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sabato 7 maggio 2011

IL MONDO IN CEDIMENTO...

d. CURZIO NITOGLIA
27 aprile 2011

Prologo
 ● In questi ultimi mesi, il mondo universo sembra cedere sempre di più sotto tutti gli aspetti: “motus in fine velocior”. La natura è sconvolta da tsunami e catastrofi nucleari. La Società civile e le Nazioni dalle guerre mondialistiche, che tendono a rimpiazzare le Patrie con la “Repubblica universale” di stampo giudaico-massonico. La famiglia, che è già stata guastata dal divorzio e dall’aborto legalizzati, ora sta per ricevere il colpo di grazia dai “matrimoni” omosessuali. L’individuo è stato distrutto in interiore homine dal “Sessantottismo”, che ha straripato ed ha invaso oramai ogni cosa e casa. Dulcis in fundo l’ambiente ecclesiale sembra aver toccato il fondo per esser rimpiazzato (si fieri potest) dal “Tempio universale”.

Mi pare che il culmine di tale disfacimento sia riassumibile in tre avvenimenti:
1°) l’attuale libro di J. Ratzinger soprattutto per quel che riguarda la Passione di Gesù;
2°) la beatificazione di Giovanni Paolo II ed annunzi annessi e connessi, che verranno fatti il 1° maggio 2011. “Chi ha orecchie per intendere intenda!”;
3°) Assisi II (ottobre 2011) per commemorare il 25° anniversario di Assisi I (1986).

Cosa ci attende? Naturalmente parlando lo schianto, come quando ad un camion si spezzano i freni in una strada in ripida discesa. Soprannaturalmente la risurrezione, poiché dopo la passione avviene la glorificazione: il cristianesimo vince attraverso sconfitte apparenti: “Regnavit a ligno Deus”!

● Joseph Ratzinger nel suo ultimo libro Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione  (Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2011) ha scritto: «Chi ha insistito per la condanna di Gesù a morte? […]. Secondo Giovanni, essi sono semplicemente “i Giudei”. Ma questa espressione, in Giovanni, non indica affatto […] il popolo d’Israele […]. In Giovanni tale espressione ha un significato preciso e rigorosamente limitato: egli designa con essa l’aristocrazia del Tempio. […]. In Marco […], il cerchio degli accusatori appare allargato: compare […] una quantità di gente, la “massa”. […]. In ogni caso con ciò non è indicato “il popolo” degli Ebrei […]. Per quanto riguarda questa “massa”, si tratta di fatto dei sostenitori di Barabba, mobilitati per l’amnistia, come rivoltoso contro il potere romano, questi poteva naturalmente contare su un certo numero di simpatizzanti» (pp. 208-209).

● Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni gli ha risposto: «Mi sembra che nel testo di Ratzinger ci sia poco di nuovo. C’è un grande sforzo esegetico di leggere il Vangelo in chiave non antiebraica, ma è uno sforzo che si regge con qualche difficoltà. Giovanni parla di giudei e non di ‘aristocratici del Tempio’ o di ‘plebaglia’ [filo-Barabba]. I giudei sono i giudei. Come i cristiani restano i cristiani al di là dell’esegesi» (Il Foglio, 3 marzo 2011, p. 2).
In breve, il rabbino spiega il Vangelo meglio del dottor Ratzinger. Infatti, secondo rav Di Segni il giudaismo è la maggior parte del popolo ebraico, che durante la vita di Cristo Lo rifiutò come Messia e Dio, tranne la “piccola reliquia” degli Apostoli e dei Discepoli, i quali credettero in Lui. Il cristianesimo è la religione che crede alla divinità di Cristo. Invece ancor oggi il giudaismo persevera nel rifiuto di Cristo e della religione da Lui fondata sull’Antico Testamento perfezionato dal Nuovo ed Eterno Testamento: il cristianesimo. Per il rabbino il giudaismo è il giudaismo, il cristianesimo è il cristianesimo e il giudaismo non è il cristianesimo; tra di essi vi è inconciliabilità (“i cristiani restano cristiani”). Viva la faccia della sincerità! Per la dottrina cattolica tradizionale il cristianesimo si fonda sull’Antico e il Nuovo Testamento, mentre il giudaismo ha rinnegato l’Antico Testamento e il Messia in esso prefigurato (specialmente dai Profeti) e li ha rimpiazzati col Talmud. Il rabbino ammette candidamente che i Vangeli sono teologicamente antigiudaici[1], poiché credono nella divinità di Cristo e rivelano la colpevolezza del giudaismo post-cristiano come popolo-religione, quanto al rifiuto e alla crocifissione di Gesù, e non solo come ‘aristocrazia del Tempio’ o ‘partigiani barabbisti’. Nefas est ab inimicis discere veritatem!

