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domenica 8 agosto 2010

Ecco cosa avviene nella setta eretica Neocatecumenale....


Kiko Arguello il "GURU" eretico fondatore della setta Neocatecumenale 


LIBERO DALLA SETTA
di Silvia Guzzetti

ESPERIENZE : Lo sconvolgente racconto di Steve Hassan,  seguace negli anni Settanta del culto del reverendo Moon.
Un automa pronto a uccidere e farsi uccidere a un cenno di comando del reverendo Moon, il capo della «Unification Church» sudcoreana. Così era diventato Steve Hassan alla fine degli anni '70 dopo essere stato reclutato dalla setta dei Moonies. Diciannove anni, una brillante carriera di studioso di letteratura inglese, Hassan per Moon aveva lasciato tutto, i libri, il basket, la musica, qualsiasi interesse che l'aveva tenuto in vita fino ad allora. Non incontrava più né genitori né amici, alla setta aveva consegnato la sua voglia di vivere e il conto in banca. Da quella esperienza che avrebbe potuto ucciderlo, Hassan uscì per miracolo. Vittima di un incidente nel 1976 perché, stremato dal lavoro, si era addormentato al volante mentre si stava recando a un evento per raccogliere fondi e costretto a un periodo di riposo di qualche mese Hassan tornò a vivere dai genitori che non vedeva da tempo. Fu quando questi ultimi decisero di farlo «deprogrammare», ovvero costringerlo a parlare con alcuni ex membri della setta di Moon, usciti dalle grinfie del leader, che egli aprì gli occhi sulla realtà.
Da quel momento la vita di Steve Hassan è stata dedicata a combattere i culti distruttivi che rappresentano un pericolo costante per ciascuno di noi. L'autore di Mentalmente liberi. Come uscire da una setta, uscito in Italia dalle edizioni Avverbi di Roma con prefazione di Cecilia Gatto Trocchi, ha conseguito un master in psicologia al Cambridge College e dirige a Somerville, nel Massachussets, il Centro per la libertà della mente, una organizzazione che fornisce aiuto a famiglie e parenti, i figli dei quali sono stati plagiati da sette e gruppi parareligiosi.

Professor Hassan, alcune caratteristiche che lei attribuisce ai cosiddetti “culti distruttivi” sono tipiche di molti gruppi sociali e forse della società nel suo insieme. Agli individui viene chiesto di assumere determinati comportamenti perché sono bene, è importante obbedire a quello che dice il leader, chi la pensa in modo diverso viene allontanato dal gruppo. Cosa distingue una setta distruttiva che ha un effetto negativo sull'individuo dal gruppo sociale che ha una influenza positiva?
«La prima caratteristica delle sette è l'inganno o il raggiro. I culti o le sette pensano di essere al di sopra della legge e non importa loro quali mezzi usano per reclutare gente. La seconda caratteristica è la soppressione delle capacità critiche dell'individuo nei confronti del culto o della setta. Io, per esempio, quando facevo parte della setta di Moon non notavo nulla di negativo. Il culto ha una struttura piramidale. Il capo plagia i suoi seguaci a comportarsi come lui. Non esiste rispetto per l'individualità della persona o per la sua libera volontà».

In che modo vengono evitate le critiche nei confronti della setta?
«Ti vengono insegnate tecniche di controllo della mente che ti aiutano a tenere lontani pensieri critici nei confronti della setta. Per esempio Moon possedeva una fabbrica di armi, ma quando mio padre me lo fece presente non gli credetti, cominciai a recitare delle preghiere che mi aiutassero ad allontanare l'influenza satanica che, ne ero convinto, si manifestava attraverso le parole di mio padre».

Perché la gente entra a far parte di una setta?
«Non direi che la gente entra a far parte di una setta, direi che viene reclutata e si tratta di una differenza di cruciale importanza, alla base del mio studio. In genere pensiamo che se una persona è sana dal punto di vista psicologico o intelligente non entra a far parte di una setta, ma è una convinzione del tutto infondata. Le sette possiedono tecniche di controllo della mente che, unite alla menzogna e all'inganno, sono praticamente irresistibili. Si tratta di sistemi molto sofisticati: se sei una persona colta ti parlano di cultura, se sei un tipo spirituale di spiritualità e così via. Io per esempio mi ero appena separato dalla mia fidanzata e venni avvicinato da un gruppo di donne che non dissero chiaramente di essere seguaci di Moon. Se avessi saputo che le persone che mi avevano avvicinato facevano parte della setta di Moon sarei stato attentissimo a non farmi irretire, ma non è stato così».

