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lunedì 9 agosto 2010

CONTENUTI ‘SEGRETI’ DELLE CATECHESI ERETICHE NEOCATECUMENALI...2° parte


Kiko, eretico fondatore della setta Neocatecumenale....



Tratto dal libro di Don Elio Marighetto I SEGRETI DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE 
2° PARTE.......


I testi in nero sono le affermazioni dei fondatori eretici del Cammino Neocatecumenale Kiko e Carmen, le frasi colorate sono rifflessioni di Don Elio Marighetto... 




CURIOSA INTERPRETAZIONE DELLA STORIA DELLA CHIESA

“Il processo di scristianizzazione, il divorzio fra cristianesimo e vita, viene dall’essersi infiltrata nel cristianesimo la religiosità naturale…
“La storia della salvezza comincia con Abramo nel milleottocento e tanti. Poi nel 1250 circa si calcola che venga Mosè e l’Esodo. Poi Davide nel 1000. Dopo Davide si separarono il regno del Nord (Israele) ed il regno del Sud (Giuda). Entrambi i regni vanno in esilio, i primi con Sargon II, e i secondi con Nabucodonosor. Poi tornarono dall’esilio di Babilonia, con Ciro, alla terra promessa. Esdra e Neemia ricostruiscono il giudaismo. Giungiamo così a Gesù Cristo.
“Durante tutto l’AT Dio è andato purificando l’uomo partendo dalla sua stessa realtà. Abramo è un politeista, un uomo religioso naturale e Dio lo fa uscire dalla sua terra aprendogli un cammino.

“Infine il cristianesimo nasce con Gesù Cristo risorto che appare agli apostoli, li convoca, perché la croce di Cristo aveva denunciato come peccatori tutti gli Apostoli, che avevano abbandonato Gesù Cristo disperdendosi, e si presenta loro di nuovo. Tornavano dalla pesca ed egli era sulla riva del lago… Dona loro lo Spirito Santo, che è il suo stesso Spirito che genera in loro una nuova creazione. Li fa figli di Dio e li costituisce sua Chiesa, che è il Corpo di Gesù Cristo Risorto.
“La Chiesa primitiva appare nella forma di piccole comunità cristiane, in cui Cristo è vivente mediante lo Spirito Santo. Cristo è stato costituito da Dio Spirito vivificante, ha una forma spirituale, vive in essi e li unisce. Ha distrutto in essi il corpo del peccato, di egoismo e ha dato loro la sua stessa vita, una vita nuova che il Padre ha dato a lui che può trasmettere ad altri facendoli Figli di Dio e fratelli suoi. Ciò costituisce la Chiesa primitiva.
“Questa Chiesa crea fortemente i segni della fede e fa dire ai pagani: guardate come si amano. Perché questo Spirito è fortemente amore. Ma giunge un momento storico, provocato dai segni che provengono da queste comunità, in cui l’imperatore Costantino si converte al cristianesimo, nel 314. Dio permette che, dopo tre secoli, la Chiesa, che è stata preparata in una specie di noviziato, affronti un grande compito, che è annunciare questa grande notizia, che Gesù Cristo è stato risuscitato dalla morte e dal Padre costituito Signore di tutto ciò che ci distrugge e che Lui è il Salvatore… di tutte le nazioni. E la forma concreta in cui Dio permette che ciò avvenga è che le nazioni intere entrino nella Chiesa.
“Ma è importante tener conto di queste nazioni che entrano nella Chiesa, entrano con tutta la loro religiosità naturale, con tutti i loro schemi religiosi. E così come al principio c’era il catecumenato di tre quattro anni per entrare nella Chiesa, catecumenato che era una iniziazione alla fede, ora non vi si può più fare questo catecumenato perché la gente entra in massa. Il catecumenato non si può più tenere ed allora ciò che si deve fare è portare la gente al cristianesimo partendo dagli schemi religiosi pagani che ha.
“Allora se ogni montagna aveva un tempio di Venere, di Apollo o di chi sia, la Chiesa abbatte il tempio? No. Quello che fa è togliere la statua di Giove e porre quella di Gesù Cristo (in Sicilia abbiamo visto molti templi pagani anteriori a Gesù Cristo convertiti in chiese). La prima cosa che si fa in questo tempio è una messa. Allora la gente invece di celebrare culto e feste, come è abituata a celebrare ai suoi dèi, celebra feste e culto in onore di Gesù Cristo. Perché la gente non può restare senza culto. Allora la Chiesa partendo dal culto pagano della gente, la condurrà al cristianesimo…” (OR, pp. 58-60).