● Infine, il Magistero Ordinario Pontificio, insegna nell’Enciclica Mit brennender Sorge, promulgata il 14 marzo 1937 da Pio XI, che “Il Verbo avrebbe preso carne presso un Popolo che poi Lo avrebbe confitto in Croce”. Il qui popolo è chiaramente l’etnia, la stirpe o - in senso largo e non dispregiativo - la “razza” ebraica da cui discende Gesù come uomo da parte di sua madre Maria della famiglia di Davide (come io sono etnicamente e “razzialmente” di popolo italiano) e non l’aristocrazia del Tempio né la plebaglia partigiana di Barabba. La discontinuità tra S. Scrittura e Tradizione divino-apostolica (i Padri ecclesiastici[2]) di cui il Magistero tradizionale (cfr. Mit brennender Sorge) è lo strumento e l’insegnamento di Joseph Ratzinger come dottore o teologo privato è evidente come 1 + 1 = 2. Chi nega l’evidenza non è scusabile, tranne grave malattia mentale.

● Un teologo contemporaneo, mons. Brunero Gheradini, non strettamente legato al mondo”tradizionalista”, nel 1° numero dell’Editoriale della Rivista Divinitas” del 2011 scrive che il Dio degli Ebrei non è quello dei Cristiani: la SS. Trinità di cui Gesù Cristo è la Seconda Persona incarnata nel seno della Vergine Maria per opera dello Spirito Santo. Questi due dogmi principali del Cristianesimo, per l’Ebraismo attuale o post-biblico, sono una bestemmia, per la quale Cristo fu crocifisso “poiché da uomo, si faceva Dio” (Gv., X, 33) e s. Stefano fu lapidato (cfr. p. 6). Un altro esempio ci è porto sempre da mons. Gherardini a pagina 7 del suo Editoriale. Secondo la dottrina conciliare (Nostra aetate: “i doni di Dio sono irrevocabili”) e postconciliare (cfr. Giovanni Paolo II a Magonza nel 1980: “L’Antica Alleanza mai revocata”)[3] l’Ebraismo attuale è ancora titolare dell’Alleanza con Dio. Invece la Tradizione cattolica (S. Scrittura interpretata unanimemente dai Padri e Magistero ecclesiastico costante ed uniforme) insegna che «c’è una prima e c’è una seconda Alleanza: irrevocabile è ciò che dalla prima passa alla seconda, subentrata all’altra, quando questa “antiquata e soggetta ad invecchiamento ulteriore, sta ormai per scomparire” (Ebr., VIII, 8-13). Se non che la grazia promessa ai titolari dalla prima Alleanza non muore con essa, ma viene elargita ai titolari della seconda: questo, infatti, si verificò, quando quasi tutti i titolari della prima, rifiutando Cristo, […], non riconobbero il tempo in cui Dio li aveva visitati (Lc., XIX, 44). “A quelli, però, che l’accolsero” il Visitatore “fece il dono della figliolanza divina” (Gv., I, 12), strinse con essi [la “piccola reliquia” del popolo ebraico che accettò Cristo] la seconda Alleanza e l’aprì a quanti [i pagani] sarebbero sopraggiunti “dall’oriente e dall’occidente” da settentrione e da mezzogiorno (Lc., XIII, 29), trasferendo alla seconda tutti i doni già in possesso della prima» (p. 7). Quindi molti membri del popolo eletto rifiutarono Cristo, ma “un piccolo resto” (Apostoli e Discepoli) Lo accolsero (Rm., XI, 1-10)» (p. 7).

