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domenica 1 agosto 2010

COMPARAZIONE DELLE SALE MASSONICHE CON LA CHIESA PERSONALE INVENTATA DALL'ERETICO KIKO ARGUELLO


Il Tempio Emulation- del Il Rituale Emulation-Massoneria Grand Oriente d'Italia



DOMUS GALILEAE- Chiesa personale di Kiko Arguello

COME SONO SIMILI!!!

I Doveri di un Libero Muratore (1723)
Da "The Constitutions of the Free-Masons" del Rev. James Anderson 1723

E
stratti dagli antichi documenti di Logge di oltremare, e di quelle di Inghilterra, Scozia e Irlanda, per l'uso delle Logge di Londra: da leggere quando si fanno nuovi Fratelli o quando il Maestro lo ordini
I. Concernente Dio e la religione 
I
l massone è tenuto, per la sua condizione, ad obbedire alla legge morale e se egli intende rettamente l'Arte non sarà mai un ateo stupido né un libertino irreligioso (tautologia). Ma sebbene nei tempi antichi essi fossero obbligati in ogni Paese ad essere della religione di tale Paese o Nazione quale essa fosse, oggi peraltro si reputa più conveniente obbligarli soltanto a quella Religione nella quale tutti gli uomini convengono, lasciando ad essi le loro particolari opinioni, ossia essere uomini buoni e sinceri o uomini d'onore ed onestà, quali che siano le denominazioni o le persuasioni che li possono distinguere; per questa ragione la Massoneria diviene il Centro di Unione e il mezzo per conciliare sincera amicizia fra persone che sarebbero rimaste perpetuamente distanti.

II. Del magistrato civile supremo e subordinato

I
l massone è un pacifico suddito dei Poteri Civili ovunque egli risieda o lavori e non deve mai essere coinvolto in complotti e cospirazioni contro la pace e il benessere della Nazione, né condursi indebitamente verso i Magistrati inferiori. Poiché la Massoneria è stata sempre danneggiata da guerre, massacri e disordini, gli antichi Re e Principi sono stati assai disposti ad incoraggiare gli uomini dell'Arte a causa della loro tranquillità e lealtà, per cui Essi praticamente risposero ai cavilli dei loro avversari e promossero l'onore della fraternità, che sempre fiorì nei tempi di pace. Cosicché se un Fratello divenisse ribelle contro lo Stato, egli non dovrebbe essere favoreggiato nella sua ribellione, ma piuttosto compianto come uomo infelice e, se non convinto di altro delitto, sebbene la leale Fratellanza possa e debba sconfessare la sua ribellione e non dare ombra alla gelosia politica del governo in essere, il suo vincolo rimane irrevocabile.

III. Delle Logge 

L
a Loggia è il luogo ove i massoni si raccolgono ed operano. Ogni massone deve appartenere ad una Loggia ed essere soggetto alle sue norme e ai regolamenti generali. Essi sono particolari e generali e ciò si comprenderà meglio frequentando la Loggia e conoscendo i Regolamenti della Gran Loggia. Nei tempi antichi, né il Maestro né il Compagno poteva esservi assente, specialmente se convocato a comparirvi, senza incorrere in severa censura, salvo che non risultasse al Venerabile e ai Sorveglianti che forza maggiore lo aveva impedito. Le persone ammesse come membri di una Loggia devono essere uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura, non schiavi, non donne, non uomini immorali o scandalosi, ma di buona reputazione.