Come riescono le sette a controllare il comportamento degli individui?
«Seguono quello che chiamo il bite model e la sigla bite sta per behaviour, “comportamento”, information, “informazione”, thought, “pensiero”, emotion, “emozioni”. Controllando tutte queste sfere della vita di un individuo, le sette controllano l'individuo stesso, dando vita a una pseudoidentità, una identità fondata su un diverso sistema di valori da quello che l'individuo aveva seguito fino a quel momento. Poiché si tratta di una pseudoidentità, essa dà origine a allucinazioni e stati psicologici anormali, ma queste esperienze insolite vengono considerate dalla persona che le vive come esperienze spirituali.
Un punto molto importante da sottolineare è che la pseudoidentità sopprime, ma non elimina la vera identità dell'individuo. La pseudoidentità dei seguaci di un culto è costruita sulla identità del leader. I seguaci pensano, sentono e agiscono come il leader».

Un po' come avviene con i bambini nei confronti dei genitori.
«Sì, con l'unica differenza che mentre la dipendenza dei bambini dai genitori li aiuta a entrare nella realtà e dovrebbe alimentare la loro individualità, i loro interessi specifici, le loro capacità specifiche, nel caso dei seguaci di uno di questi culti le caratteristiche dell'individuo vengono smantellate e la realtà viene allontanata. A me veniva insegnato per esempio che non avevo più genitori, che Moon e sua moglie erano i miei nuovi genitori, che la poesia, la scrittura, il basket erano cose sataniche perché non andavano di pari passo con le esigenze della mia nuova fede. I miei amici, che rifiutavano di essere indottrinati come me costituivano una influenza satanica, così come i miei capelli lunghi: Dio aveva altri piani su di me».

I leader della setta sono consapevoli del fatto che stanno plagiando gli adepti o sono loro stessi convinti delle idee con le quali controllano le menti dei seguaci?
«Per la mia esperienza la loro mente non funziona in modo diverso da quello della mente degli adepti, insomma non sono consapevoli che i seguaci sono quasi vittime disposti a fare tutto quello che il capo vuole, al contrario, la totale fiducia dei seguaci alimenta in loro la convinzione di essere persone meravigliose: è una specie di delirio collettivo del quale sia capi che seguaci fanno parte».

TRATTO DAL LIBRO DI DON ELIO MARIGHETTO "I segreti del cammino neocatecumenle"



STRUTTURA - TAPPE – TECNICHE

STRUTTURA GERARCHICA
L’organizzazione del CN ha una struttura gerarchica perfetta. A capo di tutto vi è la figura del fondatore Kiko Argüello, affiancato da una ex-suora, Carmen Hernàdez, e da un sacerdote, Padre Mario Pezzi, che figura come garante della ortodossia e della ecclesialità del Cammino. Sotto di loro vi sono le équipes dei super-catechisti a capo delle Comunità di diverse regioni o di intere nazioni. Ogni équipe è composta da una coppia e da un sacerdote. Essi dettano le catechesi di Kiko e di Carmen e formano le varie CN; costituiscono il legame col governo centrale del Movimento ed hanno ogni autorità sui membri delle Comunità, anche se le visitano solo di tanto in tanto. Vi pongono a capo dei ‘responsabili’, inizialmente scelti dai componenti la Comunità, ma poi sostituiti d’autorità con la coppia più ‘affidabile’ che unitamente al ‘presbitero’ vengono nominati ‘catechisti responsabili’ della Comunità. Costoro dovranno trasmettere ogni ordine o disposizione ed imparare bene tutte le catechesi per trasmetterle fedelmente, fin nei minimi particolari, alle loro Comunità.
Vi sono inoltre gli itineranti che vengono scelti nei raduni interregionali o nazionali fra le persone che hanno percorso tutte, o quasi, le tappe del ‘Cammino’. Le équipes degli itineranti sono composte da una coppia di laici sposati, con famiglia al seguito, da un sacerdote e da un giovane. Le persone si offrono volontarie ma poi vengono selezionate (con sorteggio), secondo un numero prefissato. I fortunati riceveranno la ‘Croce missionaria’ dal Papa e quindi potranno vantarsi davanti a tutti d’essere inviati dalla Chiesa.
TAPPE
Il CNC è attuato secondo uno schema prefissato ed in tappe ben articolate:
ANNUNCIO DEL KERIGMA – Serve al reclutamento. Dura due mesi. Presentano la Storia della Chiesa, i suoi errori, l’occultamento della Sacra Scrittura (che ora loro vengono a rivelare).
A metà dell’Annuncio c’è una ‘Penitenziale’.
Le catechesi terminano con la consegna della Bibbia fatta, se possibile, per mano del Vescovo per dare l’illusione d’appartenenza alla Chiesa: ma non saranno poi né i Vescovi né i sacerdoti a commentare quella Bibbia. Invitano a ricevere il Messia che viene a salvarli se entreranno nella Comunità e inizieranno il Cammino.

