Fonte:
www.pontifex.roma.it
Recentemente, la presa di posizione del Papa sul profilattico espressa nel suo libro intervista, ha lasciato discutere. Ne parliamo con don Davide Pagliarani, Superiore per l'Italia della Fraternità Sacerdotale San Pio X, lefebvriana. Don Davide, che cosa pensa del preservativo? "questo strumento della modernità é estremamente cattivo e diabolico, dissento da qualsivoglia opinione anche autorevole che pretenda legittimarlo o anche intenderlo come mezzo per la conversione o riduzione del peccato. Il peccato é tale e resta, non esiste una diversità in questo campo. Il preservativo elimina quello che é lo scopo dell'atto sessuale tra coniugi, ossia la riproduzione e dunque va contro il progetto divino". Dunque? "usarlo é un atto intrinsecamente perverso e contrario alla volontà di Dio. Neppure la logica del male minore ha senso. Questo discorso tende a relativizzare il catechismo e la dottrina e dunque prima di lanciare ...
... affermazioni del genere bisogna andare cauti. Non tutti sono teologi e si possono intendere cose sbagliate, dando la idea che la chiesa sia relativista e non deve mai essere così".
Il libro del Papa ha valore Magisteriale? "lo sanno anche i ragazzi del catechismo che il Papa parla attraverso gli atti canonici del Magistero e un libro non appartiene ad essi. Certo, bisogna essere rispettosi, ma un cattolico senza cadere in eresia, può dissentire da un libro del Papa per la semplice ragione che non appartiene al Magistero".
Qual é la sua idea sulla sodomia? "una aberrazione, una condotta offensiva verso la dignità dell'uomo e verso Dio, significa svilire e mortificare la nostra natura umana, insultando il progetto divino".
Parliamo di riforma liturgica, che cosa pensa dell'abbattimento delle balaustre? "fu un errore come tutta la riforma liturgica. Si parla oggi di abusi, ma il sommo abuso fu quella riforma che ha messo l'uomo al centro estromettendo Dio. Una messa protestante di fatto nella quale Dio non conta e figura il sacerdote. La celebrazione é diventata uno spettacolo, una cosa orizzontale al contrario della ricerca di Dio e della dimensione verticale".
Siamo in Avvento, che cosa signifca? "prepararsi in coscienza e grazia alla prima venuta di Cristo tra di noi. Dobbiamo saper rimettere Dio al centro in un tempo nel quale sia la teologia che la liturgia, fanno trionfare l'uomo con una visione antropocentrica".
Bruno Volpe
“Non facciamo il male perché ne venga un bene” (Rom 3,8). Con queste parole San Paolo stabiliva un principio fondamentale di morale, alla base di ogni vita cristiana. Ma fra due mali si può scegliere il minore? Lo si può consigliare? Per rispondere adeguatamente a queste domande pubblichiamo un testo tratto dal Dizionario di Teologia Morale del Cardinale Pietro Palazzini (Editrice Studium, 1969) alla voce Minor male.
Il male minore
MINOR MALE (scelta del).
1) Scegliere il male minore.
Di due mali scegliere e perciò compiere il minore non è lecito, se si tratta di due mali morali ossia di due operazioni che sono in se stesse violazione della legge morale. La tesi è evidente. Un male non diventa bene o lecito, perché c'è un altro male più grande, che si potrebbe scegliere. Il problema morale, proposto nella domanda « Se è lecito o obbligatorio scegliere di due mali il minore », suppone una cosa, che in realtà non può esistere, cioè il cosiddetto caso perplesso, nel quale l'uomo sarebbe costretto a scegliere tra due atti peccaminosi, così che se non scelga l'uno, necessariamente debba scegliere l'altro. Un tale caso moralmente è impossibile. Perché l'uomo può sempre astenersi da qualsiasi atto positivo, che importa la scelta di un mezzo. L'uomo può sempre non fare, se fare l'una o l'altra cosa sia sempre peccato; e questo non fare non è peccato in sé (p. es., non procurare l'aborto). Se da questa omissione seguono, in virtù di circostanze, gravi danni, p. es. la morte della madre, o della madre e del bambino insieme, l'uomo non è responsabile per questi danni, perché nessuno è responsabile per le conseguenze della condotta da lui seguita, quando non c'era possibilità d'agire senza peccare. Scegliere il m. male è lecito, quando questo m. male non è in sé un male morale (peccato), ma è o un male puramente fisico o un atto od omissione in sé buona o indifferente, dal quale o dalla quale però, nel caso concreto, seguirà un effetto accidentale cattivo, meno grave però di quello che produrrebbe un altro mezzo; p. es. di due farmaci, che producono tutti e due un effetto cattivo sulla salute, ma che sono ugualmente utili per me, io devo scegliere il meno nocivo, perché ho l'obbligo di non recare nocumento alla mia salute.