IV. Dei Maestri, Sorveglianti, Compagni e Apprendisti 

T
utte le preferenze fra i massoni sono fondate soltanto sul valore e sul merito personale, cosicché i committenti siano serviti bene, affinché i Fratelli non debbano vergognarsi e che l'Arte Reale non venga disprezzata perciò nessun Venerabile o Sorvegliante sia scelto per anzianità ma per il suo merito. É impossibile descrivere tali cose per iscritto ed ogni Fratello deve stare al suo posto e addestrarsi in modo peculiare a questa Fraternità: i candidati possono sapere soltanto che nessun Maestro può assumere un Apprendista se non ha sufficiente occupazione per lui, se non è un giovane perfetto non avente nel suo corpo mutilazioni che lo possono rendere incapace di apprendere l'Arte, di servire il committente del Maestro e di essere creato Fratello poi, a tempo debito, Compagno d'Arte quando egli abbia servito un termine di anni quale comporta il costume del Paese, e che egli discenda da genitori onesti; che egli così possa accedere all'onore di essere il Sorvegliante e poi il Venerabile della Loggia, il Gran Sorvegliante ed anche il Gran Maestro di tutte le Logge secondo il suo merito.
N
essun Fratello può essere Sorvegliante se non ha svolto il ruolo di Compagno d'Arte, né Venerabile se non è stato Sorvegliante, né Grande Sorvegliante se non è stato Venerabile di Loggia, né Gran Maestro se non è stato Compagno d'Arte prima della sua elezione, che sia anche di nobile nascita o gentiluomo delle più elevate maniere o eminente studioso o originale architetto o altro artista, discendente da genitori onesti e che sia di merito grande nell'opinione delle Logge. E per il migliore, più agevole e più onorevole adempimento di tale ufficio, il Gran Maestro ha il potere di scegliere il suo proprio Deputato Gran Maestro che deve essere, o essere stato precedentemente, il Venerabile di una Loggia, e ha il privilegio di agire come può agire il Gran Maestro, suo principale, a meno che questi sia presente o interponga la sua autorità con una lettera.
Q
uesti Ordinatori o Governatori, supremi e subordinati, dell'antica Loggia, devono essere obbediti nei loro rispettivi ambiti da tutti i Fra­telli, secondo gli antichi Doveri e Regolamenti, con tutta umiltà, reverenza, amore e alacrità.

V. Della condotta dell'Arte nel lavoro 

T
utti i massoni devono lavorare onestamente nei giorni di lavoro, per vivere decorosamente nei giorni di Festa, mentre il tempo stabilito dalla Legge del Paese o confermato dal costume deve essere osservato.
I
l più esperto dei Compagni d'Arte deve essere scelto Maestro o sovrintendente del lavoro del committente; egli deve essere chiamato Maestro da coloro che lavorano sotto di lui. Gli uomini dell'Arte devono evitare ogni cattivo linguaggio e non chiamarsi fra loro con alcun nome spregevole ma Fratello o Compagno ed essere cortesi fra loro sia dentro che fuori la Loggia.
I
l Maestro, conscio della sua abilità, condurrà il lavoro del committente nel modo più ragionevole e lealmente impiegherà le sostanze di questi come se fossero le sue proprie, né darà ad alcun Fratello o Apprendista un salario superiore a quanto realmente egli meriti.
S
ia il Maestro sia i Muratori riceventi il loro giusto salario, devono essere fedeli al committente ed onestamente compiere il proprio lavoro sia a misura che a giornata; essi non devono lavorare a misura quando è ancora usanza lavorare a giornata.
N
essun Fratello deve manifestare invidia per la prosperità di un altro Fratello, né soppiantarlo o fargli togliere il suo lavoro se egli è capace di compierlo; nessuno può finire il lavoro di un altro per l'utile del committente se non ha piena coscienza dei progetti e dei disegni di colui che l'ha cominciato.
Q
uando un Compagno di Mestiere è scelto come Sorvegliante del Lavoro all'obbedienza del Maestro, egli deve essere leale sia col Maestro sia con i Compagni; egli deve accuratamente sorvegliare il lavoro durante l'assenza del Maestro a beneficio del committente e i Fratelli devono obbedirgli.
T
utti i Muratori impiegati riceveranno il loro salario docilmente, senza mormorazioni e senza ribellioni e non lasceranno il Maestro fino a quando il lavoro sarà compiuto.
U
n Fratello più giovane deve venire istruito nel lavoro per impedire che egli sprechi materiale per inesperienza e perché cresca e si mantenga nell'amore fraterno.
T
utti gli arnesi usati nel lavoro devono essere approvati dalla Gran Loggia.
N
essun lavorante deve essere adibito a lavori propri della Libera Muratoria, né i Muratori potranno mai lavorare con coloro che non sono liberi senza un'urgente necessità; né essi possono insegnare ai lavoranti e ai Muratori non accettati come devono insegnare a un Fratello o Compagno.