PRIMA CONVIVENZA - Coloro che hanno seguito le Catechesi dell’Annuncio, sono chiamati a riconoscere che fino ad allora non erano cristiani veri e a dichiarare il loro impegno definitivo, sottomettendosi alla guida dei catechisti. Alla fine della Convivenza c’è l’elezione dei responsabili della Comunità (in genere sono marito e moglie) eletti dalla Comunità stessa, ben indirizzata dai catechisti.

PRE-CATECUMENATO
PRIMA FASE - Dura due anni. In questo tempo spiegheranno il ‘Tripode’:
LA PAROLA, LA LITURGIA E LA COMUNITA’.
Avranno 2 incontri serali la settimana e ogni mese la ‘Penitenziale’.
Si riuniranno, poi, in ‘convivenza’ per un’intera giornata. Quel che conta in questo periodo è di riconoscersi peccatori, senza fede e incapaci di operare il bene.

Al termine di questa prima fase ci sarà una ‘Convivenza’ di quattro giorni, durante i quali c’è il PRIMO SCRUTINIO per individuare la propria croce (mamma, papà, coniuge, figli, soldi, sesso…) e dare prova di fede con decisione solenne di
VENDERE I BENI;
DISTACCARSI DAL CONIUGE, DAI FIGLI E DALLA CARRIERA;
REGISTRANDO IL PROPRIO NOME NEL LIBRO DELLA VITA.
La cerimonia si svolge in una liturgia eucaristica, col Vescovo (se possibile) che scaccerà il demonio con l’unzione dei catecumeni.
Al termine metteranno la firma sulla Bibbia della Comunità, presentata come ‘LIBRO DELLA VITA’ e si legheranno per sempre. Chi abbandona non si salva!
SECONDA FASE - Dura dai diciotto mesi ai due anni.
Dopo un anno verrà proclamato lo SHEMA, in una convivenza di tre giorni, nei quali viene ripetuto in modo ossessivo l’invito a
- VENDERE I BENI (casa, macchina, ori, quadri di valore, ecc.),
- DISTACCARSI da: lavoro, famiglia, figli ... ritenuti idoli,
- ATTACCARSI ALLA COMUNITA’ ‘sacramento di Gesù Cristo,
futura umanità’ che sola potrà rispondere al bisogno di felicità.
Alla fine tutti dovranno dare conferma concreta della loro volontà di distacco con un forte segno.
Al termine dei due anni, si fa una ‘Convivenza’ di tre giorni.
Dopo la ‘Convivenza’, in diverse serate, si fa il 2° SCRUTINIO, durante il quale i Catechisti scrutano le persone, secondo questi criteri:
-
se hanno cambiato mentalità;
-
se si sono provate con i beni;
-
se hanno fatto il Cammino.
Ogni sera si conclude con una piccola ‘àgape’. Se il candidato non avrà dato prova d’aver fatto il Cammino, d’aver cambiato mentalità, dandone prova con dei gesti concreti di rinuncia ai beni, verrà fermato e rimandato alla Comunità più giovane. Nel caso vi siano diversi candidati non ritenuti idonei, lo scrutinio verrà sospeso e dichiarato ‘aperto’, per essere ripreso dopo un anno o più a seconda che riterranno opportuno i catechisti. Se invece i candidati saranno ritenuti idonei, allora verrano ‘esorcizzati’ col rito della rinuncia agli idoli del mondo (successo, sessualità, danaro) e invitati a fare un grosso segno… I nomi dei ‘promossi’ sono comunicati solo all’ultima sera. Questi soli saranno ammessi al rito con cerimonia suggestiva (vestiti elegantemente, il sacerdote col piviale, recitando dei salmi, ecc.) e ‘andranno avanti continuando il Cammino’.
Questi ‘scrutini’ sono autentiche ‘confessioni pubbliche’. Ogni candidato al Catecumenato è messo al centro della Comunità dei fratelli e sottoposto ad un interrogatorio spietato. I catechisti chiedono ai partecipanti (compresi i sacerdoti), di rispondere sulla loro vita personale e familiare, con dettagli concreti anche se scabrosi. Questi ‘scrutini’ sono fatti con rigore, a tutti e davanti a tutti, per settimane e costituiranno un legame indissolubile che legherà i vari membri fra di loro e alla Comunità. Nel rito di chiusura il catechista dice ad ognuno: “IL SIGNORE VUOLE FARE UN’ALLEANZA CON TE, PER QUESTO TI DICE: ODIA TUO PADRE, TUA MADRE, TUA MOGLIE, TUO MARITO, I TUOI FIGLI, I TUOI FRATELLI E SORELLE, E LA TUA STESSA VITA. PRENDI LA TUA CROCE E VENDI TUTTI I TUOI BENI. POI VIENI E SEGUIMI. PENSA UN SEGNO IN DENARO CHE MANIFESTI (esprima, concretizzi) CHE SEI DISPOSTO A FARE QUESTO… PREGA MOLTO IN QUESTI GIORNI, DIGIUNA E DOMANDA AL SIGNORE CHE TI AIUTI” (2°SCR, pp. 91-92).

