La liturgia é cosa seria e non una interpretazione libera del celebrante. Nelle messe si usino i paramenti, solo la stola é atto grave. La sede del celebrante sia al lato e non dietro l'altare |
Dopo il Vaticano II, anche e non solo, a livello di liturgia ne sono accadute di tutti i colori, con uno scadimento generale che deriva da une ecclesiologia frivola, protestante e modernista. In sostanza, lo spirito sano della messa di sempre, é stato stravolto e fatto a pezzi ed oggi ne paghiamo le conseguenze. Di abusi liturgici discorriamo con il noto liturgista don Nicola Bux. Don Bux, qual é la posizione corretta del celebrante sull' altare?: " basterebbe leggere ed applicare con diligenza la legge quadro in tema per comprendere che cosa fare, il problema é che molti non la leggono e se lo fanno, non la rispettano". In sostanza?: " é scritto che la sede del celebrante, sia Vescovo che sacerdote, non assuma mai il carattere di trono, certo deve essere visibile per essere identificato dai fedeli, ma in nessun modo il celebrante deve prevalere su Colui al quale si rende culto". Insomma, dove deve sedere?: " la posizione corretta, ... ... é alla sinistra dell' altare e prima di esso, per chi guarda verso il presbiterio e in direzione opposta alla destra. Ma anche se cambia di lato non fa molto. L' importante é che il celebrante non sia assiso dietro l' altare cosa che spiacevolmente capita oggi tante e troppe volte". Per quale motivo il celebrante non deve stare dietro l' altare?: " per un motivo molto semplice, ma del tutto evidente. Ossia, stando dietro l' altare si offre l' impressione sbagliata che l' altare sia una specie di scrittoio o tavola per celebrare una festa o un pranzo di gala, mentre l' altare é il luogo deputato al divino sacrificio e non una cosa frivola". E quando ci sta il tabernacolo al centro dell' altare maggiore?: " intanto con le chiese moderne questa cosa bella sta scomparendo ed é un peccato grave. Poi quando ci sta il tabernacolo, a maggior ragione, il celebrante non lo deve occupare, ma fare in modo che sia visibile, chiaro e preciso". In alcuni siti, lodevolmente e con spirito costruttivo e non demolitorio, é stata pubblicata la immagine di una celebrazione o assemblea in san Giovanni in Laterano, Roma, la Madre di tutte le Chiese, nella quale, come una specie di circo, sono stati usati palloncini, strumenti svariati oltre a canti e balli: " guardi questo é un problema molto serio che bisognerebbe analizzare. La messa o comunque la chiesa, non é luogo di spettacolo, di manifestazioni mondane o di giochi, ma luogo di culto. Pertanto, ad iniziare dagli strumenti, occorre che essi siano adeguati alla solennità che l' occasione richiede e compatibili col senso del sacro". I palloncini?: " fanno parte, appunto, di quella visione circense della chiesa, un abuso o per lo meno un atto grave". Ma tutto sommato tollerati da sacerdoti: " intanto da alcuni e solo da alcuni. Poi in effetti, se non ci fosse la complicità di qualche prete certe cose non accadrebbero". In alcune messe, di estate si assiste a preti che celebrano solo con la stola, perché fa caldo: " anche questo un abuso o atto grave. La liturgia richiede che il celebrante indossi tutti i divini paramenti per rendere culto a Dio con ogni reverenza. La liturgia non é una cosa ad libitum e tanto meno può essere condizionata da fenomeni climatici". Bruno Volpe
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