TEMPI BUI DA COSTANTINO AL VATICANO II

Kiko afferma che nella storia della Chiesa c’è stato un oscuramento della fede da Costantino al Vaticano II e che solo dopo il Concilio (coi NC che hanno portato il Concilio nelle parrocchie) si è vista la vera Chiesa di Gesù Cristo.
“Con Costantino si apre una parentesi che giungerà fino ai giorni nostri. Quando parlo di parentesi, non mi riferisco ad una cosa cattiva, ma ad un’epoca determinata della Chiesa in cui era necessario che le nazioni udissero l’annuncio del cristianesimo, come avvenne.
“Oggi ci tocca vivere in un’altra epoca, in cui le nazioni escono dalla Chiesa e questa parentesi si chiude. Ciò è molto importante…
“Noi viviamo questo momento di transizione e proveniamo da un cristianesimo vissuto ad un livello religioso. La stessa cosa che Dio fece con il popolo di Israele, cioè che non distrusse la sua religiosità naturale ma che andò purificandola - soprattutto nell’esilio in cui purificò i riti sacrificali - la stessa cosa ha fatto la Chiesa con le nazioni. Dio non cominciò rifiutando i sacrifici di capri e di vacche, ma è partito di lì per condurre il suo popolo ad una liturgia e ad una spiritualità più pure. E’ andato sublimando questi sacrifici cruenti, di modo che quando giunge Gesù Cristo la spiritualità ebraica non è più basata su sacrifici di vacche e di tori, ma fondamentalmente sulla Pasqua ebraica, che è la festa celebrata a livello familiare, e che è un sacrificio di lode e una oblazione. Lo stesso è accaduto nella Chiesa. C’è stata un’epoca di cristianesimo vissuta a un livello molto religioso e magico, oggi entriamo in un’epoca diversa ed abbiamo bisogno di passare ad un cristianesimo vissuto nella fede e non nella religiosità naturale. Uscire dalla religione per entrare nella fede” (OR, pp. 60-61).

FRATTURA CON IL PASSATO

In quanti ascoltano le sue catechesi, Kiko demolisce ciò che essi pensano della Chiesa, dalla quale provengono e nella quale hanno finora militato. A modo suo descrive come la Chiesa abbia condotto i fedeli ad incontrare Gesù Cristo attraverso alcune presenze (sacramenti, Vescovi, sacerdoti, poveri, ecc.) ma fa capire come questi mezzi non siano più validi.
“La Chiesa come ha condotto le persone ad incontrare Gesù Cristo? Per mezzo dei sacramenti, o meglio, per mezzo delle presenze di Gesù Cristo: dove è presente Gesù Cristo, là bisogna incontrarlo… tabernacolo, sacramenti, chiesa, poveri, ecc.” (OR, p. 19).
“Kiko… praticamente… dichiara il fallimento delle opere della Chiesa… Subito dopo aver ascoltato le catechesi, i NC perdono di vista il tabernacolo e cominciano a credere che lì non c’è nessuno, infatti non s’inginocchiano più passandovi dinanzi, come pure non si inginocchiano alla consacrazione… Io stessa per vent’anni non ho più fatto questi gesti di fede, credendo che, essendo tutto questo predicato nelle parrocchie e spacciato per Vaticano II, fosse disposizione della Chiesa di Roma. I Sacramenti non sono più sorgenti di grazia, perché sempre e comunque si rimane impotenti di operare il bene. I preti diventeranno non più direttori spirituali delle anime, ma persone comuni, come tutti gli altri NC. I poveri infine saranno solo quelli che Kiko indicherà, sempre dentro il CN” (Test. Ex-Cat., p. 5).
“Una volta che qualcuno abbia accolto la Parola, che cosa succede? Cessano i miracoli” (OR, p. 24).
Chiedere miracoli per Kiko è come uno scambio commerciale con Dio. Per lui il cristianesimo si confonde con la religiosità naturale. Conseguenza logica è che i NC non chiedono miracoli, perché ciò è agire da pagani (OR, p. 24).
“Un cristiano di 20, 30 anni fa… Dato che è dentro una Chiesa che sta attraversando un momento grave perché è una Chiesa monolitica, molto dogmatica, una Chiesa eccessivamente ritualistica, una Chiesa dove non c’è parola di Dio perché è tutto in latino, perché la Bibbia era praticamente proibito leggerla, una Chiesa dove il popolo è alimentato da devozioni particolari, come il Sacro Cuore, le novene, e il culto dei santi…” (OR, p. 42).
“Egli accusa la Chiesa di essere monolitica. Ma egli ha costituito una sua chiesa monolitica ed intoccabile, anche nelle minuzie, dove non c’è spazio per le iniziative di nessuno. Accusa la Chiesa di ritualismo, mentre nel CN ci sono continuamente riti, che sono stabiliti da lui, unico direttore d’orchestra e non da una autorità competente, come nella Chiesa Cattolica. Con questa aperta critica alle devozioni approvate dalla Chiesa, egli ha eliminato dal cuore di tanta gente la vera fede dei cattolici praticanti e non, incappati nella sua rete. Nessun NC, ed io stessa, ha più partecipato alle novene, alle feste dei santi, alle quarantore, all’adorazione al santissimo e agli esercizi spirituali della parrocchia. Kiko con il CN sradica i cattolici, non i lontani, come lui sostiene, dalla Chiesa ed essi per venti e più anni non conoscono altro che le sue catechesi, convinti di ascoltare il Papa, che se li ha inviati, si presuppone sappia benissimo ciò che predicano”(Test. Ex-Cat., p. 10-11).
“Quando parlo di parentesi, non mi riferisco ad una cosa cattiva, ma ad un’epoca determinata della Chiesa in cui era necessario che le nazioni udissero l’annuncio del cristianesimo… proveniamo da un cri-stianesimo vissuto ad un livello molto religioso e magico” (OR, p. 60).
“(Kiko) lascia pensare che la Chiesa in fatto di dottrina non sia infallibile e che l’unico a dire le cose esatte è lui… La Chiesa appare a Kiko come una che fornisce consigli per la truppa, mentre solo lui conosce la vera ricetta per fare il super-cristiano, attraverso una dottrina perfetta che porta la gente ad essere contro la Chiesa Cattolica pur vivendo nel suo seno. Così dimostra chiaramente che non crede né nella Chiesa Cattolica, né nel Papa di oggi, né in quelli di ieri, mentre lui ne sa più di tutti messi insieme. Egli non crede nell’infallibilità del Papa, ma finge sottomissione, invitandolo ad inaugurare il suo Centro NC sul monte delle Beatitudini, perché così potrà dire, a tutti gli ignari NC, che il Papa lo approva” (Test. Ex-Cat., p. 15).
“Nell'anno zero appare Gesù Cristo e poi le Comunità cristiane. Nel 314 si converte Costantino. Nel 1962 ha luogo il Concilio Vaticano II" (OR, p. 248).
Per accreditare se stessi e le Comunità, Kiko e Carmen strumentalizzano la Storia della Chiesa, presentandola in modo fazioso e arbitrario.
“In vent’anni la Chiesa ha cambiato enormemente le sue prospettive” (OR, p. 291).