Conclusione

● Quanta Vergogna!
1°) Il rabbino insegna giustamente rispetto al Papa, che invece cerca di conciliare l’inconciliabile (giudaismo e cristianesimo), errando e rendendosi “a Dio spiacente e a li nimici suoi” (Dante). È davvero un mondo sottosopra!
2°) La continuità tra Vaticano II e Tradizione è solo verbale ma totalmente irreale, basta leggere il libro di Ratzinger e la Mit brenneder Sorge, ma la maggior parte degli uomini vuol vivere nell’irrealtà.
3°) Infine si scorge una certa analogia tra il fariseismo tradizionalista del tempo di Gesù e quello odierno: “Templum Domini, Templum Domini, Templum Domini est!; Missione divina, Missione divina, Missione divina!”.
Mentre il “tradizionalismo” dorme sugli allori, tace (e acconsente?), un teologo che non pretende avere une Mission divine dice la verità sul problema dei problemi: quello dei rapporti tra giudaismo e cristianesimo, per il quale mons. Richard Williamson è stato scomunicato ad intra et ad extra, da neomodernisti e neotradizionalisti.
Che Dio ci metta le mani e (come diceva don Putti) anche i piedi!

d. CURZIO NITOGLIA

27 aprile 2011

4 commenti:

  1. "Nostra aetate: “i doni di Dio sono irrevocabili”
    (...)cfr. Giovanni Paolo II a Magonza nel 1980: “L’Antica Alleanza mai revocata”(...)
    Invece la Tradizione cattolica ... insegna che «c’è una prima e c’è una seconda Alleanza: irrevocabile è ciò che dalla prima passa alla seconda, subentrata all’altra.......
    questo, infatti, si verificò, quando quasi tutti i titolari della prima, rifiutando Cristo, […], non riconobbero il tempo in cui Dio li aveva visitati (Lc., XIX, 44). “A quelli, però, che l’accolsero” il Visitatore “fece il dono della figliolanza divina” (Gv., I, 12), strinse con essi [la “piccola reliquia” del popolo ebraico che accettò Cristo] la seconda Alleanza e l’aprì a quanti [i pagani] sarebbero sopraggiunti “dall’oriente e dall’occidente” da settentrione e da mezzogiorno (Lc., XIII, 29), trasferendo alla seconda tutti i doni già in possesso della prima» (p. 7). Quindi molti membri del popolo eletto rifiutarono Cristo, ma “un piccolo resto” (Apostoli e Discepoli) Lo accolsero (Rm., XI, 1-10)» (p. 7). "

    Esattamente!!
    Questo è lo snodo del problema! Questa è la spiegazione che chiarisce il dilemma delle due alleanze e che recupera solo l'elemento dottrinalmente corretto che è presente nella teoria di N.A. ("i doni di Dio sono irrevocabili")e nella tesi di GPII ("alleanza mai revocata"). Doni irrevocabili e alleanza non revocata da parte del Disegno di Salvezza di Dio, il Quale SPOSTA i benefici ed i doni della prima alleanza, ritirandoli ai primi depositari, che rifiutano il suo disegno, e passandoli ai secondi che lo accolgono e lo continuano.

    Ma attenzione! Contrariamente a quanto ci viene sempre insegnato, in modo colpevolmente superficiale e perciò mistificatorio, non è che gli ebrei siano i depositari della prima alleanza ed i cristiani (o i pagani, non ebrei) sarebbero i depositari della seconda (cosicchè sembrerebbe esistano due alleanze in piedi e...grande insulto a Dio: due missioni salvifiche parallele!), ma sono stati sempre gli ebrei(apostoli e discepoli del Cristo) coloro che hanno ricevuto la Nuova ed Eterna Alleanza, che è la Presenza reale del Signore Gesù Cristo, permenente sulla terra mediante l'Eucarestia. Questo è fondamentale da capire! I primi cristiani non erano dei pagani, ma ebrei seguaci del Messia, l'Atteso dalle genti. Perciò la Nuova Alleanza è stata fatta da Dio con quella parte di Israele che lo ha seguito, cominciando dietro a Lui la storia del Cristianesimo. La Chiesa Cristiana Cattolica Apostolica si chiama anche "Romana" perchè trovò storicamente sede a Roma, ma nasce a Gerusalemme! La comunità-madre di tutte le comunità del mondo è quella di Gerusalemme, la prima ad essersi formata, cronologicamente!
    E' per questo che l'antica Alleanza ha trovato la sua perfetta e completa continuità nella Nuova ed Eterna Alleanza in Cristo Signore ed è stata come riassorbita dalla seconda.