2) Consigliare (RACCOMANDARE) un male minore.
Il problema morale va così enunciato: se è lecito consigliare ad una persona decisa a fare un peccato, di farne un altro che sia meno grave, p. es. consigliare la fornicazione ad una persona che è decisa a fare un adulterio ; di ubriacarsi invece di fare un omicidio. La retta soluzione del problema è, che non è mai lecito consigliare un peccato, neanche a una persona che è decisa a fare un peccato più grave, perché consigliare un atto è di per sé indurre a commetterlo. Orbene, indurre un altro a commettere un peccato, è peccato. Non mi è lecito far sì che un altro voglia e faccia un peccato. La comparazione con un altro peccato non toglie la malizia del primo. Il fine, prevenire un peccato maggiore, è buono ; ma il fine buono non giustifica il mezzo adoperato, se questo non è già permesso in se stesso. Non è lecito fare un male, per evitare un male maggiore. Quando, però, ciò che facciamo non è consigliare un peccato, benché meno grande, ma sconsigliare di compiere una parte del peccato già deciso (ritrarre da una parte e non dal tutto, perché questo ci risulta impossibile), non facciamo male ma bene ; p. es. dire ad un ladro, che vuol uccidere un proprietario e rubare i suoi tesori, « prendete soltanto i tesori », non è consigliare il furto, ma sconsigliare l'omicidio. Il furto era già deciso e non si compie a motivo delle mie parole. L'unico effetto che le mie parole producono per loro propria natura è ritrarre il ladro dall'omicidio già stabilito. Orbene, ritrarre un altro dal suo proposito cattivo è un atto buono e lecito per propria natura. Questo vale anche se il mio atto lo ritrae soltanto da una parte del peccato, perché non è in mio potere (benché in mio volere) di ritrarlo del tutto. La differenza tra il consigliare il m. male e lo sconsigliare una parte del male proposto, sta in questo che nel primo caso si adopera un atto, per natura cattivo, come mezzo ad un fine buono; nel secondo caso invece si adopera un atto per natura sua buono come mezzo ad un fine buono. Ma ciò che decide della moralità non è la forma delle parole usate, ma il loro vero significato, il quale talvolta è determinato anche dalle circostanze in cui esse sono pronunziate. Affinché il nostro atto sia davvero uno sconsigliare una parte del peccato, è necessario che la parte rimanente sia già stabilita formalmente o almeno virtualmente nel peccato intero, che l'altro aveva deciso di commettere. Ben.
BIBL. - A. Fumagalli, Del consigliare il minor male, Monza 1943.
Perché non riproducete l'articolo apparso ieri sul sito della casa generalizia della FSSPX (DICI) che affronta con molto equilibrio ciò che voi andate esasperando e travisando da giorni oltre ogni limite del sopportabile?
RispondiEliminaQuello che dice don Davide - che peraltro è un mio caro amico - è verissimo. Ma è inconferente con l'argomento specifico trattato dal Pontefice.
Devo poi lamentare una grave scorrettezza di questo Blog. E' vostra abitudine copiare (= plagio) altrui interviste e altrui servizi senza citare la fonte...così pizzicate un po' da Messainlatino, un po' da Pontifex...avete mai sentito parlare di "etica lavorativa"?Avete mai letto che sta scritto "Non rubare"? E non diteci che lo fate per compiere un servizio alla verità perché, come ben sapete, il fine non giustifica mai i mezzi. Peraltro il sito Pontifex proibisce esplicitamente e a chiare lettere ogni riproduzione non autorizzata...