Questa frase non viene usata per esprimere il vero aggiornamento conciliare, ma per giustificare ogni stravolgimento e rinnovamento. Kiko parla con disprezzo del passato della Chiesa e delle forme di spiritualità raccomandate dal Magistero, quasi che, per 1700 anni, la Chiesa avesse vissuto una religiosità naturale, una specie di paganesimo pratico, fin quando non è arrivata la vera Chiesa di Cristo, quella delle Comunità NC. Kiko si presenta come riformatore della Chiesa, il “nuovo profeta” inviato per riportarla alle origini.
Chi critica e disprezza il passato per esaltare il nuovo, sbaglia e pecca di ingenuità. In ogni epoca la Chiesa ha avuto i suoi Santi e i suoi ‘Giuda’ che l’hanno onorata o disonorata. Erroneamente si contrappone la Chiesa pre-conciliare ad una post-conciliare, come fossero due Chiese contrapposte.
Spesso si attribuiscono al Concilio cose che il Concilio non ha mai dette!
A proposito di questo grave errore, il Cardinale Joseph Ratzinger, così scrive: “Bisogna decisamente opporsi a questo schematismo nella storia della Chiesa, di un ‘prima’ e un ‘dopo’ del tutto ingiustificato dagli stessi documenti del Vaticano II, che non fanno che riaffermare la continuità del cattolicesimo. Non c’è una Chiesa ‘pre’ o ‘post’ conciliare: c’è una sola e unica Chiesa che cammina verso il Signore, approfondendo sempre di più e capendo sempre meglio il bagaglio di fede che Egli stesso le ha affidato. In questa storia non ci sono salti, non ci sono fratture, non c’è soluzione di continuità. Il Concilio non intendeva affatto introdurre una divisione del tempo della Chiesa” (Rapporto sulla fede, Ed. Paoline, 1985, p. 33).

IDENTIFICAZIONE FRA CHIESA E COMUNITA’ NEOCATECUMENALI

Ecco alcune affermazioni tratte dagli “Orientamenti alle équipes di catechisti per la fase di conversione” che testimoniano manipolazione e adattamenti della storia della Chiesa.
“IL REGNO DI DIO STA ARRIVANDO CON NOI” (OR, p. 13).
“Se uno di voi sta dando un segno contro la comunità, sappia che sta di-struggendo la Chiesa. E tutti se ne accorgeranno e diranno: Ah! Conosco già queste comunità… Ne conosco uno… che tipo! Per questo nella Chiesa primitiva quando uno dava scandalo lo si allontanava… fino a che non desse segni di conversione, perché tutta la comunità veniva giudicata in base a quello che faceva quel fratello” (OR, p. 29).
“Che cosa sarà questo cammino catecumenale? UNO SVILUPPARE QUESTO BATTESIMO, un cammino in cui... la Chiesa vi gesterà, perché l’embrione dell’uomo nuovo che avete ricevuto nel vostro battesimo cresca in voi fino a farsi realtà” (OR, p. 33).
“La Comunità è il segno efficace, il sacramento, nel quale si esplicita, si esprime e si concretizza visibilmente, il cuore di Gesù Cristo, che sei Figlio di Dio” (OR, p. 34).
“Ma oggi: dov'è lo Spirito di Cristo risorto? Allora come giungere a che si dia visibilmente? per mezzo di un catecumenato; questo è quello che vogliamo fare nella parrocchia” (OR, p. 35).
“Questa Parola dovete riceverla dalla Chiesa... deve essere spezzata per voi, come un pane, dalla Chiesa.
“La Chiesa, durante questo catecumenato vi darà questo spirito”(OR, pp. 269-270).
“Vi posso leggere un articolo di Congar e di Rahner che dicono: nel futuro della Chiesa non ci saranno più protestanti e non prote-stanti; ci sarà un nuovo scisma: coloro che stanno con il Concilio e coloro che stanno contro il Concilio. Questo è stato profetico, perché ci siamo già. Siamo più vicini a molti protestanti che ad alcuni della chiesa che ci vogliono picchiare ed uccidere” (OR, p. 349).

