«Fu con l’avvento della teologia della liberazione, nei primi anni Settanta, che ci venne rivelata la verità evangelica secondo la quale tutti quelli che lottano per i poveri, credenti o atei, sarebbero stati uniti oltre la morte; e il regno di Dio, o regno dei Cieli, e la società comunista perfetta sono la stessa cosa (…). E fu proprio qui a Cuba, durante la mia prima visita, che scoprii come il gesuita francese padre de Lubac avesse trasformato la frase di sant’Agostino ‘Ama e fai quello che vuoi’ in ‘Ama e credi quello che vuoi’ (…). E poi ci fu l’ingresso di Fidel all’Avana: un’apoteosi (…) quei giorni furono come il giudizio universale perché a ciascuno veniva dato quanto gli spettava: ad alcuni castighi e ad altri premi (…). Fidel aveva dell’autentico cristianesimo un’idea più chiara di quella di molti vescovi”.
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Ernesto Cardenal |
Così parlò p. Ernesto Cardenal, monaco trappista e ministro della cultura nella giunta del Nicaragua. Cfr. Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, “L’ultima messa di Padre Pio. Dal ritrovamento di documenti inediti” (Piemme).
Commento del nostro amico Mario:
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Kiko Arguello |
Ehhh, mica è finita qui! Quindi arrivò anche l’”ecumenismo” il cui valore venne ampliato derubricando il cattolicesimo a religione uguale ad altre (anglicani,luterani,ortodossi ecc.ecc.).Ma mica è finita,ancora! Ci fu anche l’abolizione della conversione al cristianesimo per ebrei (nostri “fratelli maggiori”per il tanto compianto Giov.Paolo II)e musulmani (” religioni monoteiste con base comune”). Poi la nuova messa-mensa! Poi mi fermo per non far piangere i sensibili…..Ma di padre Cardenal ce ne sono a iosa anche se ora di teologia della liberazione non si parla più,bensì di neoteologia con neocammino, neobattesimo, neomessa-mensa,neodottrina e tanti altri “neo” fin da riempire l’otre dell’Ira Divina. E di questi “nei” ora ne è piena la chiesa cattolica. Per forza, aperti gli argini,la fantasia di ogni fundador galoppa e via con le novità per rallegrar la “fede”.
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