Capitolo 5
Emerge un movente (sul perche' si è soppresso il messaggio di Fatima) Come abbiamo affermato nell'Introduzione, il crimine contro la Chiesa e l'umanità che vogliamo smascherare in questo libro riguarda il “sistematico tentativo, sin dal 1960, teso a nascondere, falsificare e negare l'autenticità di questo messaggio — il Messaggio di Fatima — anche se le sue preoccupanti profezie si sono avverate una dopo l'altra sotto i nostri occhi”.
Ma perché degli Ecclesiastici, ai più alti gradi della gerarchia della Chiesa, dovrebbero commettere un siffatto crimine? Come fece notare Aristotele, per capire un atto bisogna prima guardarne il motivo. Questo e' quello che faremo in questo capitolo.
Per essere chiari, riuscire a provare un movente è sempre una cosa difficile; nessuno può leggere nella mente di un altro uomo, ed assai meno giudicare lo stato della sua anima. Per arrivare ad una conclusione sul movente, ci si può basare unicamente, come in una qualsiasi giuria in un qualsiasi caso giuridico, sulle azioni compiute dall'imputato, alla luce delle circostanze contingenti. Quando una giuria scopre che un uomo ha ucciso la propria moglie per ottenere i soldi dell'assicurazione, per esempio, essa trova il movente dall'analisi delle circostanze contingenti. Un assassino non arriverà mai a confessare apertamente “ho ucciso mia moglie per i soldi dell'assicurazione”. Piuttosto, il movente sarà desunto da vari fatti come, per esempio, la stipula di una costosa assicurazione sulla vita per la moglie poco tempo prima dell'omicidio.
Ora, nessuno potrebbe accusare la giuria, in questo nostro ipotetico caso, di “giudizio temerario” per aver presunto dalle circostanze che il marito stesse cercando di uccidere la propria moglie per i soldi. Anche nel caso di Fatima, il movente può essere dedotto dalle circostanze; non è dare un “giudizio temerario” raggiungere la conclusione ragionevole riguardo ad un movente basandosi su quello che gli imputati stessi hanno detto e fatto. Inoltre, come dimostreremo in questo caso, abbiamo l'equivalente di una confessione, come ulteriore prova. Gli accusati sono stati piuttosto espliciti in ciò che approvano ed in ciò che intendono al riguardo del crimine di cui discutiamo in questo libro.
Un nuovo e rovinoso orientamento della Chiesa
Come abbiamo specificato nell'Introduzione, il movente di questo crimine nasce dalla consapevolezza, da parte degli imputati, che il Messaggio di Fatima, interpretato secondo il senso Cattolico tradizionale, non può conciliarsi con le decisioni che essi hanno preso a partire dal Concilio Vaticano Secondo, decisioni tese a cambiare l'intero orientamento della Chiesa Cattolica. E' questo quindi: il Messaggio si erge come ostacolo ai loro tentativi di fare esattamente quello che il futuro Papa Pio XII aveva previsto in quell' attimo di chiaroveggenza soprannaturale: ricostituire la Chiesa in un istituzione orientata principalmente verso il mondo. L'attuale scandalo scoppiato nel sacerdozio Cattolico è solo un sintomo di questo rovinoso tentativo di “aggiornare” la Chiesa Cattolica. Sotto un altro punto di vista, lo stato attuale della Chiesa Cattolica è il risultato di una invasione senza precedenti del Liberalismo nella Chiesa. Ricordiamo un'altra volta le parole profetiche che Mons. Pacelli (futuro Pio XII) pronunciò alla luce del Messaggio di Fatima:
Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria, sui pericoli che minacciano la Chiesa, è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima. … Sento tutt'intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il suo passato storico.
Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà allora tentata in credere che l'uomo è diventato Dio. Nelle nostre chiese, i Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba vuota, si chiederanno: “Dove Lo hanno portato?”
Nell'Introduzione abbiamo fatto notare che questo grande cambiamento nell'orientamento della Chiesa — nella “Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima”, come disse il futuro Papa Pio XII — è stato l'obiettivo, a lungo atteso, di quelle potenze coalizzatesi contro la Chiesa per secoli; quelle stesse potenze che erano a lavoro in Portogallo nel 1917, ma che furono respinte dalla Consacrazione di quella nazione al Cuore Immacolato di Maria nel 1931. Il motivo per cui il Cielo inviò la Madre di Dio a richiedere la Consacrazione della Russia è stato quello di respingere queste forze in tutte le parti del mondo. Queste forze sono presto diventate l'arma principale usata da Satana nella sua lunga guerra contro la Chiesa. In verità, il risultato di questa guerra contro la Chiesa ai nostri tempi si gioca sul pieno completamento o meno del Messaggio di Fatima.
La nostra introduzione ai moventi di questo crimine — più specificatamente, il desiderio di imporre un nuovo orientamento alla Chiesa escludendo il Messaggio di Fatima — richiede qualche informazione storica aggiuntiva, che presentiamo nelle seguenti pagine. Questa informazioni storiche interesseranno non solo ai Cattolici, ma soprattutto ai non credenti, i quali cercano di capire cosa sia accaduto alla Chiesa Cattolica sin dal Vaticano II.