Nella nota pastorale della CEI su “CRITERI DI ECCLESIALITÀ DEI GRUPPI, MOVIMENTI e ASSOCIAZIONI” (22.05.1981) è detto: “Il riconoscimento... non è tale da comportare una sorta di “identificazione” tra l’aggregazione e la Chiesa, tra orientamenti e scelte inevitabil-mente parziali e relative e la posizione della Gerarchia Ecclesiastica in quanto tale. Ogni Associazione riconosciuta coinvolge nelle proprie scelte se stessa, con i propri valori e i propri limiti, non certamente tutta la Chiesa” (n° 22 a; cfr. Nota pastorale CEI, Le aggregazioni laicali nella Chiesa, n° 13 e n° 34). Chi appartiene ad un movimento ne assume la spiritualità per vivere meglio la fede cattolica. Nessuno però deve avere la presunzione di voler ricostruire la Chiesa secondo i suoi gusti, ma piuttosto deve sempre verificare che la sua vita e la sua dottrina siano conformi ad essa. Sono le Associazioni e i Movimenti che devono adeguarsi alla Madre Chiesa e non la Chiesa a loro.


NON ESISTE CHIESA GERARCHICA
TUTTI I FEDELI SONO SACERDOTI

“Non abbiamo neppure sacerdoti nel senso di persone che separiamo da tutti gli altri perché in nostro nome si pongano in contatto con la divinità: Perché il nostro sacerdote, colui che intercede per noi è Cristo. E siccome siamo suo Corpo, siamo tutti sacerdoti. Tutta la Chiesa è sacerdotale nel senso che intercede per il mondo. E’ vero che questo sacerdozio si visibilizza in un servizio e vi sono alcuni fratelli che sono servitori di questo sacerdozio, ministri del sacerdozio. Nel NT non si usa la parola Sacerdote altro che riferita a Cristo; invece si parla di ministri e presbiteri” (OR, pp. 56-57).
“Dove è allora la Chiesa? Dove c’è lo Spirito Santo, lo Spirito vivificante di Cristo Risorto, dove è l’uomo nuovo del Sermone della montagna. Dove c’è questo, lì c’è Chiesa” (OR, p. 88).

La Chiesa non è solo quella carismatica, ma anche quella giuridica.
In queste affermazioni c’è un luccichio di verità che però rischia di abbagliare le menti deboli se preso unilateralmente. Se la Chiesa non ha potere giuridico, il suo Governo risulta illegittimo; le sue leggi non obbligano; né hanno valore le sue sanzioni. Gli atti di culto, i sacramenti e le funzioni del sacerdozio risultano inefficaci. Ogni definizione da parte della Chiesa sulla fede e sulla vita morale sarebbero pretese arbitrarie e discutibili ed il cristianesimo sarebbe una delle tante religioni degne di rispetto, ma non religione divinamente ispirata. Ecco perché chi guida le Comunità non è il ‘presbitero’ ma il ‘catechista’. Per i NC il sacerdozio ministeriale non è diverso e superiore a quello dei semplici battezzati. La Chiesa, per Kiko, è una società democratica, senza superiori e sudditi, senz’ordine sacro e senza gerarchia.
Egli afferma che il peccato non offende Dio e perciò non c’è bisogno di riparazione: il sacrificio è solo un residuo di culti pagani. Non c’è bisogno di offerta e quindi neppure del sacerdozio ministeriale.
Il Concilio di Trento, però, parla del Sacerdozio della Nuova Legge (D-S 1764), del Sacramento dell’Ordine (D-S 1765/6), della Gerarchia Ecclesiastica fondata su tale Ordine (D-S 1767-1770), proveniente da Dio e non dal popolo. Da ciò si deduce che solo alcuni sono ‘Ministri di Cristo’ ma non ‘ministri deputati dalla Comunità’. I Ministri sono ‘Padri’ e non ‘fratelli’ perché rappresentano Cristo dal quale hanno ricevuto il potere di assolvere, consacrare, battezzare e insegnare, insieme alla missione di intercedere presso il Padre.

KIKO PROFETA INVIATO DA DIO

Nel CN v’è una struttura parallela con ruoli magisteriali e pastorali propri dei sacerdoti e dei Vescovi. Ecco alcune affermazioni di Kiko:
“È l'apostolo, il catechista, colui che ti conduce nel catecumenato, colui che deve vigilare sul cammino” (OR, p. 30).
“Gli Apostoli, come noi, chiamano all'ascolto..." (OR, p. 148).
“Perché ti puoi credere molto cristiano, ma può arrivare il tuo catechista in nome del vescovo e dire che tu di cristiano non hai proprio nulla. Tuttavia tu puoi crederti cristiano di prima fila. E se il tuo catechista non vede che tu dai segni di cristianesimo, tu non passi, perché è lui che ha, in nome del Vescovo, il carisma di discernere gli spiriti” (OR, p. 188).

