Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 16 luglio 2013

Sì, “macellai di anime”! Coloro che dovrebbero essere il conforto di Gesù e i pastori delle nostre anime, diventano coloro che crocifiggono nuovamente il Signore e che conducono le nostre anime alla perdizione. Cari sacerdoti, se non sarete santi, sarete dei “diavoli”.

 http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/f/fa/Padre_Pio_incontra_monsignor_Lefevbre_pasqua_1968_a_san_Giovanni_Rotondo.jpg/800px-Padre_Pio_incontra_monsignor_Lefevbre_pasqua_1968_a_san_Giovanni_Rotondo.jpg
 (San Pio incontra Monsignor Lefebvre)
Il 12 marzo 1913, mentre padre Pio stava pregando, gli apparve Gesù, triste e dolorante, che gli disse: «Con quanta ingratitudine viene ripagato il mio amore dagli uomini! Sarei stato meno offeso da costoro se li avessi amati meno. Mio Padre non vuole più sopportarli». Gesù soffre per il tradimento delle «anime più predilette», i sacerdoti, i quali sono i primi a lasciarlo da solo nelle chiese, ignorando il Tabernacolo: «Il mio Cuore è dimenticato, nessuno si cura più del mio Amore». Padre Pio riportò fedelmente anche la condanna del mondo sacerdotale: «La mia Casa è divenuta per molti un teatro di divertimenti; anche i miei ministri, che io ho sempre guardato con predilezione, che io ho amato come pupilla dell’occhio mio; esse dovrebbero confortare il mio cuore colmo di amarezze; essi dovrebbero aiutarmi nella redenzione delle anime; invece chi lo crederebbe..! Da essi debbo ricevere ingratitudini e sconoscenze. Vedo, Figlio mio, molti di costoro – a questo punto Gesù comincia a piangere singhiozzando – che sotto ipocriti sembianze mi tradiscono con comunioni sacrileghe». Come uscire da questo “pantano”? «Figlio mio, ho bisogno di vittime – disse il Signore a padre Pio – per calmare l’ira giusta e divina del Padre mio; rinnovami il sacrificio di tutto te stesso e fallo senza riservatezza alcuna». San Pio, sacerdote santo, rinnovò il sacrificio dal profondo del cuore. Mi chiedo quanti sacerdoti, allora, ma soprattutto oggi, hanno il desiderio di sacrificarsi per le anime e per confortare il Sacro Cuore di Gesù, così tanto disprezzato dagli uomini.

Il 7 aprile, dello stesso anno, un venerdì, Padre Pio ebbe un’altra visione di Gesù, ma molto più tremenda della precedente. «Mio carissimo Padre, venerdì mattina ero ancora a letto, quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato», scrisse il santo sacerdote cappuccino. «Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari, fra i quali diversi dignitari ecclesiastici, di questi chi stava celebrando, chi si stava parando e chi si stava svestendo dalle sacre vesti. La vista di Gesù in angustie mi dava molta pena, perciò volli domandargli perché soffrisse tanto. Nessuna risposta n’ebbi. Però il suo sguardo mi portò verso quei sacerdoti; ma poco dopo, quasi inorridito e come se fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo ed allorché lo rialzò verso di me, con grande mio orrore, osservai due lagrime che gli solcavano le gote. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto sul volto, gridando: “Macellai!”. E rivolto a me disse: “Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no; io sarò per cagione delle anime da me più beneficiate, in agonia sino alla fine del mondo. Durante il tempo dell’agonia, figlio mio, non bisogna dormire. L’anima mia va in cerca di qualche goccia di pietà umana, ma ahimè mi lasciano solo sotto il peso della indifferenza. L’ingratitudine ed il sonno dei miei ministri mi rendono più gravosa l’agonia. Ahimè come corrispondono male al mio amore! Ciò che più mi affligge e che costoro al loro indifferentismo, aggiungono il loro disprezzo, l’incredulità. Quante volte ero li per li per fulminarli, se non fossi stato trattenuto dagli angioli e dalle anime di me innamorate… Scrivi al padre tuo e narragli ciò che hai visto ed hai sentito da me questa mattina. Digli che mostrasse la tua lettera al padre provinciale…”.»

Sì, “macellai di anime”! Coloro che dovrebbero essere il conforto di Gesù e i pastori delle nostre anime, diventano coloro che crocifiggono nuovamente il Signore e che conducono le nostre anime alla perdizione. Cari sacerdoti, se non sarete santi, sarete dei “diavoli”. Meditate e tremate.