Lo scopo della Massoneria organizzata: neutralizzare la Chiesa Cattolica e mettere al servizio della Massoneria
Come abbiamo visto con l'esempio del Portogallo nel 1917, le forze Massoniche (ed i loro fedeli compagni Comunisti) hanno cospirato per impedire al Messaggio di Fatima di trovare compimento in Portogallo. Il Messaggio veniva definito una frode o una fantasia da fanciulli; gli stessi pastorelli venivano perseguitati ed anche minacciati di morte, tanto era il livello di odio che queste forze nutrivano verso la Chiesa Cattolica e la Vergine Madre di Dio.
La stessa cosa avviene nel mondo ai nostri giorni. Non bisogna calarsi nelle malsane paludi della teoria cospiratoria per sapere che prima del 1960 i Papi promulgarono più condanne ed avvertimenti contro i complotti dei Massoni e dei Comunisti ai danni della Chiesa, che nei confronti di chiunque altro nella storia della Chiesa.
Su questo punto, non si possono non considerare l'infami Istruzione Permanente dell'Alta Vendita, un documento Massonico che svela il piano per infiltrare e corrompere la Chiesa Cattolica nel 20° secolo.1 Mentre è diventato di moda, dopo il Concilio Vaticano Secondo, deridere la sola esistenza di una tale cospirazione, va fatto notare che i documenti segreti dell'Alta Vendita (una società segreta italiana), tra cui la Istruzione Permanente, finì nelle mani di Papa Gregorio XVI. L'Istruzione Permanente venne pubblicata dal Cardinale Cretineau-Joly, nella sua opera La Chiesa Romana e la Rivoluzione, su richiesta di Beato Papa Pio Nono.2 Con la sua nota di approvazione del 25 febbraio 1861 (indirizzata all'autore) Pio Nono garantì l'autenticità dell'Istruzione Permanente e degli altri documenti Massonici, ma non permise a nessuno di divulgare i veri nomi dei membri dell'Alta Vendita coinvolti in questi documenti. Papa Leone XIII aveva egualmente richiesto la loro pubblicazione. Entrambi i Papi agirono ovviamente per prevenire una simile tragedia. Questi grandi Pontefici sapevano che una tale calamità era una cosa non certo impossibile. (Pio XII lo sapeva, come possiamo rilevare dalle sue affermazioni profetiche mentre era ancora Segretario di Stato Vaticano.)
Il testo integrale dell'Istruzione Permanente è contenuto anche nel libro di Mons. George E. Dillon, La Massoneria del Grand' Oriente smascherata.3 Quando Leone XIII ricevette una copia del lavoro di Mons. Dillon, ne fu talmente impressionato da ordinare che ne venisse fatta una versione in italiano, pubblicata a proprie spese.4
L'Alta Vendita era la più importante loggia della Carboneria, una società segreta italiana legata alla Massoneria la quale, insieme a quest'ultima, era stata condannata dalla Chiesa Cattolica.5 L'esimio storico Cattolico Padre E. Cahill, SJ, il quale non può certo essere considerato un “fanatico delle cospirazioni”, afferma nel suo lavoro Massoneria e il Movimento anti-cristiano che l'Alta Vendita veniva “comunemente considerata, all'epoca, il centro governativo della Massoneria Europea”.6 I Carbonari erano soprattutto attivi in Italia ed in Francia.
Nel suo libro Atanasio e la Chiesa del Nostro Tempo (1974) il Vescovo Rudolph Graber, un'altra autorità del tutto obiettiva ed inattaccabile che scrisse dopo il Concilio Vaticano Secondo, citò un famoso Massone, il quale dichiarò che “l'obiettivo (della Massoneria) non è più la distruzione della Chiesa, ma il suo utilizzo tramite infiltrati”.7 In altre parole, dal momento che la Massoneria non riesce a distruggere completamente la Chiesa di Cristo, essa progetta non solo di sradicare l'influenza del Cattolicesimo nella società ma di usare la struttura della Chiesa stessa come strumento di “rinnovamento”, “progresso” ed “illuminazione” — cio è un strumento per avanzare molti dei propri principii ed i propri fini.
Mentre discute la visione Massonica della società e del mondo, il Vescovo Graber ci introduce al concetto di Sinarchia: “Ciò cui ci troviamo di fronte è l'unione delle forze segrete di tutti gli ‘ordini’ e di tutte le scuole, coalizzatesi per creare un invisibile governo mondiale. In senso politico, la sinarchia mira ad un integrazione di tutte le forze sociali e finanziarie che il governo mondiale, ovviamente sotto una leadership di tipo socialista, deve sostenere e promuovere. Il Cattolicesimo, come tutte le religioni, verrebbe quindi assorbito in un sincretismo universale. Lungi dall'essere soppresso, esso verrebbe integrato, un processo che è già presente nel concetto stesso di fratellanza tra i chierici (di varie religioni)”.
La strategia proposta dall'Istruzione Permanente per raggiungere questo obiettivo è sorprendente per la sua astuzia e la sua audacia. Sin dall'inizio, il documento ci illustra un processo che richiederà dei decenni per essere compiuto. Coloro che stesero il documento sapevano che non ne avrebbero visto il compimento. Stavano solo inaugurando un lavoro che sarebbe stato portato avanti dalle successive generazioni di iniziati. L'Istruzione Permanente dice che “Tra i nostri ranghi, i soldati muoiono ma la battaglia continua”.