“La Parola di Dio... ha una sola interpretazione che dà la Chiesa e che oggi io vi dirò in nome della Chiesa, perché io sono qui a parlare in nome del Vescovo” (OR, p. 216).
“Noi vi consegneremo lo Spirito Santo” (OR, p. 220).
“Se non c’è obbedienza al catechista non c’è cammino catecumenale” (OR, p. 353).
“Io sono inviato da parte di Dio per dirti: convertiti!… Io sono per voi un didascalo, un incaricato della Chiesa, perché in me hanno riconosciuto questo carisma…di fare avanzare voi nella fede…di gestare nella fede gli altri”(1°SCR, p. 35).
“A questo signore che vuole entrare nella Chiesa, lo si invita a iniziare un cammino catecumenale, in compagnia di altri e per mano di un catechista… Dopo di che questo signore si sottomet-terà in tutto ciò che dice questo fratello maggiore” (1°SCR, p. 58).
“Se è vero che esiste Gesù Cristo e che Lui ha inviato noi veramente,… tu, sei qui ad ascoltare Gesù Cristo” (2°SCR, p. 16).
“Per questo vi dico di non avere paura davanti a questo scrutinio, perché siamo qui inviati da Gesù Cristo per aiutarvi a liberarvi dai vostri demoni. Alcuni di voi non passerete…perché Dio sta eleggendo, scegliendo fra tutta la massa che sta qui” (2°SCR, p. 88).
“Pensate, quando sarete scrutati che state davanti a Gesù Cristo, anche se io sono un imbecille, una canaglia, un idiota, quando starai seduto parlando con me, in quel momento starai parlando con Gesù Cristo, noi facciamo un servizio nel nome suo e Dio ci ispira” (2°SCR, p. 90).
“In questo momento la Chiesa esercita attraverso i catechisti un potere di discernimento, di aiuto, di esorcismo, prima lo faceva per mezzo delle direzioni spirituali, e oggi la direzione spirituale sta cambiando nella Chiesa in un’unica direzione che è la Parola di Dio nel tempio, corretta e illuminata in certi momenti, come sono gli scrutini nei quali si aiuta il fratello quando la vita si incastra e non va né avanti né indietro…” (2°SCR, p. 184).
“Pensa che il Signore ha inviato oggi un profeta in mezzo a te per chiamarti a conversione” (PR, p. 107).
I catechisti NC sono comparati agli Apostoli dei quali sembrano avere la missione di annunciare il Vangelo ed il potere di operare guarigioni.
“Quando al Vingone (Firenze) vedemmo che non accettavano la nostra predicazione arrivammo a pensare che avevamo bisogno che il Signore ci facesse fare miracoli. Lì c'era un paralitico ed eravamo pronti a dirgli: in nome di Gesù Cristo, io ti dico: alzati perché tutti costoro restino confusi... E così avremmo fatto... Gesù ha dato potere agli Apostoli per guarire gli infermi. Ma il miracolo fisico non fu necessario perché...un piccolo gruppo credette alla nostra predicazione” (OR, p. 23).
“E se qui ci fosse bisogno di guarire ammalati per confermarvi nella potenza di Gesù Cristo, noi li guariremmo” (1° SCR, p. 49).

Kiko si contraddice quando in seguito afferma che è una tentazione fare un miracolo solo perché la gente creda!

“E’ come se io vado a Parigi o non so dove, vado lì e non mi ascoltano; alla fine dico al Signore: Bene, Signore, fai un miracoletto perché non mi stanno ascoltando, un miracolo grosso che li lasci a bocca aperta e non gli rimanga altro che credere.
“E’ la stessa tentazione che aveva Israele nel deserto; ad un certo momento non sopporta assolutamente più di camminare; obbligarono Dio a fare miracoli, tentarono Dio” (PR, p. 211).
“Oggi la Chiesa, il Corpo di Gesù Cristo, è rappresentata in noi catechisti; con noi viene Gesù Cristo risuscitato. Allora attraverso di noi vi parla e vi interpreta questa Parola” (PR, p. 18).
E spiegando il passo del giovane ricco, Kiko così si esprime:
“Se tu parli con me e mi chiami buono, io ti dico che soltanto Dio è buono; pertanto attento, perché colui che risponderà alla tua domanda è Dio. Se riconosci in me Dio io risponderò alla tua domanda. Quello che Gesù Cristo fa per prima cosa è mettere quest’uomo di fronte a Dio. Ancora di più: se voi non riconoscete in noi catechisti Gesù Cristo, Dio, questo che stiamo facendo qui, è un teatrino” (1°SCR, pp. 102-103).

