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mercoledì 1 settembre 2010

Gli ebrei fondatori della Massoneria....


Pontifex.Roma«Smascherare la massoneria — disse Leone XII — è vincerla». Se poi riusciamo a spogliarla dei suoi veli, ogni spirito retto, ogni cuore limpido arretrerà con orrore ; basterà questo per distruggerla e per farla esecrare dagli stessi che oggi le obbediscono. L'illustre e insigne Gesuita Mons. Léon Meurin s.j., Arcivescovo e Vescovo di Port-Louis nella sua poderosa opera, Simbolismo della Massoneria, dimostra con una documentazione schiacciante, che gli ebrei sono i fondatori, organizzatori e dirigenti della Massoneria, della quale essi si servono per conseguire il dominio mondiale, distruggere la Santa Chiesa Cattolica e le altre religioni esistenti. Tra la bibliografia autorizzata che egli sottopone al lettore figurano alcune citazioni che noi riportiamo : « Il primo Consiglio Supremo (della massoneria) venne costituito, come già abbiamo detto, il 31 maggio 1801 a Charleston, grado 33 di latitudine nord, sotto la presidenza dell'ebreo Isac Long, ...
... nominato Ispettore Generale dall'ebreo Mosé Cohen che aveva ricevuto il suo grado a Spitzer, da Hyes, da Franken e dall'ebreo Morin" (37). Erano ebrei, inoltre, i fondatori di quel primo Gran Consiglio che si sarebbe poi convertito nel centro della massoneria cosmopolita. Questo Gran Consiglio prese sede in America, situato precisamente al 33° grado di latitudine nord. Il capo [96] supremo risiede ancora a Charleston, dal 1801.
Nell'anno 1889, questi era Albert Pike, di cui abbiamo già parlato nel citare la sua Lettera Enciclica, datata 14 luglio 1879, anniversario celebre, com'è noto, della rivoluzione francese. La qualifica e il titolo di ognuno dei fratelli :., e anziani, sono i seguenti : « Poderosissimo Sovrano Commendatore, Gran Maestro del Supremo Consiglio di Charleston, primo Consiglio supremo del globo ; Gran Maestro Supremo Conservatore del Sacro Palladium, Sovrano Pontefice della Massoneria Universale ». Con questi tiloli pomposi Albert Pike pubblicò la sua Lettera Enciclica, nell'anno tredicesimo del suo pontificato, assistito dagli Illustrissimi, Molto illuminati, e Molto Sublimi Fratelli, Sovrani, Grandi Ispettori Generali, Eletti Maghi, che compongono il serenissimo Gran Collegio degli Eletti Maestri, Consiglio della Falange Speciale e del Sacro Battaglione dell'Ordine (38).
L'Enciclica enumera i 23 Consigli Supremi potenziali, per ora, o funzionanti a cominciare da 37 Paul Rosen, Satàn, p. 219. 38 Monsignor Léon Meurin. S.J., Arcivescovo, Vescovo di Port-Louis. Simbolismo de la masoneria, 1957, p. 201-202. PINAY : Complotto contro la Chiesa — 57 — quello di Charleston, sparsi per tutto il mondo. Successivamente enumera i cento « Grande Oriente » e le « Grandi Logge » di tutti i riti, in comunicazione col Supremo Consiglio di Charleston come Sovrana Potenza Massonica (un rituale, questo, esclusivamente ebreo). Enumera, per esempio, il Grande Oriente di Francia, il Consiglio Generale del Rito di Misraim, Il Gran Consiglio dei Massoni Oldfellows etc. Da quanto sopra possiamo concludere che la Massoneria è una su tutto il globo, pur assumendo innumerevoli forme, sotto la direzione suprema del Sovrano Pontefice di Charleston (39). Origine ebrea
I riti e i simboli della massoneria e delle altre associazioni segrete ricordano costantemente la Kabala e [97] l'ebraismo, la ricostruzione del Tempio di Salomone, la stella di David, il segno di Salomone, i nomi dei diversi gradi, come, per esempio cavaliere Kadosh (Kadosh, in ebreo, significa santo) principe di Gerusalemme, principe del Libano, cavaliere del serpente d'Airen etc. E la preghiera dei massoni inglesi, adottata in una riunione tenuta nel 1663, non ricorda forse in maniera evidente la liturgia ebrea ? (40) Anche la massoneria scozzese cita, nel datare ogni suo atto, l'era giudaica. Un libro di quel tale massone americano Pike (41) che nel 1889 divenne Capo Supremo del Gran Consiglio di Charleston, per esempio, da lui scritto nel 1881, è così datato : anno mundi 5641.