L'Istruzione progettava la diffusione di idee e concetti liberali nella società e all'interno delle istituzioni della Chiesa Cattolica finché i laici, i seminaristi, i chierici ed i prelati non sarebbero stati, gradualmente e nel corso degli anni, riempiti di princìpi progressisti. Col tempo, questa nuova mentalità sarebbe stata così persuasiva che sarebbero stati ordinati, consacrati e nominati sacerdoti, Vescovi e Cardinali i cui pensieri erano in linea con il pensiero moderno dei “princìpi del 1789” (ovvero i princìpi della Massoneria che ispirarono la Rivoluzione Francese) — e più specificatamente: il pluralismo, l'uguaglianza tra tutte le religioni, la separazione tra Chiesa e Stato, la libertà totale di linguaggio, e così via.
Infine, tra questi ranghi, sarebbe stato eletto un Papa che avrebbe condotto la Chiesa sulla via dell' “illuminazione e del rinnovamento”. Bisogna puntualizzare che non era uno dei loro obiettivi porre un Massone sul trono di Pietro. Il loro obiettivo era creare un ambiente che, alla lunga, potesse portare ad un Papa e ad una gerarchia votati alle idee di un Cattolicesimo liberale, ma allo stesso tempo convinti di essere dei Cattolici fedeli.
I leader di questo Cattolicesimo liberalizzato non avrebbero più opposto resistenza alle idee rivoluzionarie (resistenza che era stata invece la norma per i Papi tra il 1789 ed il 1958, i quali condannarono unanimemente questi princìpi liberali), ma le avrebbero altresì “battezzate” ed amalgamate all'interno della Chiesa. Il risultato di tutto questo è un clero Cattolico che marcia, insieme ai laici, sotto i vessilli del nuovo “illuminazione”, pensando al contempo di essere perfettamente aderente alle impostazioni Apostoliche della fede.
Indubbiamente, avendo in mente l'Istruzione Permanente, nell'Humanum Genus, Papa Leone XIII invitò i capi della Chiesa Cattolica a “la prima cosa da farsi si è smaschere la setta Massonica e mettere in risalto a tutti che cosa la Massoneria veramente è”.8 La pubblicazione dei documenti dell'Alta Vendita fu uno di questi tentativi di “smascherare la Massoneria”.
Non vi può essere contestazione al modo in cui presentiamo ed interpretiamo questa Istruzione Permanente, dal momento che la citeremo largamente e testualmente. Quello che segue non è l'intero documento dell'Istruzione, ma la parte che più riguarda da vicino le nostre prove. Nel documento si legge:
Il Papa, chiunque egli sia, non arriverà mai alle società segrete; e' compito delle società segrete compiere il primo passo verso la Chiesa, con lo scopo di conquistarli entrambi.
Il compito che ci accingiamo ad intraprendere non può essere realizzato in un giorno, o in un mese o in un anno; potrebbe durare molti anni, forse un secolo; tra i nostri ranghi i soldati muoiono, ma la battaglia va avanti.
Noi non vogliamo portare il Papa alla nostra causa, farlo un adepto dei nostri princìpi, né un propagandista delle nostre idee. Sarebbe solo un sogno ridicolo; e se per caso dei Cardinali o dei prelati, di loro spontanea volontà o di sorpresa, potessero entrare a conoscenza di parte dei nostri segreti, basterebbe questo per non poter certo desiderare la loro elezione al Soglio pontificio. Tale elezione sarebbe la nostra rovina. Solo l'ambizione li avrebbe portati all'apostasia, e per avere il potere sarebbero costretti a sacrificarci. Quello che dobbiamo chiedere, che dovremmo cercare ed aspettare, come fanno gli Ebrei per il loro Messia, è un Papa che ci torni utile …
Con esso potremmo intraprendere un cammino trionfale nell'assalto alla Chiesa assai più che attraverso gli scritti dei nostri confratelli francesi o tramite l'oro dell'Inghilterra. Volete saperne la ragione? Perché per distruggere la possente roccia su cui Dio ha costruito la Sua Chiesa, non abbiamo più bisogno dell'aceto di Annibale, né della polvere da sparo o delle nostre armi. Dobbiamo avere le dita del successore di Pietro invischiate nel complotto, e queste dita sono buone, per questa crociata, quanto quelle di Urbano II e di tutti i San Bernardo nella storia della Cristianità.
Non nutriamo alcun dubbio che arriveremo a questo fine supremo al termine dei nostri sforzi. Ma quando? Come? Questo non ci è dato sapere ancora. Ciò non di meno, dal momento che niente e nessuno dovrebbe distoglierci dal piano che è stato progettato così meticolosamente, ed anzi dato che tutti dovrebbero tendere alla sua realizzazione come se già da domani si potesse realizzare il lavoro che stiamo ora solo abbozzando, desideriamo fornire in queste istruzioni, che rimarranno segrete agli iniziati novizi, dei consigli per gli ufficiali in carica del supremo Vente, i quali dovranno instillarli in tutti i confratelli, in forma di istruzioni o memorandum …
Ora, per assicurarci un Papa che si confaccia ai nostri bisogni, bisogna prima formarlo … per questo Papa, va plasmata una generazione degna del regno che stiamo sognando. Lasciate perdere i vecchi o le persone adulte; partite dai giovani e se possibile persino dai fanciulli … Vi guadagnerete la reputazione di buoni Cattolici e di puri patrioti, senza sforzo.