I catechisti sono qui presentati come autentici interpreti della Parola, rappresentanti della Chiesa e incarnazione del Cristo: perciò si sentono superiori ai sacerdoti. Ostentano il legame e l’approvazione della Chiesa. In realtà non studiano la dottrina della Chiesa su testi ufficiali o di teologi comprovati ma solo sulle catechesi di Kiko che devono ripetere parola per parola, concetto per concetto, e con la stessa energica convinzione con la quale vengono loro affidate. Nelle Comunità sono considerati interpreti dello Spirito Santo e godono d’una venerazione superiore a quella dei presbiteri. Costoro invece, sono usati come amministratori dell’Eucaristia e della Peni-tenza, ma non sono loro che guidano la Comunità, né fanno le catechesi in prima persona

8 commenti:

  1. I contenuti "segreti ed eretici" sopra citati sono stati rivisti da poco tempo dalla Santa Sede e ritenuti validi sia nel contenuto che nella forma....quindi invito a rivedere le vostre affermazioni perchè o il Papa sta impazzendo o c'è qualcosa che non va

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    1. C'è un concilio intero che non va! il Vaticano II, in cui tutti i modernisti, i liberali, i filo protestanti, i giudaizzanti sono entrati a fare mambassa della sana Dottrina cattolica, fino a quel momento custodita della Chiesa, e da quel momento in poi svenduta e tradita per trenta denari, col fine di fare comunella con i "fratelli" separati, con gli ebrei, e con tutti i nemici di Cristo e della Chiesa.

      Il tuo esimio Kapo è fra questi, palesemente eretici, i quali prima del Concilio sarebbero durati un quarto d'ora: il tempo sufficiente per ascoltare quattro delle migliaia di corbellerie che dicono per essere spediti FUORI dalla comunità cattolica, cioè dove competerebbe loro di stare.

      Quello che dici è falso. L'avrò ripetuto milioni di volte, e se necessario lo ridirò altre milionate di volte. Il Papa non aveva ritenuto valido un bel nulla, se nel 2003 Ratzinger, Prefetto della Fede, chiamò Kiko per consegnargli un volume di catechesi tutte nuove che sostituisse le sue, volume che il tuo sfacciatissimo Kapo ha rifiutato. Con grande disappunto del Prefetto, il quale poi, però, non ha fatto molto per sanzionare il gesto kikiano. Quel prefetto fu poi eletto Papa, e provò in vari modi a correggere il Cammino (v. lettera di Arinze) ma Kiko in combutta con i suoi protettori vaticani ha trovato il modo di far riemtrare dalla finestra quello che l'allora Prefetto, oggi Papa, aveva fatto uscire dalla porta. Questa è a verità dei fatti.

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  2. ulteriore approvazione del direttorio catechetico del cammino neocatecumenale grazie sua santità

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    Risposte
    1. Ulteriore COLLUSIONE della Gerarchia vaticana con l'eretico Cammino Neocatecumenale, di cui il Direttorio è un cumulo di dottrine miste, tra cui spicca il Luteranesimo, lo Gnosticismo ed il Giudaismo (attenzione: neanche l'ebreaismo, ma il Giudaismo!!)talmudico e cabalistico, che è la peggiore dottrina farisaico-esoterica che ci sia al mondo.

      Grazie, MISTERO DELL'INIQUITA'!

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  3. Formo la mia fede con la pedagogia del cammino Neocatecumenale, grazie alla quale sono stato inserito nella vita della Chiesa. Una vita che ha dei fondamenti: i testi biblici, la tradizione, il magistero. Questi non sono scritti arcani, ma pubblici. Per grazia i miei genitori mi hanno mandato a scuola e così sono stato formato anche culturalmente. Ho viaggiato molto, altra grazia. Ho conosciuto popoli e culture. Per lavoro ho possibilità di indagare spesso l'animo umano. Che sempre cerca una dimensione elitaria, separata, esclusiva. Anche i mie fratelli nel Cammino di fede hanno questa inclinazione. Non certo perché partecipano al cammino neocatecumenale, bensì perché partecipano della razza umana. Come voi, praticamente. Voi, come loro, sento che mi siete fratelli e sorelle. E sono certo che nelle questioni salienti difenderemo sempre il NOME DI NOSTRO SIGNORE L'ALTISSIMO. L'UNICO NOME NEL QUALE C'è SALVEZZA. La dottrina è per i sapienti. Ed è un bene essere sapiente. Però sono cristiano e so che è molto meglio essere piccoli e semplici. E quando sarò giudicato conteranno i bicchieri d'acqua, il numero dei pani, e i vestiti e le consolazioni che ho portato ai poveri, agli ultimi, ai lontani. Anche Saulo era zelante come voi. Ed ha convertito il mondo. Chissà che oggi non stia scrivendo a due profeti di domani. Con fratellanza. Arturo

    RispondiElimina
  4. Purtroppo, caro Arturo,
    tu non formi la tua Fede sulla "PEDAGOGIA"(e già questa è tutto un programma di volenta imposizione e di tecniche

    di manipolazione mentale su cui bisognerebbe fare tutto un discorso a parte) DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE, ma la

    formi SULLA DOTTRINA DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE. Tu che hai tanto studiato, mi insegni che la formazione non si

    basa sulle MODALITA' dell'insegnamento, ma sui CONTENUTI dell'insegnamento. Ed i contenuti del Cammino sono

    eretici, e non valgono mille e diecimila approvazioni ufficiali di una Gerarchia conciliare, ancora più eretica

    del Cammino stesso, per renderli di colpo cattolicamente corretti.