Attualmente questa cronologia viene conservata soltanto negli alti gradi, mentre i massoni aggiungono generalmente quattromila anni all'era cristiana e non 3760 come gli ebrei (42). Il sapiente rabbino Benamozegh scrive quanto segue: « Coloro che vorranno sottoporsi al lavoro di esaminare attentamente le questioni relative ai contatti tra il giudaismo e la.... Massoneria filosofica, la teosofia ed i misteri in generale, perderanno un po' della loro sdegnosa superbia verso la Kabala. E smetteranno di sorridere spregiosamente dinanzi all'idea che la teologia kabalistica possa avere una missione da compiere nella trasformazione religiosa del domani. « Chi sono i veri dirigenti della massoneria ? La domanda non è certamente una domanda da poco.
Questo è infatti uno dei misteri più ben custoditi della setta, uno dei segreti più attentamente vigilati. Si può affer- [98] mare, però, che il lavoro massonico si sviluppa in tutto il mondo di pieno accordo, e risulta informato ad uno stesso ed unico piano ; che i suoi mezzi sono sempre e dovunque identici e che i fini perseguiti sono costantemente gli stessi. Tutto ciò ci autorizza a credere che esiste quindi un centro unico che dirige tutti i movimenti della setta. » (43). Più avanti affronteremo questa questione.
Vogliamo ora ricordare, che la cosiddetta Carta di Colonia, datata 24 giugno 1535, parla di un direttore della Massoneria : il Grande Maestro, o Patriarca, che, anche se conosciuto da un numero ristretto di fratelli, esiste realmente. Gougenot de Mousseaux indica che questa selezione dell'Ordine, questi capi effettivi che soltanto pochissimi iniziati conoscono, opera alle dipendenze proficue e segrete dei kabalisti israeliti (p. 338-9). Aggiunge inoltre che i veri capi della massoneria sono gli amici, gli ausiliari ed i vassalli dell'ebreo, che essi rispettano come signore e sovrano. Della stessa opinione sono Eckert, Drumont, Deschamps, Mgr. Jouin, Lambelin, e altri esperti 39 Adolphe Ricoux, L'existence des Loges de Femmes. Paris, Ed. Tequi, 1891, p. 78-95. 40 Revue Internationale des Sociétés Secrètes. Stampata a Parigi. Numero 2. 1913. p. 58. La detta pubblicazione venne fondata da Mons. Jouin, nella Parrocchia di Sant'Agostino di Parigi, a spese sue ; per il suo lavoro fu elogiata da Sua Santità Benedetto XV e dal Segretario di Stato, Cardinale Gasparri, rispettivamente il giorno 23 marzo 1918 e 20 giugno 1919. Commento dello scrittore filosemita Renzo de Felice, nella sua opera : Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Edizioni Einaudi. Torino, 1961. 41 Pike, La Moral y el Dogma en el Rito Escocès. 42 Maurice Fara, La Masoneria en Descubierto. Edizione La Hoja de Roble, Buenos Aires, p. 23. 43 Benamozegh, Israel y la humanidad, pag. 71. PINAY : Complotto contro la Chiesa di questioni massoniche ed ebree (44).
Lasciamo ora da una parte gli insegnamenti dogmatici della massoneria e dell'ebraismo, ed esaminiamo la alleanza tra il giudaismo e la massoneria dal punto di vista puramente pratico e reale. Usando la logica non si può fare a meno di giungere alla conclusione seguente, formulata anche da L. de Poncins, nella sua opera dal titolo Le forze segrete della rivoluzione : « L'universalità della Frammassoneria, il suo durare, la invariabilità dei suoi fini, possono essere perfettamente compresi unicamente se si tratta di una creazione ebrea che serve interessi ebrei.
Tutto risulterebbe assolutamente incomprensibile se la sua origine fosse cristiana ». La finalità stessa della frammassoneria — la distruzione della civiltà cristiana — rivela l'ebreo ; perche sol- [99] tanto lui ne sarebbe beneficiato e soltanto lui, unicamente lui, è animato da un odio talmente violento contro il cristianesimo, da rendergli possibile la creazione di una organizzazione siffatta. « La Frammassoneria — prosegue Poncins — è una società segreta, diretta da una minoranza internazionale.
Questa ha giurato un odio implacabile al Cristianesimo. Questi tre caratteristici segni sono precisamente gli stessi che formano i lineamenti del giudaismo, lo definiscono e, infine, dimostrano che gli ebrei sono l'elemento direttivo delle logge » (45). Già nel 1867 era stata organizzata la lega internazionale permanente della pace ed il suo segretario, lo ebreo Passy, abbozzò l'idea di un tribunale per indagare e quindi decidere senza appello, in merito a tutti i conflitti tra le nazioni (46). Il giornale Archives israélites auspicava egualmente, nell'anno 1864, la costituzione di un tribunale siffatto.