Questa reputazione darà diffusione alle nostre dottrine tra i giovani sacerdoti, e persino nei monasteri. In pochi anni, per forza di cose, questo nuovo e giovane clero avrà raggiunto tutte le cariche; formeranno il consiglio regnante, saranno chiamati ad eleggere il Pontefice che dovrà regnare sulla Chiesa. E questo Pontefice, come molti suoi contemporanei, sarà necessariamente e per forza di cose imbevuto di quei princìpi Italiani ed umanitari che stiamo cominciando a spargere in circolazione. E' un piccolo seme di mostarda nera che stiamo piantando nel terreno; ma l'alba della giustizia ci porterà ai più alti poteri, e vedrete che ricco raccolto avrà prodotto questo piccolo seme.
Lungo la via che stiamo tracciando per i nostri, ci saranno molti ostacoli da abbattere, molte difficoltà di ogni tipo da superare, ma essi trionferanno per mezzo dell'esperienza e della chiarezza di vedute; ma lo scopo è così splendido che è fondamentale mettere tutte le vele al vento per raggiungerlo. Se volete rivoluzionare l'Italia, guardate attentamente al Papa che abbiamo appena descritto. Se volete fondare il regno degli scelti sul trono della prostituta di Babilonia, fate in modo che il Clero marci sotto i vostri stendardi, credendo sempre di stare marciando sotto quelli della fede Apostolica. Se volete far scomparire le ultime vestigia dei tiranni e degli oppressori, spargete le vostre reti come fece Simone Bar-Jona; lasciatele nelle sacrestie, nei seminari, e nei monasteri piuttosto che in fondo al mare: e se non andrete di fretta, vi promettiamo una pesca più miracolosa della sua. Il pescatore di pesci diviene il pescatore di uomini; voi porterete degli amici attorno al trono Apostolico. Avrete predicato una rivoluzione, abbigliati con la Tiara ed il Piviale, marciando con i vessilli della croce, una rivoluzione che ha bisogno solo di essere accesa un minimo per portare fuoco e fiamme in tutti gli angoli della terra.9
L'ascesa del Cattolicesimo liberale
Come abbiamo dimostrato, l'obiettivo della Massoneria non è la distruzione della Chiesa, cosa che i Massoni sapevano essere impossibile, ma piuttosto neutralizzarla e renderla proprio strumento — quindi, trasformare l'elemento umano della Chiesa in uno strumento per la promozione degli obiettivi Massonici, inducendo i componenti della Chiesa ad abbracciare le idee liberali. Una gerarchia liberale porterebbe rapidamente il proprio lavoro in direzione dell'ideale Massonico di un nuovo ordine mondiale (novus ordo seclorum) — una falsa “fratellanza” pan-religiosa nella quale la Chiesa abbandona il concetto di essere l'unico mezzo di salvezza, e cessa la sua resistenza alle forze del mondo. Il primo stadio di questo processo ebbe inizio nel 19° secolo, quando la società divenne sempre più aperta ai princìpi liberali della Rivoluzione Francese. Anche a metà del 1800 questo programma aveva già cominciato a causare gravi danni alla fede ed allo stato Cattolico. Questi concetti, più “gentili e leggeri”, di pluralismo, di indifferenza verso la religione, di una democrazia che crede che il potere derivi dal popolo, queste false teorie di libertà, di raduni interconfessionali, di separazione tra Stato e Chiesa ed altre novità di questo genere stavano prendendo sempre più terreno nelle menti Europee post-illuministe, infettando indifferentemente politici e uomini di Chiesa.
La condanna del Cattolicesimo liberale
I Papi che si sono succeduti tra il 19° ed il 20° secolo hanno intrapreso una guerra totale contro queste tendenze così pericolose. Con la mente salda nella certezza, senza compromessi della Fede, questi Papi non si lasciarono trarre in inganno. Essi sapevano bene che i princìpi del male, per quanto possano sembrare onorevoli, non portano mai dei buoni frutti, e questi erano dei princìpi maligni tra i peggiori, dal momento che non portavano semplicemente all'eresia, ma all'apostasia. Come generali che riconoscono quale loro compito quello di resistere a tutti i costi sul campo, questi Papi approntarono delle armi poderose contro gli errori del mondo moderno, e fecero fuoco, incessantemente. Le encicliche erano i loro proiettili ed essi non sbagliarono mai il bersaglio.
Il colpo più devastante venne in forma del monumentale Sillabo degli Errori del Beato Papa Pio Nono, apparso nella sua enciclica Quanta Cura (1864). Quando il fumo si diradò, tutti quelli coinvolti nella battaglia non ebbero più dubbio su chi fosse amico e chi nemico. La linea di demarcazione fu tratta una volta per sempre — indelebilmente. Nel Sillabo, Beato Pio Nono condannò gli errori principali del mondo moderno, non certo e non solo in quanto moderni, ma perché queste nuove idee venivano portate avanti sulla base di un naturalismo panteistico e, pertanto, non erano solo del tutto incompatibili con la dottrina Cattolica, ma anche distruttive per la società stessa.