BIBLIOGRAFIA Epistolario [vol. 1] – Corrispondenza con i direttori spirituali (1910-1922), di San Pio da Pietrelcina (Ed. Padre Pio da Pietrelcina)

-----------------------------
ECCO QUA' DUE MACELLAI DELLA FEDE, NATURALMENTE CODESTI FALSI PRETI CONCILIARI SCORAZZANO IMPUNITI SENZA CHE LA GERARCHIA CORROTTA, MODERNISTA, VATICANA INTERVENGA PER FERMARE QUESTI AUTENTICI SACRILEGI CHE TANTE ANIME MANDANO ALL'INFERNO...

----------------------------
TALE "DON BRUNO"...

9 commenti:

  1. E meno male che gli scismatici sono i "lefevbriani" e non loro.....
    La realtà dei fatti è esattamente contraria, invece e i video lo dimostrano! I cosiddetti lefebvriani (nonostante certe loro aspirazioni alla Roma modernista) sono i cattolici e questi altri sono solo dei poveri scismatici dalla loro stessa Chiesa....

    RispondiElimina
  2. basterebbe, in fondo, che tutti questi nonsochecosa ammettessero pubblicamente che la loro religione NON è la Cattolica Apostolica Romana. la chiamino come più gli piace, conciliare, postcattolica, carismatica, quel che vogliono, per carità...ma ci lascino in pace. Noi vogliam Dio.

    RispondiElimina
  3. Hi,Hi,hi !
    Per svelare questi pretonzoli basta andare a chiedere loro, gentilmente, se possono fare una messa tradizionale in latino...Diventerebbero delle furie insieme con tutti i demoni che li circondano!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. spiegami l' ultima frase che hai usato..I falsi prete non sanno recitare la messa in latino^^
      Ringrazierei la tua risposta
      Lili

      Elimina
  4. Quattro cose:

    1) come può la gerarchia ecclesiastica punire i sacerdoti suddetti se pure loro (assieme a questi) non credono al fatto che una chiesa è un luogo sacro?

    2) In realtà quello che dice Riccardo ha già trovato una risposta: il cardinal Benelli rimproverò mons. Lefebvre di non credere nella CHIESA CONCILIARE. Il titolo nuovo dunque esiste anche se non viene usato perché sarebbe troppo chiaramente scismatico.

    3) Sì, Mardunolbo, basta loro evocare la messa tridentina e i pretonzoli non ridono più, anzi s'inquietano. Ma esiste anche una ragione terra-terra della loro inquietudine: sono ignoranti del latino.

    4) Il secondo pretonzolo ha evidenti movenze effemminate. Non si rendono neppure conto che con questi balli fanno capire la loro natura intima ma forse è proprio quello che vogliono, chissà????

    RispondiElimina
  5. Il secondo video del pretonzolo che canta i Ricchi e i poveri è divenuto talmente famoso che è stato segnalato pure sull'Agenzia Ansa.
    Inutile dire che una ben piccola minoranza ha perplessità su questo comportamento. Tutti gli altri plaudono e sono felici.
    Il sacro non esiste più ma solo la sua spettacolarizzazione.
    Questo, è da dire, grazie anche a Woytjla!

    RispondiElimina
  6. Oggi alle 13,00 il secondo video è stato trasmesso anche dal Tg2 e presentato come piacevole curiosità con ampi sorrisi della conduttrice.
    Ha ragione "Ad Superna" il sacro (per molti) non esiste più.
    Guglielmo

    RispondiElimina
  7. Coraggio! Non è altro qui è la nuova religione che avanza. In uno dei commenti postati sotto il video, un ignorante tra i tanti scrive: "il rito è sacro perché le due persone si amano. punto.". Dio qui non c'entra più.

    Ma è tutto il mondo cattolico (modernista) oramai non ha più posto per Dio, altrimenti sarebbero vincolati a qualcosa di fisso. Si muovono come zattere in mare aperto proprio perché oramai hanno solo loro stessi come guida, termine ultimo e riferimento supremo.
    E' puro ateismo pratico "cattolico"! Se sospettassero cosa realmente c'è dietro questo ridere e scherzare forse non sarebbero più così tanto contenti! Poveri disgraziati nel vero senso del termine (privi di grazia, che Dio si dà a chi ci crede davvero!)...

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.