VI. Del comportamento, ossia: 
1. Comportamento nella Loggia allorché costituita 

N
on dovete formare comitati particolari o separate conversazioni senza l'assenso del Maestro, non trattare di alcuna cosa inopportuna o sconveniente, non interrompere il Maestro o i Sorveglianti o alcun Fratello che parla col Maestro; non occupatevi di cose ridicole o scherzose mentre la Loggia è impegnata in altre cose serie e solenni; non usate alcun linguaggio sconveniente sotto alcun pretesto ma rivolgete la dovuta riverenza al vostro Maestro, ai Sorveglianti, ai Compagni.
S
e qualsiasi accusa fosse promossa, il Fratello trovato colpevole deve accettare il giudizio e la decisione della Loggia, che è giudice idoneo e competente di tutte le controversie, a meno che non facciate appello alla Gran Loggia, davanti alla quale le questioni devono essere portate, a meno che un lavoro del committente non debba venir interrotto, nel qual caso ci si dovrà regolare opportunamente; non dovete andare in giudizio per quanto concerne la Muratoria, senza assoluta necessità riconosciuta dalla Loggia.

2. Comportamento quando la Loggia è chiusa e i Fratelli non sono usciti 

P
otete divertirvi con innocente allegria, trattandovi l'un l'altro a vostro piacere ma evitando ogni eccesso, o di spingere alcun Fratello a mangiare o bere oltre la sua inclinazione o di impedirgli di andare quando le circostanze lo chiamano, o di fare o dire cose offensive o che possono impedire una facile e libera conversazione, poiché questo turberebbe la nostra armonia e vanificherebbe i nostri lodevoli propositi. Perciò né ripicche o questioni personali possono essere introdotte entro la porta della Loggia, ancor meno qualsiasi questione inerente la Religione o le Nazioni o la politica dello Stato, noi essendo soltanto Muratori della summenzionata Religione Universale; noi siamo inoltre di tutte le Nazioni, Lingue, Discendenze e Idiomi e siamo avversi a tutte le politiche poiché esse non hanno mai portato al benessere della Loggia né potrebbero portarlo mai. Questo dovere è stato sempre strettamente accettato ed osservato dal tempo della Riforma in Britannia o dal dissenso e la secessione di tali Nazioni dalla Comunione di Roma. 
3. Comportamento quando i Fratelli si incontrano senza estranei ma non in una Loggia costituita  
Vi dovete salutare in modo cortese, come siete stati istruiti, chiamandovi Fratelli, liberamente fornendovi scambievoli istruzioni che possano essere utili, senza essere visti o uditi e senza prevalere l'un sull'altro o venendo meno al rispetto dovuto ad ogni Fratello come se non fosse Muratore. Per quanto tutti i Muratori siano, come Fratelli, allo stesso livello, pure la Muratoria non toglie ad un uomo quell'onore di cui godeva prima, piuttosto aumenta tale onore specialmente se egli avrà acquisito meriti nella Fratellanza.
4. Comportamento in presenza di estranei non Massoni    
Sarete cauti nelle vostre parole e nel vostro comportamento affinchè l'estraneo più accorto non possa scoprire o trovare quanto non è conveniente che egli apprenda; dovrete sviare un discorso e manipolarlo prudentemente per l'onore della rispettabile Fratellanza.

5. Comportamento in casa e nelle vicinanze 
Dovete agire come si conviene ad un uomo morale e saggio; non lasciate che la vostra famiglia, amici e vicini conoscano quanto riguarda la Loggia, ma saggiamente tutelate l'onore vostro e quello dell’antica Fratellanza, per ragioni da non menzionare qui. Voi dovete tutelare anche la vostra salute non intrattenendovi troppo a lungo o troppo lontano da casa, dopo che le ore di Loggia sono passate; evitate la ghiottoneria e l'ubriachezza affinché le vostre famiglie non siano trascurate ed offese né voi inabilitati a lavorare.