Gli insegnamenti del Sillabo erano contro-liberali, ed i princìpi del liberalismo erano contro-sillabo, una cosa che fu riconosciuta da tutte le parti coinvolte. Padre Denis Fahey chiama questo confronto “Papa Pio IX contro la deificazione panteistica dell'Uomo”.10 Dall'altra parte della barricata, il Massone Francese Ferdinand Buissont dichiarò allo stesso modo: “La scuola non può rimanere neutrale tra il Sillabo e la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo”.11
Il 19° secolo vide una nuova generazione di Cattolici che speravano in un utopico compromesso tra le due posizioni. Questi uomini cercavano di vedere ciò che vi era di “buono” nei princìpi del 1789 e tentarono di introdurli all'interno della Chiesa. Molti elementi del clero, contaminati dallo spirito di quei tempi, furono trascinati in quella rete che era stata “lanciata nelle sacrestie e nei seminari” dalla Massoneria. Questi uomini furono chiamati Cattolici liberali. Beato Pio Nono, che li considerava con orrore, definì questi “Cattolici liberali” i “peggiori nemici della Chiesa”. In una lettera all'assemblea Francese diretta dal Vescovo di Nevers, datata 18 giugno 1871, Beato Pio Nono disse:
Ciò di cui io temo non è la Comune di Parigi — no — quel che io temo è il Cattolicesimo Liberale … Ho detto almeno altre quaranta volte, e lo ripeto qui ora a voi tutti, per l'amore che nutro per voi. La vera rovina della Francia è il Cattolicesimo Liberale, che tenta di unire due princìpi così opposti tra loro come il fuoco e l'acqua.12
L'ascesa del modernismo
Ma malgrado tutto ciò, il numero dei Cattolici liberali aumentava continuamente. La crisi raggiunse il culmine alla fine del secolo scorso, quando lo spirito liberale del 1789 che già “aleggiava nel vento”, divenne l'uragano conosciuto come modernismo. Padre Vincent Miceli definì il modernismo un movimento eretico, descrivendo i suoi “tre progenitori”. Egli scrisse: “Il suo antenato religioso è la Riforma protestante … quello filosofico l'Illuminismo … quello politico è la Rivoluzione Francese”.13
Cosa si intende per “modernismo”? Niente di più e niente di meno che una sintesi, una combinazione di tutti gli errori del Cattolicesimo Liberale in un sistema filosofico-teologico il cui effetto è il sottominare l'integrità della Fede Cattolica intera. Lungi dai compiti di questo libro quello di esaminare approfonditamente il vasto sistema del pensiero modernista, ci limitiamo per i nostri scopi a dire che, per numerosi e sottili errori, i modernisti negano o sottominano la divinità e la rivelazione divina di Cristo, vero fondamento dell'unica vera Chiesa fondata da Cristo Stesso, e l'immutabilità assoluta della dottrina Cattolica (che i modernisti affermano si debba “evolvere” sulla base del cambiamento delle circostanze contingenti). I modernisti sono convinti fautori di concetti liberali come la “libertà di parola”, “la libertà di coscienza”, ed il grave errore dell'indifferenza religiosa, la quale porta all'erronea convinzione che tutte le religioni sono uguali perché entrambe sorgono da un presunto “sentimento religioso” dell'uomo — e quindi alla negazione implicita della realtà del Peccato Originale, suggerendo che tutti gli uomini possano essere veramente religiosi e possano trovare la salvezza nelle varie religioni che si inventano, senza bisogno del Battesimo, della Fede e dei sacramenti della Chiesa Cattolica.
