di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X
31 marzo 2012
Il desiderio di certi sacerdoti della Fraternità San Pio X di ricercare un accordo pratico con le autorità della Chiesa, senza un accordo dottrinale, sembra essere una tentazione ricorrente. Per anni Mons. Fellay, come Superiore Generale della Fraternità, ha rifiutato l’idea, ma quando il 2 febbraio a Winona ha detto che Roma è disposta ad accettare la Fraternità così com’essa è, e che è pronta a soddisfare “tutte le esigenze della Fraternità… a livello pratico”, è come se Roma proponesse ancora una volta la medesima tentazione.
Tuttavia, le ultime notizie da Roma saranno note a molti di voi: a meno che non stia giuocando con la FSSPX, il Vaticano, lo scorso venerdì 16 marzo, ha comunicato che la risposta di gennaio di Mons. Fellay al Preambolo Dottrinale del 14 settembre dell’anno scorso, non è considerata “sufficiente a superare i problemi dottrinali che sono alla base della frattura tra la Santa Sede e detta Fraternità”. E il Vaticano ha dato alla FSSPX un mese di tempo per “chiarire la sua posizione” ed “evitare una rottura ecclesiale dalle conseguenze dolorose e incalcolabili”.
Ma cosa accadrebbe se Roma ad un tratto cessasse di chiedere l’accettazione del Concilio e della nuova Messa? Cosa accadrebbe se Roma dicesse: “Va bene. Ci abbiamo pensato. Rientrate nella Chiesa come avete chiesto. Vi daremo la libertà di criticare a piacimento il Concilio e la libertà di celebrare esclusivamente la Messa tridentina. Ma rientrate!” Da parte di Roma potrebbe essere una mossa molto astuta: come potrebbe rifiutare la Fraternità senza apparire incoerente e decisamente ingrata? Eppure dovrebbe rifiutare, pena la sua sopravvivenza. Parole pesanti: pena la sua sopravvivenza! Ma ecco in materia un commento di Mons. Lefebvre.
E perché una tale divisione? (le vocazioni che sarebbero controverse sono solo un esempio tra tanti altri). Semplice, perché il protocollo del 5 maggio avrebbe sancito un accordo pratico basato su un radicale disaccordo dottrinale fra la religione di Dio e la religione dell’uomo. L’Arcivescovo continuava dicendo: “Ci stanno tirando verso il Concilio… mentre da parte nostra, mantenendoci distanti da loro, stiamo salvando la Fraternità e la Tradizione. Ma allora perché l’Arcivescovo aveva cercato prima un tale accordo? Egli diceva: “Abbiamo fatto un onesto sforzo per mantenere la Tradizione dentro la Chiesa ufficiale. Si è rivelato impossibile. Essi non sono cambiati, se non in peggio”.
Sono cambiati dal 1988? Molti pensano, solo sempre in peggio.
Kyrie eleison.
Londra, Inghilterra
Certo che Roma sta rischiando grosso...Continuino pure a scavarsi la fossa da soli coi loro dictat, peggio di come sono messi non si può e questa era, purtroppo per loro, una grossa, se non l'ultima occasione per la loro salvezza...si accorgeranno presto che con Dio non si scherza. Auguri.
RispondiEliminaNon ho mai capito il perchè di questi nuovi colloqui dottrinali. Dai tempi di mons.Lefebvre le cose sono cambiate ed ancor in peggio, quindi perchè avventurarsi nuovamente verso l'impossibile? Roma non cambierà e non cederà di fronte a niente e nessuno, troppo grande è il suo orgoglio e troppo bene sappiamo chi è il padre di costui. Perchè quindi cercare di conciliare l'inconciliabile? Dio non può permetterlo e nemmeno la Santa Vergine può intercedere per l'errore. E allora basta, perchè o si è con Dio o si è contro di lui, perchè o apparteniamo a Cristo o apparteniamo a Mammona, perchè o si è cattolici o non lo si è. Basta. Scuotiamo la polvere dai nostri calzari e continuiamo il cammino.