6. Comportamento verso un Fratello straniero 

Lo esaminerete cautamente, conducendovi secondo un metodo di prudenza affinché non siate ingannato da un falso pretendente, che dovrete respingere con disprezzo e decisione, guardandovi dal fargli alcun segno di riconoscimento. 
Ma se accertate che egli è un vero e genuino Fratello, dovete rispettarlo di conseguenza e, se egli è in stato di bisogno, dovete aiutarlo se potete oppure indirizzarlo dove possa essere aiutato: dovete occuparlo per qualche giornata di lavoro oppure raccomandarlo perché venga occupato. Ma non siete obbligato a fare oltre la vostra possibilità nei riguardi di un Fratello povero, che è uomo buono e sincero, prima di qualsiasi altra persona povera nelle stesse circostanze.
Finalmente, tutti questi doveri voi dovete osservare ed anche quelli che vi saranno comunicati per altra via, coltivando l'amore fraterno, la pietra di fondazione e di volta, il cemento e la gloria di questa antica Fratellanza, evitando tutte le dispute e questioni, tutte le maldicenze e calunnie, non consentendo agli altri di diffamare qualsiasi onesto Fratello, ma difendendo il suo carattere e dedicandogli i migliori uffici per quanto consentito dal vostro onore e sicurezza. E se qualcuno vi fa ingiuria, dovete rivolgervi alla vostra o alla sua Loggia e dopo appellarvi alla Gran Loggia nelle assemblee trimestrali e quindi alla Gran Loggia annuale, come è stato l'antico lodevole costume dei nostri antenati in ogni nazione; non dovete intraprendere un pro­cesso legale a meno che il caso non possa venire risolto in altro modo e pazientemente affidatevi all'onesto ed amichevole consiglio del Maestro e dei Compagni, allorché essi vogliono evitare che voi compariate in giudizio contro estranei e vi esortano ad accelerare il corso della giustizia, perché così farete meglio l'interesse della Muratoria con migliore alacrità e successo; rispetto a Compagni o Fratelli in giudizio, il Maestro e i Fratelli dovranno gentilmente offrire la loro mediazione, che a loro deve essere affidata con riconoscenza dai Fratelli contendenti; se tale sot­tomissione è impraticabile, questi potranno con­durre il loro processo o causa, senza animosità e senza collera, facendo od omettendo quanto possa influenzare l'amore fraterno, mentre buoni uffici devono essere rinnovati e continuati affinché tutti possano vedere la benefica influenza della Muratoria, come tutti i veri Muratori hanno fatto dal principio del mondo e faranno fino alla fine dei tempi.

E così sia.


SALA PER IL CULTO MASSONICO




SALA PER IL CULTO NEOCATECUMENALE - PORTO SAN GIORGIO- ITALIA

NATURALMENTE LE SPELONCHE DEI NEOCATECUMENALI SONO SENZA IL TEBERNACOLO.... COME SI FACCIA A DEFINIRLE CHIESE CRISTIANE CI VUOLE CORAGGIO OPPURE BISOGNA ESSERE COMPRATI DAI DENARI ELARGITI DALL'ERETICO KIKO AI VARI VESCOVI MODERNISTI FACENTI PARTE DELLA NUOVA CHIESA NATA CON LO SCONCERTANTE CONCILIO VATICANO II, DI CUI I NEOCATECUMENALI SONO DEGNO PRODOTTO... ORRORE...

9 commenti:

  1. Sinceramente, sono totalmente differenti. In primis, l'assemblea ruota tutto intorno l'altare e alla presidenza, proprio come in ogni chiesa. La sala massonica, no. Inoltre, come ben saprai, il tabernacolo si trova in un zona separata all'interno delle chiese, ovvero nella cappella: anche nella chiesa in stile neocatecumenale è così: sarebbe un'orrore buttare un tabernacolo in mezzo ad una sala maggiore, e non il contrario. E, carissimo, ti ricordo che il cammino è approvato tramite stati dalla Chiesa, nella persona di Sua Santità Benedetto XVI, quindi, se non obbedisci a Pietro, vai contro la chiesa stessa e l'eretico sei proprio tu...
    Coraggio!

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  2. Il coraggio di denunciarvi come setta eretica non mi manca di certo e non manchera', le tue motivazioni sono povere di contenuti, difatti siete stati ampiamente scoperti e non è certo l'approvazione di questa gerarchia modernista che cambia le cose anzi le aggrava sia per voi che per loro...

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  3. sia per il papa ???

    che dice Gianluca?
    hai letto quello che hai detto il papa?!?!
    Coraggio che Dio te ama! molto !!

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    1. Certo che Dio ama molto Gianluca ed ama moltissimo anche me, che curo questo spazio insieme a Gianluca.
      Lo sappiamo benissimo, senza che un eretico patentato del tuo genere ce ne venga ad "informare", con quel tono da complesso di superiorità che vi contraddistingue, e il falso "amore al nemico" che sbandierate...