Ogni scrutinato dovrà allora dire puntando il dito verso il ‘mondo’: “Tu demonio mi hai ingannato col sesso, col danaro, con la lussuria, con l’avarizia, con la vanagloria, ecc.”, e fare un gesto forte e concreto (proporzionato alle possibilità e alla gravità dei peccati confessati) per dare prova di saper rinunciare ai beni, buttando in un cesto o nel sacco della spazzatura il ‘segno’ che ha portato (libretto d’assegni, ori, pellicce, ricavati di vendita del televisore, della macchina, della casa, ecc.).
Solo a questo punto ha inizio il vero Catecumenato.
Per un anno (e più) si danno dei ‘Temi’ e si tengono incontri di studio su diversi personaggi biblici (Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Isaia, profeti, Storia della Chiesa, Vaticano II, ecc.).

Dopo un anno c’è una ‘Convivenza’ di tre giorni per prendere coscienza che solo con la preghiera si possono vincere le passioni e pertanto segue la
INIZIAZIONE ALLA PREGHIERA – Cancellata ogni orazione e devozione, proprie della religiosità naturale, insegnano a pregare con sette incontri su brani del Vangelo che trattano della preghiera. Al termine, con una bella cerimonia, consegnano il Breviario perché da ora comincino a recitare ogni giorno, insieme (marito e moglie e la domenica coi figli), le Lodi con due letture, il Vangelo del giorno ed una preghiera silenziosa.
TRADITIO SYMBOLI - La Chiesa ha fatto il dono della fede; ora il Catecumeno deve darne testimonianza. Inizia con una ‘Convivenza’ di tre giorni.
Al termine fanno GLI SCRUTINI. Ai catecumeni ritenuti idonei, i catechisti ‘consegnano’, col canto, il Credo e li mandano nelle parrocchie (con lettera di presentazione del parroco) ad annunciare la propria esperienza e che Gesù è risorto nella loro vita. Durante questo periodo si studiano (si ‘scrutano’) le dodici affermazioni del Credo Apostolico. Questo passaggio dura due o più anni.
REDDITIO SYMBOLI - Inizia con una ‘Convivenza’ di tre gironi. Al termine si fanno severi SCRUTINI con domande dettagliate per sapere se il Catecumeno possa dimostrare d’aver vissuto la Parola, d’aver pregato in famiglia, d’essersi ritrovato insieme a fratelli e d’aver recitato insieme a loro i Vespri, d’essersi confessato, ecc. Poi si fa la prova per ammettere alla ‘Redditio’ (confessione pubblica da farsi in chiesa, in quaresima). Vengono sorteggiati due/tre catecumeni per sera (riservando i migliori per la Messa domenicale più frequentata!) e dopo la recita dei Vespri, le ‘monizioni’ e l’omelia devono fare pubblicamente la loro confessione in pubblico, davanti a tutti e proclamare quello che il Signore ha fatto nella loro vita. Alla fine professano la loro fede col Credo Apostolico e la domenica delle Palme riceveranno la Palma della vittoria e ‘ridaranno’, col canto, il Credo ricevuto.
Dura due anni (salvo ripetizioni). Il Cammino continua seguendo dei ‘Temi’ dettati dai catechisti, fino ad iniziare le tre tappe del
PADRE NOSTRO – Inizia con una ‘Convivenza di tre giorni. Viene consegnato un questionario che poi il catechista verificherà incontrando singolarmente i ‘Catecumeni’ prodigandosi in suggerimenti. Si formano dei gruppi di cinque/sei persone, con un ‘garante’ che possa accertare e testimoniare che ognuno abbia fatto il Cammino, che si sia convertito, abbia fatto gesti concreti di elemosina, ecc. Ogni gruppo deve far capo a un presbitero o ad un catechista responsabile o ad uno eletto da loro. Dura almeno quatto anni e comprende tre tappe:
1^ Tappa: ‘Consegna’ del Padre Nostro (col canto!) e vengono dati Temi.
2^ Tappa: * Pellegrinaggio a Roma:
- a San Paolo pregando sulla tomba dell’Apostolo e dando testimonianze;

- al Colosseo, leggendo testimonianze di martiri;
- a San Pietro, vanno in processione, coi presbiteri in alba e stola, alla
tomba dell’Apostolo, recitando il Credo, e si ritrovano la domenica in
Piazza per l’Angelus del Papa.
* Pellegrinaggio a Loreto: per ricevere il Rosario che dovrebbero cominciare a recitare per tutta la vita.
3^ Tappa: Dopo una ‘Convivenza’ di tre giorni fanno gli ‘Scrutini’ severi e, se promossi cantano il Padre Nostro e terminano con un bel pranzo ed una buona questua per i catechisti che si sono tanto prodigati nel formarli.