    Tu non sei stato inserito nella vita della Chiesa Cattolica, ma nella VITA DELLA CHIESA ERETICA CONCILIARE,

    SCATURITA DALL'ERETICO MODERNISTA CONCILIO VATICANO II. E ci sei stato inserito attraverso i mille intrallazzi

    (raccontati da Kiko stesso) messi in atto da Kiko Arguello-Virtz e dai suoi protettori vaticani (Card. Rylko,

    Card. Bertone, Card. Sodano, Card. Vallini, Card. Filoni) comprati da lui con denaro sonante, che sono riusciti a

    far sdoganare nella Chiesa di Roma il Cammino, come una realtà "cattolica", quando cattolica non è.

    La tua "vita di Chiesa" ha certamente dei fondamenti, ma che non sono certo cattolici, perchè i "TESTI BIBLICI" li imparate filtrati deall'interpretazione luterano-giudaica del giudeo Kiko Virtz, il quale riesce talmente a snaturarne il senso che spesso ne capovolge il significato. La "TRADIZIONE" (CATTOLICA) poi non sapete neanche che cosa sia, poichè il Cammino predicando l'eresia modernista da cinquant'anni ha messo in atto quella ROTTURA CON LA TRADIZIONE BIMILLENARIA DELLA CHIESA CATTOLICA, tanto denunciata anche da Ratzinger. E lo ha fatto anche nella LITURGIA, sostituendo il già devastato falso Rito ecumenico di Paolo VI, con l'eucarestia blasfema perchè giudaizzante del Cammino, che è una pietosa caricatura del SEDER pasquale ebraico, in cui il significato profondo del rito non è certo quello cattolico di SACRIFICIO ESPIATORIO E PROPIZIATORIO DELL'AGNELLO DI DIO, DIO STESSO INCARNATO, CHE CI HA SALVATO NELL'EFFUSIONE DEL SUO SANGUE SULLA CROCE, E NON CON LA SUA RESURREZIONE, come Kiko, da perfetto protestante, va blaterando.

    Per non parlare poi del MAGISTERO, che Kiko si è costantemente messo sotto i piedi, rinnegando tutto il Magistero Pontificio infallibile di duemila anni di Chiesa cattolica Romana, con tutti gli insegnamenti cattolici dei Papi cattolici che condannavano tutte le eresie che lui va spargendo, dall'antica eresia GIUDEO-GNOSTICA, passando er le eresie protestanti, fino al pestifero Giudaismo talmudico che però nel Cammino è riservato solo agli "eletti", cioè a quelli che per aver passato decenni nella menzogna, sono talmente lobotomizzati che accettano di buon grado anche le orribili aberrazioni pagane della Kabballah esoterica, i satanici insegnamenti dello Zohàr, e le perversità e le bestemmie contenute nel maledetto libro del Talmud.

    E questi scritti, CIOE' QUELLI DEI PASSAGGI SUCCESSIVI AL SECONDO SCRUTINIO, hai voglia se sono ARCANI!!!! Infatti Kiko Arguello si guarda bene dal pubblicarli, e la collusa Gerarchia della Chiesa si guarda bene dall'ordinargli di pubblicarli, perchè si scoprirebbe che LORO hanno approvato testi completamente eretici, anticattlici, anti-Gesù Cristo.

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  5. (continua)
    Poi, caro Arturo,
    che la scuola, i viaggi, il lavoro, siano gazie di Dio, non v'è dubbio, come anche lo svegliarsi ogni mattina, avere il cibo nel piatto, e perfino frequentare una setta eretica come il Cammino, a patto che uno riesca a sviluppare il discernimento per scoprire quante menzogne gli vengono rifilate, spacciate per verità rivelate.

    L'inclinazione a creare "una dimensione elitaria, separata, esclusiva" sarà anche una caratteristica umana, ma appunto perchè è tale, dove c'è il vero Spirito di Gesù Cristo ciò viene neutralizzato dalla Luce dell'Annuncio evangelico, che fa dire a San Paolo: "non c'è più né schiavo né libero, non più né barbaro né sciita, non c'è più né uomo né donna, ma tutti sono tutto in Cristo." Dove invece questo non si da, ma si crea una realtà settaria, come nel Cammino, lì non c'è vero Spirito di Cristo, che è la Verità Incarnata.

    E quali sono, caro Arturo, le "questioni salienti (in cui) difenderemo sempre il NOME DI NOSTRO SIGNORE L'ALTISSIMO. L'UNICO NOME NEL QUALE C'è SALVEZZA. Questo non è affatto vero! Voi predicate il protestantesimo ed il giudaismo:

    - che il peccato non offende Dio; (Lutero)
    - che non ci si salva con le opere (di vita eterna) ma solo con la fede; (lutero)
    - che si ottiene il perdono dei peccati anche senza proposito fermo a non più peccare e anche senza pentimento, ma semplicemente riconoscendosi peccatori, cioè con la sola fede;(Lutero)
    - che l'uomo non ha colpa del male che fa, perchè è il diavolo a commetterlo dentro di lui, e che l'uomo anche se si sforza non può fare il bene; (Lutero)
    - che nella confessione l'importante non è l'assoluzione sacramentale data dal sacerdote, ma il personale desiderio di conversione; (Lutero)
    che non è il Sacerdote, Ministro di Dio, a rimettere i peccati, ma la comunità ecclesiale intera, che dandoti la pace ti riconcilia con Dio; (Lutero)
    - che la Presenza reale del Corpo e Sangue di Cristo nell'Eucarestia è presente solo finchè dura la celebrazione e poi, chissà come, sparisce. Quindi nei Tabernacoli non c'è nessuno...(Lutero)
    - che "secondo la sapienza di Israele" Dio è CAUSA PRIMA di tutto quello che succede, quindi sia del Bene che del Male. Quindi Dio produrrebbe direttamente il male e (contrariamente a quanto afferma San Giacomo Apostolo) Dio tenterebbe le persone al male, per umiliarle e metterle di fronte alla realtà della propria iniqità. (eresia giudeo-gnostica)

    QUESTE SONO TUTTE MENZOGNE ERETICHE. Ti sembrano forse, CARO ARTURO, quisquiglie, queste che ho elencato??? Ti sembrano forse "questioni NON SALIENTI" queste, che sono IL FONDAMENTO DELLA FEDE CATTLICA, CIOE' DELL'UNICA VERITA' ESISTENTE??? Quali sarebbero, CARO ARTURO, le questioni salienti in cui ci ritroveremmo?
    SONO QUESTE LE QUESTIONI SALIENTI, e su queste NON predichiamo le stesse cose!
    Quindi che cosa difenderemmo noi, insieme? "Il nome del Signore, l'Altissimo"????? DI QUALE "SIGNORE L'ALTISSIMO" parli???? Perchè questa espressione "IL SIGNORE, L'ALTISSIMO" è ESSENZIALMENTE MONOTEISTA, perchè è ebraica!
    La Chiesa invece, contrariamente a quanto vanno blaterando questi imbroglioni della Gerarchia eretica anticattlica conciliare, la Chiesa cattolica NON E' MONOTEISTA! NOI NON CREDIAMO IN UN DIO UNICO, MA NELL'UNICO VERO DIO, CHE E' TRINO, SONO TRE PERSONE: PADRE FIGLIO E SPIRITO SANTO. IL CATTOLICESIMO, SIA CHIARO, NON PROFESSA IL MONOTEISMO. IL PRIMO DOGMA DELLA FEDE CATTOLICA E' L'UNITA' (nella Sostanza divina) E TRINITA' (nelle Persone) DI DIO.














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  6. Hai capito, caro Arturo,
    il micidiale inganno di cui sei vittima? Eh sì, perchè tu dici: " la dottrina è per i sapienti"
    E' FALSO! La dottrina è per i semplici. Infatti i primi ad imparare le Verità che Gesù insegna, e con la massima facilità, sono i bambini. Per questo Gesù ha detto che il Regno dei Cieli è per chi ritorna bambino. Infatti la Santissima Vergine Maria, che è la più semplice di tutti, quanto ad umiltà e a piccolezza, e quanto a tutte le virtù possibili ed immaginabili, è anche LA SEDE DELLA SAPIENZA, poichè Madre di Dio ed Immacolata. Quindi la sapienza e la semplicità vanno perfettamente d'accordo, perchè entrambe doni dello Sirito Santo, e non litigano affatto. Dove sta l'una può stare benissimo anche l'altra. Anzi, non c'è l'una senza l'altra...queste due virtù si ottengono tramite il santo Battesimo e la santa Cresima. Quindi la dottrina non è per pochi superuomini (come invece si crede GNOSTICAMENTE nel Cammino) ma è per tutti i battezzati e cresimati.

    E ricordati bene che l'aiuto ai poveri e agli ultimi, se non lo ricevi come conseguenza di Grazia, DAL VIVERE LA VERA DOTTRINA, NON POTRAI MAI METTERLO IN ATTO, e anche se lo facessi, per un qualche spirito filantropico (comune anche agli atei), agli occhi di Dio non avrebbe alcun valore. E ricordati anche che ai lontani non servono solo i pani, gli aiuti e le consolazioni, ma serve soprattutto che siamo AMMONITI ED ISTRUITI SULLA VERITA', che è la prima di tutte le carità, ed è un'Opera di Misericordia, perchè li conduce a salvezza eterna.

    In ultimo vorrei dirti che noi RIGETTIAMO lo "zelo di Saulo" (questa insinuazione non è bella...) perchè Saulo era un giudeo, e noi siamo cristiani cattolici che con "Saulo" E CON IL GIUDAISMO non abbiamo nulla a che spartire. Desideriamo invece "lo zelo di Paolo" che era cristiano, servo del Signore Gesù Cristo, ma ne siamo lontani anni luce.....
    Ti auguro che il Signore illumini i tuoi occhi, il tuo intelletto spirituale e tu pervenga, dalla menzogna in cui sei incappato, alla Verità tutta intera, presente SOLO nel Cattolicesimo professato dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, che sia legata alla Tradizione bimillenaria di Roma.
    Ciao

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