      E ci ha amati così tanto che ci ha illuminato sull'inganno pazzesco che è il Cammino Neocatecumenale, accozzaglia di insegnamenti luterano-gnostici di stampo simil-massonico, e ci amati poi ancora di più liberandoci dalla vostra setta gnostica, ed ora ci sta amando a dismisura, perchè ci da la grazia e la forza di combattervi affinchè tanta gente non cada nelle vostre grinfie mortali, cosa che faremo fino all'ultimo respiro di vita.

      Il papa?.. Sì, come il precedente, ed il precedente ancora, anche questo papa del nuovo corso conciliare vi ha approvato, poichè condivide le vostre convinzioni moderniste, diffusesi con il conciliabolo-modernista-Vaticano-II, che ha aperto le porte della Chiesa alla distruzione della vera Fede Cattolica.

      Ma poichè le prove su questa terra non sono eterne, passerà anche questo nefasto periodo del concilio modernista, già condannato dal Papa San Pio X, nel 1917 con la "Pascendi Dominici Gregis", in cui condanna l'eresia modernista, definendola "la cloaca di tutte le eresie", perchè le racchiude in sè tutte quante. Perciò cercate, finchè siete in tempo, di convertirvi, ma non alle scemenze di Kiko Arguello, o al falso dio gnostico che lui vi propone, ma a Nostro Signore Gesù Cristo, come la Chiesa LO HA SEMPRE MOSTRATO AL MONDO, PERCHè FUORI DI LUI NON C'E' SALVEZZA.

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  4. Caro Gianluca sei un deficiente, nel senso di deficere: studia prima parlare.
    E ricorda:
    Quod natura no dedit Salamanca no dat

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    1. E tu dei un ignorantone, nel senso di ignorare molte cose compreso il latino che pretendi di citare senza conoscere: la frase esatta è "Quod natura non dat, Salmantica non praestat".
      Ma purtroppo per te, esistono casi in cui Natura dedit enim sine Salmantica dedisset, avendo frequentato PER ANNI la vostra ereticissima congrega di ignoranti, resi esaltati dalla peggiore eresia mai esistita, quella giudaico-gnostica, che infatti è anche alla base del sistema massonico.

      Siete facimente confutabili e le vostre mistificazioni sono evidenti. Lascia perdere il latino, che avete combattuto e disprezzato per decenni nelle vostre balorde eretiche catechesi, distruttrici di quel poco che la Chiesa aveva lasciato di Liturgico, dopo la riforma conciliare.
      Andatevi a riporre, che siete stati individuati...avete fatto il vostro tempo di menzogna...

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  5. Ciao a voi che siete degli di dire alla gante MENZOGNE, UTILIZZANDO TRA L'ALTRO, MIE IMMAGINI E NE AVETE FATTO UN USO IMPROPIO E MENSONIERO ,NON E' QUELLO CHE VOI DITE (TRASCRITTO) IO SONO L'AUTORE DI MOLTE IMMAGINI CHE VOI INDEGNAMENTE NE AVETE FATTO UN USO ANNAPROPIATO E MENSONIERO. IO C'ERO A QUESTI INCONTRI E NON HO VISSUTO E SUBITO QUELLO CHE E' STATO PORTATO ALLA LETTERA SULLE MIE IMMAGINI(CHE COME RIPETO) NE AVETE FATTO SCEMPIO, BRAVI ,IN FIN DEI CONTI ANCHE GESU'FU MESSO A MORTE ,NONLO CREDEVA NESSUNO. HO TROVATO NEL VOSTRO REPERTORIO MOLTO ODIO ,DIO E' AMORE.CIAO E LEVATE O CORREGETE QUELLO CHE E' STATO SCRITTO SULLE MIE IMMAGINI, NON VI DA DIRITTO DI OFFENDERE IL MIO OPERATO CON LE VOSTRE MENSOGNE DANDO UNA PERFETTA IMMAGINE INGANNEVOLE SULLA VERITA' IN CUI SI OPERA.POI SE VI SONO MENSOGNE O INCANNI SECONTE TE PUO' SATANA SCACCIARE SATANA.AVETE PERFETTAMENTE MESSO MOLTACARNE A FUOCO. BUON LAVORE X LE PROSSIME VERITA .OK A PROPOSITO INFORMATEVI MEGLIO SU CERTE IMMAGINI IN CUI VI SIETI IMPOSSESATI INAPROPITAMENTE,CHIEDETE CHI HA FATTO E VISSUTO IL CONTRARIO DI QUELLO CHE VOI AFFERMATE CON MOLTO DISPEZZO.CIAO GIANCARLO