    Non esiste perciò la dicotomia di due alleanze parallelamente esistenti, perchè il popolo che le ha ricevute entrambi è sempre lo stesso, quell'Israele pienamente realizzato nell'accoglienza del Messia che da secoli attendeva; solo che, poichè la seconda Alleanza è per sua natura universale(cattolica), è stata allargata a tutte le genti, ad ogni uomo di buona volontà che la accettasse come salvezza.

    Ecco perchè è assurdo parlare di "Giudaismo" come religione attualmente esistente, se non nell'ottica del dramma della ribellione dell'uomo a Dio...il Giudaismo è l'inizio della Rivelazione divina, che culmina con l'avvento di Dio incarnato e che prosegue con il culto a Lui reso nella sua Chiesa, la quale è la continuazione legittima, lo sviluppo perfettamente formato, dell'embrione giudaico.

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  2. Pertanto abbiamo anche capito che qui... l'unico ad applicare la vera "ermeneutica della continuità"...è stato Dio.

    Dio Padre, che ha tanto amato...il mondo(e Israele), da mandare il Suo Figlio Unigenito (dando al suo popolo una seconda possibilità), perché chiunque crede in Lui non muoia (nella prima alleanza, incompleta per ottenere la salvezza), ma abbia la Vita Eterna (con la Nuova Alleanza, che è Cristo Signore).

    E Dio-Figlio, mandato dal Padre, come Soggetto ed Oggetto dell'"ermeneutica della continuità" paterna, ai suoi connazionali ribelli alla sua venuta, disse: "Vi sarà TOLTO il Regno di Dio, e sarà dato ad un popolo che lo farà fruttificare."
    (E per "popolo" non intendeva un'etnia diversa, ma uno spirito di fede diverso, che avrebbe riunito i credenti in una vera Kahàl = Adunanza = Ecclesìa, in adorazione dell'Unico e Trino vero DIO: Creatore, Redentore, Consolatore.)

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  3. "Mentre il “tradizionalismo” dorme sugli allori, tace (e acconsente?), un teologo che non pretende avere une Mission divine dice la verità sul problema dei problemi: quello dei rapporti tra giudaismo e cristianesimo, per il quale Mons. Richard Williamson è stato scomunicato ad intra et ad extra, da neomodernisti e neotradizionalisti. "

    QUOTO IN PIENO!
    Grande Don Curzio, e grande Mons. Williamson!

    Signore, se non decidi ancora di "metterci le mani", mettici almeno "i piedi", mantenendoci sani questi tuoi santi Servi, che dicendo senza mezzi termini la verità, schiariscono un po' le tenebre in cui Tu permetti che tutti noi viviamo, in riparazione di tutti i nostri peccati. Kyrie Eleison.

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  4. Don Curzio Nitoglia, criticato dai buonisti ad ogni costo" odierni (che non sono altri che farisei in nuove vesti candide fuori e sporche dentro)ha ancora una volta detto chiaro quanto va detto senza virtuosismi di parole fatte per salvare ad ogni costo il papa...
    Questo è quanto un vero cristiano deve fare senza elucubrazioni mentali fatte per evitare di dire le cose spiacevoli! Così come ora non si dice mai "guerra" ma "missioni di pace" oppure "aiuto alle popolazioni"...E' il tempo dei sotterfugi! Così come mai si dice aborto, bensì "interruzione volontaria di gravidanza"...non si dice uccisione di un debilitato, ma "eutanasia" (dolce morte), e così via per sviare la mente dalla verità. Così Don Nitoglia è il profeta che parla chiaro senza virtuosismi mentali atti a sviare la mente dei cattolici dalla drammatica realtà dell'apostasia in atto dai vertici.Alcuni giorni fa avevo postato uno scritto che rifletteva in modo aspro ed ironico, questa situazione, ma per uno scherzo di internet tutto fu cancellato. Ora con sollievo spirituale mio e di tutti coloro che amano la Verità della realtà fornita con le parole e lo scritto, mi leggo questa analisi.
    Grazie a Don Curzio che ci regala queste spietate analisi sincere, grazie a mons. Williamson che paga per la sua onestà di linguaggio e grazie anche a questo blog che con coraggio prosegue l'opera di illuminazione delle coscienze addormentate e da' sollievo ai dubbi della solitudine nostra di fronte ad un mondo che vacilla, ma continua a mentire spudoratamente.

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