San Pio X condanna la rivoluzione modernista
San Pio X, che ascese al trono Papale nel 1903 riconobbe nel modernismo una piaga pericolosissima, da debellare, da fare cessare, al più presto. Egli dichiarò guerra al modernismo isolando, rivelando e condannando sistematicamente le sue numerose ed erronee idee. In particolare, Pio X pubblicò un'enciclica monumentale contro il modernismo (Pascendi) ed un Sillabo degli errori del modernismo (Lamentabili). Questo grande Papa scrisse nell' enciclica Pascendi: “che niuna parte risparmiano della cattolica verità, niuna che non cerchino di contaminare”. Nella stessa enciclica egli definì il modernismo “la sintesi di tutte le eresie”, dichiarando che l'obbligo più importante per il Papa è quello di assicurare la purezza e l'integrità della dottrina Cattolica, e che se egli non avesse fatto niente, sarebbe venuto meno al suo compito essenziale.14
Ma Papa San Pio X non si fermò certo qui. Pochi anni dopo la Pascendi, capendo che i modernisti dovevano essere sconfitti prima che si risollevassero e causassero nuovi disordini nella Chiesa, questo santo Papa promulgò la sua lettera Sacrorum antistitum, in cui ordinava a tutti i sacerdoti ed a tutti gli insegnanti di fare un Giuramento Anti-Modernista. Egli vide l'insorgere dei modernisti dai seminari e dalle università e scomunicò i disobbedienti ed i caparbi. San Pio X sapeva che ciò che veniva attaccato dai modernisti non era nient' altro che la vera natura della Chiesa, e chi attaccava, nella propria audacia, agiva ormai apertamente per rovesciare il Dogma e la Tradizione Cattolica:
La gravità di questo male aumenta di giorno in giorno e deve essere debellata ad ogni costo. Non stiamo più affrontando, come in principio, degli avversari ‘travestiti da pecore’, ma dei nemici visibili ed a viso scoperto nelle nostre stesse case, i quali hanno fatto un patto con i principali avversari della Chiesa [Massoni, Liberali, Protestanti, Ebrei, Mussulmani, ecc.] e sono in procinto di rovesciare la Fede… Essi vogliono rinnovarla come se fosse consumata dalla vecchiaia, vogliono aumentarla ed adattarla ai gusti del mondo, del progresso e delle comodità, come se essa fosse opposta non solo alla frivolezza di pochi, ma al bene stesso della società… Non ci sarà mai abbastanza vigilanza e fermezza da parte di coloro che sono stati nominati fedeli custodi del sacro deposito della dottrina evangelica e della tradizione ecclesiastica, per opporsi agli attacchi contro di essa.15
San Pio X riuscì efficacemente a fermare il diffondersi del modernismo ai suoi tempi. Si racconta tuttavia, che quando ricevette le congratulazioni per aver sradicato questo grave errore, San Pio X rispose subito che malgrado tutti i suoi tentativi, non era riuscito ad uccidere la bestia, ma l'aveva semplicemente cacciata sotto terra. Egli avvertì che se le guide della Chiesa non fossero state all'erta, questa bestia sarebbe tornata, più pericolosa che mai.16 Come vedremo, la profezia di San Pio X si è avverata — decisamente.
Il modernismo comincia a sorgere di nuovo
Una vicenda poco conosciuta avvenuta durante il regno di Papa Pio XI ci dimostra che la corrente sotterranea dei pensieri modernisti era ancora viva ed in buona salute nel periodo immediatamente successivo a San Pio X.
Padre Raymond Dulac ci riferisce che al concistoro segreto del 23 maggio 1923, Pio XI chiese ai trenta Cardinali della Curia un opinione sull'eventualità di indire un concilio ecumenico. Erano presenti molti illustri prelati tra i quali Merry del Val, De Lai, Gasparri, Boggiani e Billot. I Cardinali suggerirono di non convocare il concilio. Il Cardinale Billot avvertì: “L'esistenza di differenze profonde all'interno dello stesso episcopato non può essere nascosta ... [essi] corrono il rischio di dare inizio a discussioni che si prolungherebbero indefinitivamente”.
Boggiani fece presente le teorie moderniste dalle quali, disse, una parte del clero e dei vescovi non era esente: “Questa mentalità può portare alcuni Padri a presentare mozioni, ad introdurre metodi incompatibili con le tradizioni Cattoliche”.
Billot fu ancora più preciso, esprimendo il timore di vedere il concilio “manovrato” dai “peggiori nemici della Chiesa, i modernisti, che si stanno già preparando, come tutto sembra indicare, per portare avanti la rivoluzione all'interno della Chiesa, un nuovo 1789”.17
La predizione Massonica di un exploit modernista ad un concilio ecumenico
Nello scoraggiare l'idea di un Concilio per le ragioni che abbiamo su visto, questi Cardinali si dimostrarono assai più abili, nel riconoscere i “segni dei tempi”, di tutti i teologi post Concilio Vaticano II. Potrebbero anche essere stati messi in allarme dagli scritti di quell'infame e scomunicato illuminista Canonico Roca (1830-1893) il quale invocò una rivoluzione ed una “riforma” della Chiesa, e che predisse, con un incredibile livello di precisione, la sovversione della Chiesa per mezzo di un Concilio.
Nel libro Atanasio e la Chiesa dei nostri tempi, il Vescovo Graber riporta la predizione di Roca di una “Chiesa illuminista rinnovata”, affermando che essa sarebbe stata influenzata dal “socialismo di Gesù”.18 A metà del 19° secolo, Roca predisse che “la nuova Chiesa, che non dovrebbe mantenere niente della dottrina scolastica e dell'antica forma originale della Chiesa precedente, riceverà comunque la consacrazione e la giurisdizione canonica da parte di Roma”. Roca, abbastanza sorprendentemente, predisse la “riforma” liturgica che sarebbe avvenuta dopo il Concilio Vaticano II: “Il culto divino, nei modi specificati dalla liturgia, il suo cerimoniale, i rituali e le regole della Chiesa Romana saranno presto trasformati ad un concilio ecumenico, che restituirà ad esso la semplicità venerabile dell'era dorata degli Apostoli, in accordo con la civiltà moderna e i dettami della coscienza”.