L’ELEZIONE – E’ l’ultima fase del Cammino e dura tre/quattro anni. Il Catecumeno non può stare sempre nell’utero: deve cominciare a vivere autonomamente la sua fede. Questo passaggio inizia con una ‘Convivenza’ di tre giorni.
Comprende tre tappe, ognuna delle quali termina con uno Scrutinio.
1^ Tappa – C’è l’incontro con i Catechisti che fanno domande davanti al ‘gruppo’ e alla presenza del ‘garante’ per verificare se davvero il Catecumeno ha cambiato modo di vivere.
Con un questionario ben programmato si scandaglia la vita concreta d’ogni candidato all’elezione. Ogni settimana si consegna un ‘Tema’ che dev’essere trattato in quattro sere.
-
Nella prima, è presentato il tema con una catechesi.
-
Nella seconda, c’è la ‘Scrutatio’ dei versetti che il gruppo ha presentato.
-
Nella terza, si studiano due brani dell’AT e due del NT, con domande sul tema e con l’invito ad accettare l’Alleanza. La serata termina con la Cena dell’Alleanza, opportunamente preparata.
-
La quarta sera si fa la preghiera dei Vespri (con preghiera silenziosa). Ognuno, poi, presenta le sue difficoltà ed il ‘garante’ ascolta e consiglia.
Al termine si fanno gli scrutini.
2^ Tappa – Inizia con una ‘Convivenza’ di tre giorni. Viene presentato un questionario sulla vita concreta di ognuno, con proposte e quesiti:
-
Dio non sceglie le persone senza peccato, ma peccatori coscienti, che desiderano d’essere aiutati; Sollecitudine della Chiesa per noi;
-
Il demonio fa di tutto per impedirci di aderire alla Parola;
-
‘Scrutatio’ di Mt 11,29-30: ‘Imparate da me che sono mite e umile di cuore’ e ‘Il mio giogo è dolce, il mio carico è leggero’;
-
Qual è la mitezza e l’umiltà di cuore del Cristo che devo imparare per trovare ristoro per la mia anima? Qual è il giogo, la dolce legge del Cristo, che devo portare?
-
Dio ti ha creato perché tu sia felice. Quali sono le cose che t’impediscono di raggiungere la felicità?
Su queste domande,
al termine si fanno gli ‘Scrutini!
3^ Tappa – Inizia l’elezione vera e propria con una ‘Convivenza di tre giorni per scrutare il disegno che Dio ha sulla vita di ognuno di loro. Ai candidati vengono poste le seguenti domande:
-
Il Signore ti ha chiamato al Cammino da una situazione concreta.
Ti ricordi quale è? (Non capivi nulla, vivevi nel peccato, ecc.).
-
Il Signore ti ha preso per mano e ti ha guidato mediante la Chiesa in tutti questi anni.
Ricordi tutti gli interventi di Dio e anche tutte le prove e cadute che Egli ha permesso perché tu conoscessi quello che tu hai nel cuore?
Che cosa hai imparato di te stesso? Quali sono le vittorie che Dio ha fatto in te e che ti restano come memoriale del suo amore?

Racconta fatti concreti!
-
Siamo vicini al fiume Giordano e le montagne della Terra Promessa appaiono davanti ai tuoi occhi.
Hai imparato durante tutti questi anni che l’entrata nella Terra Promessa comporta la rinuncia a Satana e a tutte le sue seduzioni?
Il pane: rappresenta le comodità, la sessualità la lussuria, gli spettacoli immorali, la gola, lo star bene, la salute, ecc.
Le opere: comprendono l’orgoglio, la superbia, il rifiuto d’essere umiliati, d’essere falliti e di soffrire portando la croce della storia.
Le pompe: rappresentate dall’idolatria, dal danaro, dall’avarizia, dal lusso eccezionale, dalla vanità, dalla bellezza, dalle mode, dalla stima degli altri e dal mondo con la sua mentalità anti-evangelica.
Scrivi fatti concreti con i quali il Signore ti ha ammaestrato per indurti a fare queste rinunce.
-
Hai imparato attraverso gli ‘Scrutini’, la ‘Traditio’ e la ‘Redditio Simboli’ che il Signore ti ha chiamato in forza del tuo Battesimo a confessare in questa generazione che
Dio Padre è nostro Creatore;
Gesù Cristo suo Figlio è il nostro Salvatore;
Lo Spirito Santo è il nostro santificatore nella Chiesa?
Racconta fatti concreti attraverso i quali il Signore ti ha ammaestrato per fare questa professione di fede.
Il questionario è molto approfondito e comprende domande sui genitori, antenati, parenti (perché da loro dipendono i nostri peccati!).
Infine si fa la presentazione (quasi una carta d’identità) per procedere allo
Scrutinio finale!
Il Cammino si conclude col pellegrinaggio in Terra Santa, visitando e ripercorrendo i luoghi di Abramo, di Mosè e di Gesù e rinnovando finalmente le promesse battesimali nella Notte di Pasqua, in Cattedrale, davanti al Vescovo, in vesti bianche (albe!) che indosseranno anche nelle liturgie dei cinquanta giorni successivi.
 