...fate un po' voi!
Prima di tutto sul nostro blog scriviamo con la nostra testa e secondo, il nostro pensiero sullo stato attuale della chiesa, secondo ho gia' inserito il comunicato della San Pio X all'indirizzo:
RispondiEliminahttp://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.com/2010/11/note-sulle-dichiarazioni-di-benedetto.html
quindi sei pregato di leggere, terzo io le fonti le metto sempre tranne qualche svista inconsapevole.
se questo blog non ti piace non leggerlo e passa ad altro.
Vedo bene che sul Blog scrivete con la vostra testa...d'altra parte "operari sequitur esse"!!!
RispondiEliminaPer quanto concerne il comunicato della FSSPX, siete rimasti indietro: il 29 novembre è uscito un nuovo comunicato della Casa generalizia tradotto in francese dall'originale tedesco sul sito DICI, a cura dell’Abbé Gaudron.
Infine, non cambio affatto Blog. Ma resto e continuo a commentare...nella speranza di preservare qualche ingenuo in buona fede dalle vostre assurdità.Se volete, potete inibire i commenti!!!
Caro Anonimo,
RispondiEliminama non avevi detto che avresti lasciato questo blog, "in cui per ventura eri capitato"?...
Se la lettura dei nostri articoli ti risulta insoppontabile, perchè non fai un atto "preservativo" e caritatevole per tua salute evitando di leggere?...
Qui, se c'è qualcuno che esaspera la Chiesa è questa Gerarchia, che sta distruggendo, ogni giorno di più, la Santa Dottrina lasciataci dal Signore, la Liturgia e soprattutto la MORALE.
Don Davide, come tutti i Sacerdoti della San Pio X, è preparatissimo e parla in modo pertinentissimo in riferimento alle parole del Pontefice, non ha certo bisogno che tu gli insegni a fare il compito senza andare fuori tema.
"Devo poi lamentare una grave scorrettezza di questo Blog. E' vostra abitudine copiare (= plagio) altrui interviste e altrui servizi senza citare la fonte..."
Ti consiglio un bel paio di occhiali graduati per bene, e con essi di andare a vedere che le fonti in questo blog sono sempre state citate (forse ci sarà stata qualche umana svista, ma che non giustifica questo tuo saltarci addosso, accusandoci - a priori - addirittura di intenzioni di plagio, di furto, di cinismo machiavellico, che tradiscono da parte tua un livore ed un veleno per nulla giustificabili.
Che "il fine non giustifica i mezzi" bisognerebbe farlo osservare a chi giustifica un mezzo iniquo come il preservativo, per vegheggiare un fine(la moralizzazione) che immaginarlo nel contesto della sodomia è ad dir poco esilarante.
"Per quanto concerne il comunicato della FSSPX, siete rimasti indietro: il 29 novembre è uscito un nuovo comunicato della Casa generalizia tradotto in francese dall'originale tedesco sul sito DICI, a cura dell’Abbé Gaudron."
RispondiEliminaIl "comunicato" del 29 Novembre, di cui parli tu, non è "DELLA CASA GENERALIZIA", cioè NON E' il parere ufficiale della San Pio X (che rimane quello dello scorso 26 Novembre), ma è il parere personale dell’Abbé Gaudron. Quindi non "siamo rimasti indietro" noi, ma hai preso un abbaglio tu, come lo ha preso anche Messainlatino, attribuendo ai figli di Mons. Lefebvre un cerchiobottismo che non è mai appartenuto loro.
"Infine, non cambio affatto Blog. Ma resto e continuo a commentare...nella speranza di preservare qualche ingenuo in buona fede dalle vostre assurdità.Se volete, potete inibire i commenti!!!"
Tanto meglio! Ci darai la possibilità di esercitare la settima opera di Misericordia spirituale: "Sopportare pazientemente le persone moleste". Questo, naturalmente se non scadrai nela volgarità, in tal caso sarai certamente censurato.