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    Risposte
    1. Guarda, Giancarlo,
      non censuro il tuo commento perchè è uno spasso leggerlo....
      le immagini che tu metti in Internet, a meno che tu non vi ponga il copyright, dal momento che sono "pubblicate" diventano appunto pubbliche, cioè utilizzabili da tutti, per gli scopi che ognuno crede più opportuni. E non puoi dire che quello che c'è scritto sotto non sia vero: la prima foto è, o non è, della Domus Galileae?? La seconda foto è, o non è un tempio massonico?? La terza foto è, o non è, la Tenda della Riunione di Porto San Giorgio?? Sì. Quindi cosa vai dicendo? Anch'io c'ero a quegli incontri, quindi non venire ad insegnare COSA SIA IL CAMMINO e cosa non sia.

      Parli di odio....logico che ogni volta si faccia presente qualche eresia del Cammino, voi ve ne usciate dicendo che si fa per "odio" e che voi sareste i "perseguitati" di turno...
      Quello che stiamo facendo, a diversi livelli, di cui questo articolo ne è solo una parte (ma ci sono moltissimi altri articoli di denuncia contro il Cammino che analizzano il fenomeno partendo dalle altre problematiche che determina), è mostrare la verità sulla vera natura eretica del Cammino neocatecumenale, anche se coloro che vi sono dentro, proprio non sono capaci di rendersene conto, perchè sono stati ingannati e gli è stato raccontato che il Cammino è la parte più autenticamente cristiana di tutta la Chiesa, cosa profondamente falsa, perchè trattasi di setta giudaico luterana, che nasconde l'eresia gnostica dei giudei, e serve per prendervi... e da cristiani (praticanti o no poco importa)che eravate trasformarvi in giudei cabalisti, anzi in caricature dei giudei.
      Anna Rita

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  6. Ma dico...vi rendete conto di cosa state discutendo?!...e dove è andata a finire l'attuazione della parola di Dio?!...COME E' BELLO CHE I FRATELLI VIVANO TUTTI INSIEME (Sal. 132)...dovunque si parli di Gesù...dovunque venga attuata la Sua Parola...lì c'è Lui Stesso...dobbiamo essere TUTTI quanti UNO in Lui...ce l'ha chiesto Lui stesso e ci ha pregato di farlo...e voi che fate?!...vi scornate l'uno con l'altro x la struttura di una chiesa o per il modo di proclamare la Parola di Gesù dei nostri fratelli?!...non ha importanza quale sia il modo di attuare la Parola di Dio...l'importante è che nel farlo alla base di tutto vi sia la carità e quindi l'amore...dobbiamo annunciare al mondo intero il Vangelo...in qualsiasi modo...dobbiamo anzitutto attuarlo per poterlo annunciare...e scornandovi l'uno con l'altro per queste cagate...NON POTETE ANNUNCIARLO DI CONSEGUENZA...quindi datevi una calmata...abbiate misericordia l'uno dell'altro...e andiamo avanti cari fratelli...ridiamo in faccio al demonio che và in giro come leone ruggente cercando chi divorare come dice Pietro nella sua lettera...andiamo ad annunciare al mondo il Suo Vangelo...ce lo chiede fervidamente e con immenso amore...Lui ci dona il Suo Corpo quotidianamente...e allora ricambiamo questo regalo che ci fa quotidianamente...e annunciare il Suo Vangelo e attuarlo credo che sia il minimo contraccambio...ma per Lui, come ben sappiamo, è quanto basta...vi abbraccio in Gesù fratelli...Vincenzo Nacci...P.S. per a.rita e Gianluca tengo a precisare che io non faccio parte del cammino catecumenale per cui non sono di parte, nel caso vi sia trapelato in mente questo pensiero...vi riabbraccio in Gesù...

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