RispondiEliminaPatrizia
Condivido ogni singola virgola di Patrizia.
EliminaMia Santa Chiesa...
RispondiEliminaI tuoi servi portano vesti che non invecchiano
e il tuo linguaggio è come il metallo delle tue campane.
Le tue preghiere sono come querce millenarie
e i tuoi salmi hanno il respiro dei mari.
La tua dottrina è come fortezza su monti invincibili.
Quando tu accogli voti, essi risuonano fino alla fine dei tempi
e quando benedici costruisci dimore in cielo.
Le tue consacrazioni sono come grandi segni di fuoco sulla fronte,
nessuno può rimuoverle.
Perché la misura della tua fedeltà non è la fedeltà umana
e la misura dei tuoi anni non comprende autunno.
Tu sei come una fiamma costante sopra ceneri vorticose.
Tu sei come una torre in mezzo ad acque che scorrono.
Perciò tu taci così profondamente quando i giorni rumoreggiano,
perché alla sera essi cadono sempre sotto la tua misericordia.
Tu sei colei che prega sulle tombe!
Dove oggi fiorisce un giardino,
domani c'è una selva e dove prima abita un popolo,
in una notte dimora la rovina.
Tu sei l'unico segno dell'eterno su questa terra:
quello che tu non trasformi,
lo cambia la morte.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Ecco a Chi apparteniamo.
Basta paure e sia fatta la Volontà di Dio, nostra unica pace.
Patrizia
Grazie, Patrizia!
EliminaChe Dio ti benedica. Chi è l'autore di questo meraviglioso testo che hai postato?
E' Gertrud von Le Fort, una scrittrice tedesca luterana convertitasi al cattolicesimo.
EliminaPatrizia
"E il Vaticano ha dato alla FSSPX un mese di tempo per “chiarire la sua posizione” ed “evitare una rottura ecclesiale dalle conseguenze dolorose e incalcolabili”. " E, ANCORA: "Cosa accadrebbe se Roma dicesse: “Va bene. Ci abbiamo pensato. Rientrate nella Chiesa come avete chiesto. Vi daremo la libertà di criticare a piacimento il Concilio e la libertà di celebrare esclusivamente la Messa tridentina. Ma rientrate!” Da parte di Roma potrebbe essere una mossa molto astuta: come potrebbe rifiutare la Fraternità senza apparire incoerente e decisamente ingrata? Eppure dovrebbe rifiutare, pena la sua sopravvivenza. "
RispondiEliminaOhibo ! Una rottura definitiva se non rientra. Ma un rientro anche se da Roma arrivasse un ok su tutto, significherebbe la NON sopravvivenza della Fraternità S. PioX.
Appunto, tutto è cambiato, ed in peggio dai tempi di mons Lefebvre, quindi cosa significavano i colloqui ? Tentativo di "convertire" Roma e papa?
Se una manifestazione pubblica di insofferenza alla gerarchia cattolica, così come successe in Germania, non ha fatto recedere papa Ratzinger dai suoi passi...Se un'umiliazione così grande e di fronte a parecchi (anche se nessuna tv o giornale italiano ne aveva parlato)non gli ha fatto rivedere alcunchè delle sue posizioni moderniste ed ecumeniche, si vuol pensare che dei colloqui, per interposta persona, cambino la sua mentalità ?
Personalmente vedo il papa come un soggetto forse confuso sul suo ruolo effettivo, di certo ostinato nelle sue posizioni anche giovanili, probabilmente anche circondato da elementi fuorvianti (ma può liberarsene se solo volesse), amato da alcuni ed odiato da altri per un "cerchiobottismo" che alla fine scontenta tutti...
Non gli manca l'ostinazione,nè la capacità di comando,nè la coerenza filosofica che lo manda avanti nella sua linea, come ha dimostrato anche in passato.
Ma questo mix di caratteristiche mi sembra che non producano nulla di buono
per la Chiesa ed i fedeli.