TECNICHE SEGRETE
La diffusione del CN nel mondo sorprende per la sua rapidità e capillarità. Ovunque viene proposto trova seguaci entusiasti ed apostoli coraggiosi. Tutto questo, però, sembra essere frutto di una manipolazione psicologica operata con le tecniche tipiche del lavaggio del cervello o ‘pulizia della mente’ introdotte per la prima volta dai comunisti in Cina negli anni ’50, per liberare le menti dei cinesi dalle vecchie credenze e far loro accettare gli ideali marxisti. Questo processo di ‘conversione’ si realizza in tre fasi ben distinte: ‘scongelamento’, ‘modificazione’, ‘ricongelamento’ così vissute nel CN:

Scongelamento
Si crea una situazione di totale controllo (prigionia o isolamento dal mondo culturale, religioso e affettivo). L’isolamento dei NC non è fisico e tanto meno violento, ma viene ottenuto con un’accoglienza premurosa, affettuosa, gioiosa; mostrando interesse e attenzione per i problemi che in quel momento assillano la persona; lasciando libero sfogo alle critiche e scusando tutto e tutti; mettendo in crisi idee, tradizioni, modi di vivere, di pensare… fino a far venire il desiderio di abbandonarli. Nei loro ‘Annunci’ proclamano con forza e con atteggiamento sprezzante frasi come: “La Chiesa non si vede da nessuna parte”; “La Chiesa è piena di paganesimo e di idolatrie”; “I cristiani sono di scandalo a chi non crede”; “La devozione ai santi e le spiritualità tradizionali sono ridicole”; “Cardinali e Curia romana fanno i fatti loro e non si interessano di pastorale”; ‘A Roma non c’è mai stata una pastorale”. E’ la peggio del mondo” (PR, p. 183).
Queste ed altre espressioni, buttate là come scontate, mettono in crisi i fedeli, specialmente coloro che hanno una fede debole o che, per qualsiasi motivo, fossero rimasti delusi dalla Chiesa Cattolica.

Modificazione
Si fanno vedere gli aspetti positivi della vita comunitaria proponendo bei canti, belle catechesi, belle cerimonie, belle convivenze, begli esempi… inducendo ad accettare come buona, ogni cosa proposta dal gruppo ed eliminando ogni legame con cose, valori e legami passati.
Negli ‘Annunci’ o nelle ‘Missioni’ che organizzano non viene mai nominato il CN. Nessuno, che non sia catechista o responsabile, deve sapere i retroscena delle decisioni e quanto accadrà nelle tappe successive del Cammino. Usano il termine ‘Chiesa’ come sinonimo di ‘Comunità’ o di ‘Movimento’. Il dialogo è impossibile perché essi devono solo annunciare, mai discutere. S’intromettono nei gruppi parrocchiali e ne sostituiscono i responsabili. Visitano le famiglie, presentandosi come inviati del parroco (anche se non lo sono). Allorquando qualche famiglia, o amico, o conoscente, avesse perso una persona cara, subito si premurano di far loro visita, di consolarli, di pregare per il defunto… e di invitarli alle loro catechesi. I ragazzi accolgono nelle loro case i compagni di scuola per far vedere loro com’è una vera famiglia cristiana e per farli partecipi delle loro attività. Mariti o mogli che aderiscano da soli al CN vengono pressati finché non inducono il coniuge ad unirsi a loro. Invitano i giovani a cercare la fidanzata all’interno della Comunità, ‘tra le figlie d’Israele’. A chi chiede informazioni dicono: “Vieni a vedere di persona e poi capirai!”. Oppure: “Puoi capire il CN solo vivendolo!”. E a coloro che accettano di fare il Cammino, fanno credere che stanno iniziando una Comunità che salverà il mondo! Perciò garantiscono l’ammissione solo agli “eletti che hanno lo Spirito Santo” e chi non ce l’ha non andrà avanti! Ma non succede niente perché la scelta non dipende dai nostri sforzi. “Molti sono i chiamati ma pochi gli eletti”, perciò chi non è eletto non ha lo Spirito Santo. Sarà il catechista che, a nome del Vescovo, opererà questo processo di selezione.
Si appellano all’autorità del Papa e del Vescovo locale ostentando ‘approvazioni’ (ancora inesistenti) e attestati di stima per giustificare le loro pratiche non sempre ortodosse.