« E' naturale e anche necessario — scriveva un tale Levy Bing — che si realizzi presto la formazione di un altro tribunale — un tribunale supremo — al quale dovranno essere sottomessi i grandi conflitti politici, i contrasti tra nazione e nazione ; un tribunale che giudicherà in ultima istanza, e la cui ultima parola sarà decisiva. Questa parola sarà quella d'Iddio, pronunciata dai suoi figli primogeniti (gli ebrei), e dinanzi alla quale s'inchineranno con rispetto tutti gli uomini dell'universo, nostri fratelli, nostri amici, nostri discepoli » (47). Questi sono i sogni d'Israele. E, come sempre, coincidono con quelli della massoneria. « Instaureremo la Repubblica in tutta la vecchia Europa — scrive lo Almanacco dei Frammassoni — allorquando regnerà Israele autocraticamente, su tutto il vecchio Continente » (48). Al Congresso Mondiale della Gioventù Ebrea, svolsosi il 4 Agosto 1926, H. Justin Godard affermò che gli ebrei [100] sono il sostegno più fermo della Società delle Nazioni, ai quali questa deve la sua esistenza (49). Più preciso è l'ebreo Cassin : « La rinascita del Sionismo sarà opera della Società delle Nazioni. Per questo le organizzazioni ebree la difendono e per questo i rappresentanti del popolo eletto pullulano a Ginevra » (50).
L'Eminentissimo Cardinale Jose Ma. Caro, Arcivescovo di Santiago e Primate del Cile dimostra, del pari, nella sua documentata opera Il Mistero della Massoneria, come siano gli ebrei che 44 Gougenot des Mousseaux, Le juif, le judaïsme et la judaïsation des peuples chrétiens, p. 338-9. [Attento : 20 M!] 45 L. de Poncins, Las fuerzas secretas de la revolución, pag. 139-40-41. 46 R.I.S.S., num. 8, 1926, p. 269. 47 Archives israélites, 1864, p. 335. 48 Almanaque de los franc-masones, Leipzig, 1884. 49 Les Cahiers de l'Ordre, num. 3-4, 1926, p. 22-3. 50 Maurice Fara, op. cit., p. 111.
PINAY : Complotto contro la Chiesa dirigono questa setta, con il fine di dominare il mondo e distruggere la Santa Chiesa. In proposito sulle origini della massoneria, egli scrive : « Il rituale massonico, denuncia con assoluta evidenza la sua origine ebraica ; i simboli, cominciando dalla stessa Bibbia, per esempio, lo scudo (rappresentativo dell'insegna) in cui sono effigiati, araldicamente, i cherubini di vario genere descritti nella seconda visione di Ezechiele nonche un bue, un uomo, un leone e un'aquila, le due colonne del tempio massonico, ricordo, quest'ultimo, del tempio di Salomone ; la ricostruzione del tempio, che simbolizza l'opera massonica ecc.
Le leggende e il catechismo, inoltre, tratti in gran parte dalla Bibbia, interpretata quasi sempre secondo le necessità della sapienza massonica, specialmente la leggenda di Hiram, e che disimpegnano una parte tanto importante nel rito massonico. Le parole, od i termini, usuali come i nomi delle colonne Booz e Jakin, le parole di riconoscimento o di lasciapassare, Tubalcain, Schiboleth, Giblim o Moabon, Nekum o Nekam, Abibalo ecc., l'importanza attribuita ai numeri, cosa tutta propria della Kabala, tutto fornisce una decisiva testimonianza dell'influenza cabalistica nella Massoneria.
E, finalmente, i fatti : il regno del terrore, l'esplosione di odio satanico contro la Chiesa, contro Nostro Signore Gesù Cristo, le orribili bestemmie in cui prorompevano i rivoluzionari massoni in Francia, non sono che la [101] espressione e la realizzazione delle aspirazioni delle sette cabalistiche e segrete che nel corso di molti secoli hanno operato contro il cristianesimo. « Ciò che i bolscevichi, ebrei nella maggior parte, fanno oggi in Russia contro il Cristianesimo, non è che una nuova edizione di quanto fecero i massoni durante la rivoluzione francese.
Gli esecutori sono diversi, ma la dottrina che li muove e li autorizza, nonche la suprema direzione e guida, sono sempre le stesse » (51). 51 Cardinale José Maria Caro, E., Arcivescovo di Santiago, Primate del Cile. El Misterio de la masoneria. Diffusione Editoriale, pag. 258. [PINAY : Complotto contro la Chiesa]
Carlo Di Pietro

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