Vorrei tanto vedere Benedetto XVI che va in Cina, invece che a Cuba, e, approfittando di un momento di tv proclami il suo amore ai sacerdoti e vescovi rinchiusi nei laogai solo per fedeltà a lui !
Cosa succederebbe? Sconcerto e rabbia per le autorità cinesi, ma in Alto?
Una grande Mano di aiuto per la Chiesa, per il papa, che acquisterebbe lo Spirito, per la Chiesa tutta.
Questo è quello che manca ! Che sia mancante la....Fede ?
Scusatemi la chiarezza nell'esporre i MIEI DUBBI, che non sono certezze poichè nessuno può entrare nell'anima di Ratzinger.
RispondiEliminaMa tante analisi dei fatti e parole portano a delle ipotesi forti, di dubbio.
Un tempo i papi non si muovevano da Roma quindi non si poteva addossare loro i perchè di una scelta su un viaggio piuttosto che un altro.
Ma dal tempo dei papi-turisti è lecito domandarsi se queste escursioni possano produrre concreti frutti di conversione nel mondo o sono operazioni mediatiche che prescindono dal PIACERE A DIO.
Quale forza sarebbe per un papa che viaggia verso nazioni ostili, si avvicina al confine loro e proclama la vera libertà del cristianesimo cattolico, invece della libertà religiosa per tutti!
Non scusarti caro Mardu...
Eliminaqui sei in zona "libera": puoi esprimere i tuoi pensieri ed i tuoi DUBBI liberamente, siamo fra fratelli che riflettono, col cuore in mano, sui problemi delle anime, di Santa Madre Chiesa, del mondo...
Non sei obbligato a tenere una linea di pensiero, né porre limiti alle tue espressioni, perchè nessuno si sente "minacciato" dal punto di vista dell'altro, né ci sono problemi di "immagine ufficiale del blog" da tutelare...ok?
;))))
Personalmente mi colpisce molto che il tentativo di accordo con Roma fosse stato già tentato da Mons. Lefebvre, il Quale poi ritenne di tornare tempestivamente sui suoi passi, rendendosi conto che più che un accordo in realtà trattavasi di un vero e proprio attentato alla sopravvivenza della Fraternità (complimenti all'astuto Ratzinger..).
RispondiEliminaGli attuali colloqui, che dovevano e dovrebbero concludersi con l'ennesima firma ad un accordo, sono stati organizzati ed avviati per volontà dello stesso personaggio che nell'88 stava per riuscire ad affossare la FSSPX...
Un clichet già visto e vissuto dunque...gli stessi inganni, perpetrati con la stessa malizia delittuosa...
Perchè allora buttarsi da soli nelle fauci del leone con nuovi colloqui? Lo chiedemmo ad un esponente della Fraternità, il quale ci rispose che se non altro, adesso, è tutto scritto nero su bianco, perciò l'evento passerà alla storia...
D'accordo, ma allora perchè ancora incertezza sulla risposta da dare?? Perchè chiedere preghiere, Rosari e sacrifici per ottenere lumi celesti? Occorrono forse altri lumi celesti??..Non è forse ancora sufficientemente chiaro con chi abbiamo a che fare?
Mi colpisce che l'accordo fu tentato già da Lefebvre, che poi lo rifiutò, perchè mi colpisce che la Fraternità, fondata da quel santo Uomo di Dio, e che senza di lui non esisterebbe affatto, non prenda in debita considerazione l'esempio del suo Fondatore, attenendosi alle sue posizioni.
Colui che oggi è chiamato a dare questa risposta, senza Lefebvre non sarebbe né Sacerdote, né Vescovo di Santa Romana Chiesa, e non deve mai dimenticare che la sua IDENTITA' attuale è costata a quell'Uomo una scomunica a vita. E che senza quella scomunica (per quanto falsa agli occhi di Dio, ma non per questo meno portatrice di grandi sofferenze)costui oggi non sarebbe quello che è.
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RispondiEliminaPerchè dunque ancora indugi? Perchè ancora esitazioni?
