione del cardinale Ravasi che ha proposto un’immagine biblica per rappresentare il futuro della presenza di Benedetto XVI nella Chiesa, una presenza contemplativa, come quella di Mosè che sale sul monte a pregare per il popolo d'Israele che giù nella valle combatte contro Amalek:
“Questa immagine rappresenta la funzione principale – sua - per la Chiesa, cioè l’intercessione, intercedere: noi rimarremo nella ‘valle’, quella valle dove c’è Amalek, dove c’è la polvere, dove ci sono le paure, i terrori anche, gli incubi, ma anche le speranza, dove lei è rimasto in questi otto anni con noi. D’ora in avanti, però, noi sapremo che, sul monte, c’è la sua intercessione per noi”.
alè, gente, applaudite tutti alle grandi novità! qui fioccano le castronerie teologiche: siamo alla fiera del faidate, sentiamo ogni giorno di tutto e di più, da pastori e pecore sempre più accecati, e convinti di vederci bene, con lo spiritosoffiante, tutti PERSI inebetiti appresso alla magica parola RINNOVAMENTO, come trascinati dal pifferaio di Hamelin !
RispondiEliminama dico, questi sono impazziti, per caso?
io non sono teologa, ma mi basta una sola scempiaggine colossale per capire che costoro sono del tutto svitati (autoproclamati profeti dello spiritochesoffia ecc.): dire che "i vescovi sono vicari di Cristo e non del Papa ?????????? ma questo sig Martinez l'ha studiato un poco, dico solo un po' di sano Catechismo, non quello pentecatto-carismatico? ora capisco perchè tanti di questi poveri ottusi seguaci ignoranti credono che Lutero abbia da insegnare tanto alla Chiesa cattolica....per forza, appresso a questi maestri di menzogne riformatrici! e i papi, come al solito, fanno piovere benedizioni e approvazioni, fin dagli anni '60-70 ! ricordo bene come tanta gente, miei amici e parenti (anche colti INSEGNANTI) andarono A FROTTE a quelle riunioni pentecostaliste, a cantare "in lingue", a riversare le loro EMOZIONI ad alta voce, come in sedute di auto-psicanalisi collettiva....sedotti dalle grandi "effusive preghiere" esaltanti, tutti a piangere, sconvolti dallo "spirito-che passainloro", vittime-artefici della simulazione di una santità tutta esaltante, eccitante, ma superficiale, FALSA, vuota di virtù vere ! fu la grande moda che entrò nelle parrocchie dal 68 in poi....anch'io mi feci incantare anni fa, da un'amica trascinatrice, per qualche riunione di preghiera, ma per poco tempo: non ho mai sopportato quelle scemenze sentimentali con mani alzate "ecco ecco.....il Signore passa, il Signore sta guarendo....grazie Gesù, lode....lode Gesù!" tante vibrate esclamazioni, ma nella vita quotidiana ZERO, dico zero progressi nelle vere virtù cristiane, fatte di lotta contro il peccato. Zero ricerca della perfezione, che è via crucis nell'umile nascondimento.....solo EMOZIONI, lacrime a fiumi, abbracci, bacini, girotondi fratelli, volemosebene, Gesù-amore ecc. sentimentalismi da strapazzo e soprattutto GUARIGIONI, mille richieste lanciate al cielo, preghiere continue di guarigioni di malattie, come se essere cristiani si identificasse col farsi guarire, e Gesù fosse solo un GUARITORE.....ne hanno inquinato anche le preghiere davanti al SS.mo, tutte basate sulla sanità FISICA, mai che si parli di conversione e purificazione dell'ANIMA (es: «i tuoi nervi, Gesù, sono in me, la tua linfa etc. scorre in me sono in me, come posso io essere malato? ? preghiere rimbecillite dall'idea unica di guarire: solo salute-fitness a gogo....e la mortificazione della carne dov'è? sparita dalla mente di questi illusi)
e venne la moda delle mani ALZATE durante il Padre Nostro: e i poveracci , a milioni per due generazioni, (v. RIMINI e dintorni) come pecore beote, nella Messa fanno quel gesto senza sapere perchè, pensano che sia stato comandato dall'alto. Anche quellil che non sono del RnS!
Ma qui l'ignoranza è eretta a sistema di plagio delle masse: mica si preoccupano i vari Martinez &co di insegnare ai poveri gonzi del RnS i dogmi cattolici, macchè.....solo emozioni, alleluja, Gesù ha GIA' salvato tutti, allegria.
Dunque: i Vescovi=vicari di Cristo= promozione dell'ANARCHIA collegiale, complimenti. E il Papa approva le baggianate dottrinali, i giga-strafalcioni eretici di questa gente ottenebrata ?
Signore Gesù, salva Tu la Tua Chiesa....non ci resta che piangere !
I Vescovi SONO vicari di Cristo!!!!
EliminaTi invito a rivedere le tue nozioni in tema di cattolici, ortodossi e copti (o pensi forse che i vescovi siano un'esclusività dei cattolici?). E anche il catechismo: se i Papi decidono qualcosa, forse avranno fatto valutazioni più approfondite delle tue, no? O ti senti superiore? Infine, se effettui delle critiche, almeno falle oggettive e documentate altrimenti sembrano solo un'invettiva dettata da tue idee o da una tua interpretazione. Grazie.
Naturalmente per Ravasi la valle di Mosè è solo un simbolismo come è un simbolismo per lui la resurrezione di Lazzaro e forse la guarigione del cieco nato come tanti altri miracoli... tutti simboli per gabbare i poveri cristianucci creduloni al Vangelo.
RispondiEliminaChissà se Ravasi nominato (Da Ratzinger!) coordinatore del Cortile dei Gentili (o goyim) crede almeno alle parole talmudiche su Gesù!
Boh !
Uno dei tanti mestieranti della religione che pur non credendo ai fatti dei Vangeli, se non come simboli, deve comunque darsi un tono da vescovo per mandare avanti il suo lavoro di vescovo della chiesa ex cattolica. Come tanti politici: se non fanno politica cosa saprebbero fare? Chiacchiere di certo, ma nulla di concreto...
Mi piace scambiare idee e rispetto, anche mentre critico, chi non pensa come me. Sapete che cosa colpisce di più chi entra in questo sito e legge gli interventi? Non le idee, ma il tono offensivo rivolto alle persone che non pensano come voi (sempre fratelli da amare, come insegna Gesù, o forse mi sbaglio?) Ho trovato decine di offese; ne cito solo due: 1) Il cortile dei gentili era un luogo presso il tempio dove ebrei e pagani esponevano le proprie idee, con rispetto verso l'altro: che cosa c'è di scandaloso? Qui diventa "il cortile dei cretini". 2) La preghiera con le mani alzate è la forma più antica, che si trova in rappresentazioni pittoriche paleocristiane e in parecchi versetti della Bibbia: potremmo dire quindi che è un ritorno alle origini della nostra fede. Come ne parlate qui? "Venne la moda delle mani alzate [...] e i poveracci, come pecore beote [...] fanno quel gesto... Paola Coppini
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