Invitano a partecipare a riunioni e a celebrazioni (che rifanno in altro modo nelle Comunità) per ostentare la massima ortodossia, e per evitare eventuali richiami o condanne. Usano un linguaggio proprio (compreso solo dagli aderenti) che li fa sentire migliori degli altri perché in possesso di idee nuove e che richiama sentimenti ed esperienze forti.
Cercano di formare Comunità con struttura e mentalità diverse da quella parrocchiale facendo credere che solo nelle CN vi sia la vera Chiesa dove s’incontra Gesù, che ispira e guida per mezzo dei catechisti. Celebrano con grande spettacolarità i riti di accesso e dei vari ‘Passaggi’; verificano di continuo se i membri abbiano recepito bene gli insegnamenti e chiedono di testimoniare con gesti forti e l’impegno missionario per fare altri proseliti. L’indottrinamento, non è sempre conforme ai dogmi della Chiesa cattolica, ma le persone che vi aderiscono non se n’accorgono perché coinvolti psicologicamente, quasi inconsapevolmente accettano tutto passivamente senza rendersi conto di quanto sta loro succedendo. Coinvolti nella vita della Comunità, sono trascinati dagli esempi di quanti li hanno preceduti.

Ricongelamento
In questa fase le persone vengono personalmente convinte della bontà delle nuove idee, che accettano definitivamente. I nuovi ‘fratelli’ vengono preventivamente messi in guardia delle difficoltà che incontreranno e degli attacchi ai quali verranno esposti e preparati, cosicché si possano difendere con risposte preconfezionate. Diffidati dal mettere in discussione le loro certezze con altri che “non possono capire”, difficilmente si faranno influenzare e tanto meno convincere.
Nelle ‘convivenze’ di tre/quattro giorni fanno fare esperienze di gruppo controllate e, con tecniche sofisticate, impongono nuovi modi di pensare, distruggendo la persona e creando dipendenza. Con gli ‘scrutini’ fanno partecipare ad esperienze di gruppo durante le quali tutti vengono incoraggiati a parlare delle loro debolezze, scendendo anche nei dettagli più intimi e vergognosi. Sono autentiche confessioni pubbliche che, secondo loro, dovrebbero avere degli effetti positivi, ma che in realtà rendono tutti ricattabili e dipendenti gli uni dagli altri, specie nel caso dovessero lasciare il Cammino. L’esperienza è talmente forte che lega e impegna a tal punto che chi la fa non potrà più vivere se non nel gruppo o legato ad esso. Da questo momento sarà impossibile ogni dialogo o confronto con chi non è dentro il Cammino. Coloro che ingenuamente vi aderiscono vengono segregati dal mondo e come rinchiusi in una prigione, bloccati da sbarre invisibili che si costruiranno con le loro stesse mani e che impediscono loro d’uscire e di riprendersi la libertà. Queste ‘sbarre’ sono le testimonianze della loro vita (ripetute innumerevoli volte), “Gli Scrutini”, la firma sul “Libro della Vita” (la Bibbia della Comunità) che assicura loro la salvezza (mentre chi non firma la perde per sempre). A ciò s’aggiungano le minacce: “Se lasci diventi un uomo disgraziato”, perché Gesù Cristo ha inviato loro (i catechisti che dicono d’averLo visto); “Se andate via il sangue di Gesù Cristo per la vostra testimonianza ricadrà su di voi” (PR, p. 412).
Chi non riesce a ‘convertire’ anche il coniuge ed i figli non è mandato ad evangelizzare nelle altre famiglie (se non nella sua) e, salvo rare occasioni, non può partecipare alla vita della Comunità per un anno. Sentendosi un ‘eletto’, ogni membro della Comunità sentirà come cosa disastrosa la sua eventuale uscita dal CN.
Lottare e soffrire per il Movimento diventa così un merito!