Beh, perchè la tentazione della Gerarchia e della mentalità dei benpensanti sedicenti "pro Tradizione" adesso si è fatta più sottile e più "diabolica" di prima: adesso siamo alla "supplica": "Vi PREGHIAMO, vi SCONGIURIAMO di rientrare! Abbiamo tanto bisogno di voi per rafforzare e correggere la nostra Fede....Non siate insensibili al nostro grido, non siate egoisti...Pensate a quanto "bene" potreste farci....Pensate che dovrete rendere conto del bene non fatto (addirittura!...)..."
E la Fraternità, messa di fronte ad un dilemma "morale" rischia seriamente di CASCARCI! E' la tattica del demonio: quando ha sparato tutte le sue cartucce, prova con l'ultima...suscitare compassione, suscitare pietà...è micidiale...Anche con Cristo nel deserto fece così: dopo aver esaurito tutte le tentazioni, adulazioni, attrattive, intimidazioni, provo con la compassione: "Ti scongiuro, adorami e tutto il mondo sarà tuo. Non vuoi farlo per avere il mondo? Allora fallo per pietà di me: sono l'eterno infelice, dammi un istante di consolazione, un solo istante di gioia, sollevami per un momento solo dal mio tormento, pietà di me!..." (Questo nei Vangeli non è riportato, come molti altri particolari, ma nelle rivelazioni private ai Santi sì). Buttarla sulla pietà...è terribile come attacco, il più subdolo...MA CRISTO COME RISPOSE?
SORSE IN PIEDI E GRIDO': "VATTENE SATANA! STA SCRITTO ADORERAI IL SIGNORE TUO DIO E A LUI SOLO RENDERAI CULTO!"
Ed è un esempio ben paragonabile al caso in questione, come la risposta delle vergini sapienti alle stolte, di cui abbiamo già parlato altrove...NON LASCIARSI INGANNARE DA UNA FALSA PIETA'.Questa Chiesa conciliare NON DESIDERA conversione. Altrimenti cambierebbe rotta. E coloro che stanno aprendo gli occhi e chiedono aiuto ai veri CATTOLICI (ammettendo con questo che Roma non è più cattolica) ABBIANO IL CORAGGIO DI MUOVERSI LORO, ED ENTRARE LORO NELLA SAN PIO X, SE VERAMENTE TENGONO ALLA VERA FEDE ED AD UN VERO CAMMINO DI FEDE!
ABBANDONINO QUELLA SCONCERTANTE IPOCRISIA CHE LI PORTA A TENERSI ALLA LARGA DALLA FRATERNITA', MA DALLA QUALE PERO' VANNO CHIEDENDO AIUTO E SOSTEGNO! QUESTO E' IPOCRITA. DOVE STA CRISTO? DI QUA O DI LA'? OVUNQUE LUI SIA VA SEGUITO, SENZA INDUGIO. E' IN ROMA? STATE CON ROMA, SENZA CHIEDERE AIUTO A NESSUNO. E' CON I LEFREBVIANI? SEGUITE LORO, ABBANDONANDO IL MODERNISMO CONCILIARE. O CON LUI O CONTRO DI LUI.
Solo con una defezione in massa dalla Chiesa conciliare, e vedendo le fila della tradizione ingigantirsi in modo esponenziale, c'è speranza che Roma torni sui suoi passi. Altrimenti ognuno avrà dalla vita e dal giudizio di Dio quello che avrà scelto.
Il Cammino vi apre le braccia nella Chiesa. Lasciate tutti questi passatismi amuffiti altrimenti vi mummificherete...
RispondiEliminaPasquale
Al Cammino kikiano, a forza di aprirci le braccia, gli cascheranno per terra, le braccia...
EliminaIo sinceramente spero che Dio dissolva il Cammino Neocatecumenale con il Soffio della Sua bocca, il più presto possibile. Perchè come ogni eresia giudaica è destinato a perire. E' solo questione di tempo.
Pensa tu, caro Pasquale, a non trasformarti in una mummia nello spirito. Sei già parecchio avanti nell'opera...