Roca predisse che attraverso questo concilio sarebbe giunto un “accordo perfetto tra gli ideali della civiltà moderna e l'ideale di Cristo e del Suo Vangelo. Questa sarà la consacrazione del Nuovo Ordine Sociale, ed il solenne battesimo della civiltà moderna”. In altre parole, questo concilio sarebbe stato il trionfo del piano Massonico per sovvertire la Chiesa. Roca parlò anche del futuro del Papato. Egli scrisse: “C'è un sacrificio da compiere, che rappresenta un solenne atto di espiazione… il Papato cadrà; morirà per mano del coltello consacrato che gli stessi padri dell'ultimo concilio avranno forgiato. Il Papa-cesare è una ostia [vittima] coronata per il sacrificio”. Roca predisse, così entusiasticamente, niente meno che una “nuova religione, un nuovo dogma, un nuovo rituale, un nuovo sacerdozio”. Egli definisce i nuovi sacerdoti “progressisti” e parla della “soppressione” della sottana [tonaca] e del “matrimonio dei preti”.19
Riferendosi agli scritti dell'eresiarca francese l'Abbé Melinge (che scriveva sotto lo pseudonimo di Dr. Alta), il Vescovo Graber avvertì di un programma rivoluzionario per “il rimpiazzo della fede Romana con un pontificato ‘pluri-confessionale’, capace di adattarsi ad un ecumenismo polivalente, come quello che vediamo stabilito oggi durante le concelebrazioni di preti e pastori Protestanti”. (Melinge si riferiva ad alcuni sacerdoti rinnegati; oggi, tuttavia, lo stesso Papa concelebra le funzioni religiose, tra cui i Vespri, con dei “vescovi” Protestanti.)20
Echi agghiaccianti di Roca, Melinge e dell' Alta Vendita si trovano nelle parole del dott. Rudolph Steiner (un Rosacroce), il quale nel 1910 affermava: “Abbiamo bisogno di un Concilio e di un Papa che lo proclarmi”.21
L'alleanza della Massoneria con il comunismo
Va qui ricordato che nell'inseguire questi obbiettivi i Massoni furono da subito alleati dei Comunisti, che complottarono con essi per il rovesciamento dell'ordine temporale e secolare. Come osservò Papa Leone XIII nella sua monumentale enciclica Humanum Genus (1884), sulle minacce poste dalle società Massoniche:
Si, questo cambiamento e questo tentativo di sovversione è stato deliberatamente pianificato ed intrapreso da molte associazioni comuniste e socialiste; e la setta dei Massoni non è loro ostile in questo, ma anzi le aiuta nei loro piani e condivide con esse le idee principali.
Come abbiamo precedentemente appreso da molti testimoni indipendenti, l'infiltrazione comunista nella Chiesa22 risale al 1930. Lo stesso Lenin (fondatore del Comunismo Sovietico) dichiarò nel 1920 che avrebbe tentato di infiltrarsi nella Chiesa Cattolica, in particolare nel Vaticano. Le prove storiche di questo discorso sono state recentemente raccolte dal rispettabile periodico Christian Order [Ordine Cristiano]:
Douglas Hyde, un ex comunista ora convertito, rivelò molto tempo fa che nel 1930 la direzione Comunista aveva inviato una direttiva mondiale per l'infiltrazione all'interno della Chiesa Cattolica. Inoltre, durante i primi anni cinquanta, la signora Bella Dodd dette un resoconto assai dettagliato sulla sovversione della Chiesa da parte dei Comunisti. Dall'alto della sua posizione di ex dirigente di alto livello del Partito Comunista Americano, la signora Dodd disse: “nel 1930 infiltrammo 1.100 uomini nei seminari per distruggere la Chiesa dal suo interno”. L'obiettivo di questi uomini era quello di essere ordinati e di progredire di carriera, quindi in influenza ed autorità, come Monsignori e Vescovi. Dodici anni prima del Vaticano II ella affermò che: “Ora come ora essi sono ai più alti ranghi della Chiesa” — dove stavano agendo per portare i cambiamenti atti ad indebolire l'efficacia della Chiesa contro il Comunismo. Disse inoltre che questi cambiamenti sarebbero stati così drastici da “non riconoscere più la Chiesa Cattolica”.23
Come fa notare il giornale Christian Order [Ordine Cristiano], l'esistenza di una cospirazione Comunista per infiltrarsi all'interno della Chiesa è stata confermata abbondantemente non solo dai due ex Comunisti Dodd e Hyde, ma anche da alcuni disertori Sovietici.
L'ex ufficiale del KGB Anatoliy Golitsyn, che defezionò nel 1961 e che previde nel 1984, con un accuratezza del 94%, tutti i sorprendenti sviluppi avvenuti nel Blocco Comunista sin da allora, ha confermato alcuni anni fa che questa “penetrazione all'interno della Chiesa Cattolica e delle altre chiese fa parte della ‘linea generale’ [di politica immutata] del partito nella lotta contro la religione”. Infatti, centinaia di file portati all'ovest dall'ex archivista del KGB Vassili Mitrokhin e pubblicati nel 1999 ci mostrano uno scenario simile, con agenti del KGB che coltivano relazioni il più vicino possibile con i Cattolici “progressisti” mentre ne finanziano le loro attività. Una di queste organizzazioni di sinistra è stata identificata nella piccola agenzia stampa Cattolica Italiana Adista, la quale per decenni ha sostenuto ogni possibile ed immaginabile proposta post-conciliare o “riforma”, ed il cui direttore viene menzionato nel Dossier Mitrokhin come un agente pagato dal KGB.