2 commenti:

  1. E' un gran bene pubblicare così in dettaglio i vari passaggi del "cammino" eretico.A parte il fatto che solo leggendo queste informazioni è IMPOSSIBILE non rendersi conto ,dall'esterno, che tutto è allucinante ed è una chiara strutturazione per agire sulla mente ed impedirle la libertà di ragionare e di riflettere. Ovvio che in tale dimensione mentale/psichica una persona vive SOLO e SOLTANTO se ha la comunità che lo sostiene! Senza la comunità o gruppo questa tensione emotiva che agisce paralizzando la volontà si sgretola e viene a mancare la "crosta" di supporto per la personalità fittizia che si è creata. Comprensibile che vi sia quindi un'ossessionante "lavoro" di comunità per impedire che il singolo, stando da solo, abbia modo di riflettere meglio e liberarasi dalle pastoie psicologiche che gli vengono indotte.(Si spiega il coinvolgimento di coppie, preferibilmente, o intere famiglie) Sono d'accordo con l'autore del libro che afferma come sia difficile, anche per una persona equilibrata, rendersi conto subito dell'attrazione settaria!Soltanto infatti la identificazione immediata di un soggetto persona o di più soggetti che ti si presentano,ti permette di comprendere la finalità loro. Se le persone/a che si presentano non espongono immediatamente la loro "posizione" (politica,religiosa,ecc.)il nostro cervello "rimane in attesa" di definire e classificare tale evento di incontro. Ovvero:-mi interessa o NON mi interessa-. Se la risposta non arriva e rimane indeterminata(non capiamo chi sono e cosa vogliono)alla nostra mente è impedito l'orientamento decisionale e questo è il momento di debolezza su cui si inseriscono i discorsi astuti dei settari che vogliono coinvolgerci.Se poi ci troviamo in un momento di debolezza personale (spesso succede)la curiosità unita a questa indeterminatezza ci portano ad accettare inizialmente la prova e, facilmente il risucchiamento nell'entità settaria.Infatti, paradossalmente, l'irrazionale rifiuto del "diverso", comunque inteso, è il meccanismo mentale di difesa che, permettendo un rifiuto a priori, ci permette, solo poi, conoscendo il "diverso"(animale,uomo,razza, società, nazione ecc.)di accettarlo con i nostri parametri, ma solo perchè più conosciuto, quindi potendoci "difendere" da lui con maggiori probabilità di successo.Ogni setta, quindi, obbligatoriamente deve presentarsi con "mentite spoglie" per ingannare la strutturazione difensiva della nostra mente.Quindi i neocatecumenali si presentano offrendo "la catechesi" termine generico che valorizza gli insegnamenti religiosi in senso lato, non dicendo che questa catechesi è frutto dei loro pensieri e del loro gruppo settario, altrimenti l'indeterminatezza dell'offerta crolla.Bravissimo l'autore del blog a pubblicare ancora una volta i passaggi, ancora grazie per mostrare così l'aberrazione genetica di questa setta che porta all'esatto contrario di quel che il cristianesimo cattolico induce nell'uomo. Se il cristianesimo induce la libertà di pensiero e una equilibrata autonomia (sei sempre in tempo a sbandare, peccare, ma anche di pentirti e di riconciliarti con Dio)con la setta neocatecumenale sei irrigidito in una strutturazione che ti impedisce di riflettere e di agire liberamente e ciò ti fa pensare di essere onnipotente, ormai "salvo", e di essere quindi a contatto con Dio. Ma tutto ciò è solo la crosta emotiva che ti impedisce il pieno controllo delle tue facoltà mentali. Alla tua morte Dio non accoglierà la superbia che ti ha circondato, nè l'orgoglio di sentirti suo figlio,ma ti costringerà a rifare un intero cammino di punizione per non essere stato libero di decidere tu, da solo,ogni momento della tua vita da uomo libero come Lui ti ha creato

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  2. Caro Gianluca
    Spero che per parlare così dettagliatamente del CN tu sia un ex-adepto e che abbia fatto esperienza diretta di ciò che affermi. Comunque io sono un folle che fa il cammino da 5 anni e ti posso garantire che quello che scrivi è assolutamente falso tant'è vero cha distanza di così tanto tempo continuo a vivere nella mia casa, ho ancora il conto in banca e la mia bella moto Honda e nessuno mi ha mai obbligato a disfarmene.Sono perfettamente integrato nella Parrocchia, verrò presto istituito accolito (dalla madre Chiesa che tu citi tanto), ho fratelli di comunità che fanno i catechisti ai bambini, ACR, ed altro ancora e ti posso garantire che non ci riuniamo nelle catacombe, nè facciamo sacrifici umani. Sono felice di aver incontrato questa realtà e ringrazio il nostro Papa che ha ufficializzato la "setta" come la chiami tu nella Chiesa.
    Nonostante hai usato parole forti e dispreggiative (e anche talvolta gratuite) noi della setta pregheremo per te.

    Saluti
    Riccardo

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