La Signora Dodd, che si è convertita alla Fede poco prima di morire, fu consigliere legale del Partito Comunista degli Stati Uniti. Ella dette una testimonianza fondamentale nei confronti dell'infiltrazione Comunista all'interno della Chiesa e dello Stato dinanzi al Comitato contro le Attività anti-americane, negli anni '50. Come per fare ammenda per il suo ruolo nella sovversione della Chiesa, la Dodd dette una serie di lezioni all'Università Fordham ed in altri luoghi, negli anni che precedettero il Concilio Vaticano II. L'Christian Order [L' Ordine Cristiano] ci riporta una testimonianza di un monaco che partecipò ad uno di questi seminari all'inizio degli anni '50:
Ascoltai quella donna per quattro ore ed i miei capelli mi si drizzarono in capo. Ogni cosa che diceva si era avverata alla lettera. Avresti potuto definirla la più grande profeta del mondo, ma non lo era. Stava semplicemente esponendo, punto per punto, il piano di battaglia dei Comunisti per sovvertire la Chiesa Cattolica. Ella spiegò che tra tutte le religioni mondiali, quella Cattolica era la più temuta dai Comunisti, perché era l'unico avversario veramente pericoloso. L'intero concetto era quello di distruggere non proprio l'istituzione Chiesa, ma piuttosto la Fede della gente, ed anche usare l'istituzione della Chiesa, se possibile, per distruggere la Fede tramite la promozione di una pseudo-religione: qualcosa che assomigliasse al Cattolicesimo, ma che non lo fosse affatto. Una volta che la fede è stata distrutta, spiegò, si sarebbe introdotto un complesso di colpa all'interno della Chiesa … per etichettare la ‘Chiesa del passato’ come opprimente, autoritaria, piena di pregiudizi, arrogante per la pretesa di essere l'unica depositaria della verità e l'unica responsabile per le divisioni delle realtà religiose attraverso i secoli. Questo sarebbe stato necessario per svergognare i capi della Chiesa ad ‘aprirsi al mondo’, e ad un comportamento più flessibile verso tutte le religioni e le filosofie. I Comunisti avrebbero quindi usato quest'apertura per poter sottominare la Chiesa.24
Se i nemici della Chiesa dovessero riuscire in questi loro piani, che abbiamo appena visto in dettaglio, accadrebbero nella Chiesa esattamente le seguenti cose:
- Primo, ad un concilio ecumenico, come ha predetto Roca, avrebbe avuto luogo un cambiamento di tale entità che il mondo intero si sarebbe accorto che la Chiesa Cattolica stava attraversando una rivoluzione in linea con le idee moderne. E' chiaro a tutti che un “aggiornamento” della Chiesa è già avvenuto.
- Secondo: verrebbe introdotta una nuova “teologia”, la quale tenderebbe a contraddire gli insegnamenti precedenti.
- Terzo: I Massoni ed i Comunisti stessi darebbero voce ai loro canti di trionfo, credendo che la Chiesa Cattolica ha finalmente “visto la luce” su alcuni punti tra i quali il pluralismo, lo stato secolare, l'uguaglianza delle Religioni, e qualsiasi altro compromesso debba essere raggiunto.
- Quarto: come risultato di questa sovversione, il nuovo orientamento della Chiesa dovrebbe avere la precedenza sui veri dogmi e le tradizioni della Chiesa, nei suoi insegnamenti e nella sua pratica — incluso il Messaggio di Fatima, che dovrebbe essere quindi “rivisto” o sepolto per dare spazio al nuovo orientamento.
Non ci rimane ora altro che dimostrare a che punto sia arrivato questo tentativo di sovvertire la Chiesa e come abbia dato origine al grave crimine di cui parliamo: il tentativo di annullare l'autentico Messaggio di Fatima. Per questo crimine, gli accusati hanno lasciato la Chiesa ed il mondo esposti ai pericoli più grandi che si possano immaginare, tra cui l'annientamento di molte nazioni e la perdita di milioni di anime. Qui non si parla solo di un crimine contro la Chiesa, ma contro l'umanità intera.
| Nel suo famoso e incisivo libro Attanasio e la Chiesa dei Nostri Tempi pubblicato nel 1974, il Vescovo tedesco di Regensburg, Rudolph Graber, professore di Teologia sin dal 1941 e consacrato vescovo nel 1962, riporta gli obiettivi dichiarati dei nemici della Chiesa, ovvero distruggere la Chiesa attraverso un Concilio ecumenico. Egli cita un prete scomunicato e rivoluzionario, il canonico Roca, il quale predisse un Concilio che avrebbe portato “una nuova religione, un nuovo dogma, un nuovo rito, un nuovo sacerdozio”. Il Vescovo Graber cita inoltre il massone Dr. Rudolph Steiner, il quale aveva dichiarato nel 1910: “Abbiamo bisogno di un concilio e di un Papa che lo indica”. Il Vescovo Graber così commentò queste predizioni: “pochi anni fa tutto questo era del tutto inconcepibile, ma oggi …?” |
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