Non è mia abitudine essere volgare, caso mai pungente...ma sono in buona compagnia!
RispondiEliminaDon Davide è preparatissimo, è vero. Confermo e sottoscrivo. Però non ha parlato dello specifico problema affrontato dal Papa, bensì dell'uso della contraccezione nel Matrimonio. Dunque, non è andato fuori tema, perché un tema non gli era stato dato...semplicemente ha confermato in modo generale la dottrina della Chiesa. Prova ne sia il fatto che, nella medesima intervista, parla dell'errore di aver abbattuto le balaustre...Il che mostra il fatto che si è evidentemente e volutamente tenuto sulle generali.
L'Abbé Gaudron parla evidenetemente a nome della FSSPX, altrimenti il suo articolo non sarebbe sul sito della casa generalizia...non nascondetevi dietro un dito!
E comunque, perché non additate come un "miscredente" il suddetto sacredote, giacché esprime idee molto, ma molto più moderate delle vostre?
La vostra abitudine di citare le fonti ha conosciuto ben due eccezioni in due giorni, come anche Caterina63 vi ha fatto notare...segno che, se ho bisogno di occhiali, sono nuovamente in buona compagnia!
Infine, non avete risposto a due delle osservazioni più importanti che ho fatto, segno che rispondete solo quando vi pare o quando sapete rispondere. Le ripropongo:
1) Come fate a criticare la Riforma liturgica e poi ad usare una foto di una messa nuova con concelebrazione come bandiera?
2) Come fate a commentare le parole del Papa con le frasi fortissime di Mons. Lefebvre "Rome a perdu la foi; Rome est dans l'apostasie" e illudervi di non cadere nel sedevacantimo?
"L'Abbé Gaudron parla evidentemente a nome della FSSPX, altrimenti il suo articolo non sarebbe sul sito della casa generalizia...non nascondetevi dietro un dito!"
RispondiEliminaAssolutamente no: la FSSPX viene ufficialmente rappresentata nelle persone dei Responsabili Nazionali (come è Don Davide per l'Italia)e del Responsabile della Comunità a livello mondiale che è mons. Fellay. Le loro dichiarazioni rappresentano il parere ufficiale della San Pio X, non altre. Sarebbe come dire che se comparisse un articolo del Card. Martini o di un Mancuso qualunque sull'Osservatore Romano, quella sarebbe da considerare la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica. Proprio no.
"..perché non additate come un "miscredente" il suddetto sacredote.."
Anonimo, vedo che il termine miscredente, ma me usato ieri ti ha profodamente irritato, se non ferito...per la verità non era mia intenzione offendere nessuno e se l'ho fatto te ne chiedo scusa: ho usato quel termine, ma potevo ugualmente dire "persona lontana dalla Fede" (e non in senso dispregiativo, ma come semplice constatazione), perchè non conoscendo con chi stavo interloquendo, sentendomi dire che il parere di Joseph Ratzinger valga quanto il mio ed il tuo, Lui che è stato oggetto dello sguardo divino e che è stato dall'Amore di Dio innalzato con Unzione di Spirito Santo all'elezione di Vicario di Cristo in terra (e scusa se è poco), mi ha fatto pensare alla tipica insensibilità spirituale che hanno le persone le quali, digiune di contatto con il sacro, reputino uguali le parole e le opere di persone chiamate da Dio a compiti speciali e quelle di gente qualunque. Tutto qui. E la differenza non mi sembra quella di una posizione più o meno moderata riguardo al trattare di Fede o di Morale, ma dell'abisso che c'è fra rispettare e cose sacre o no.
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RispondiElimina"La vostra abitudine di citare le fonti ha conosciuto ben due eccezioni in due giorni, come anche Caterina63 vi ha fatto notare...segno che, se ho bisogno di occhiali, sono nuovamente in buona compagnia!"
RispondiEliminaQuella di Caterina è stata una pura illazione. Su quell'articolo non è stata messa fonte semplicemente perchè la fonte non era Messainlatino, come ha detto lei, ma lo stesso libro del Papa che, dato il clamore mediatico che ha suscitato, è talmente conosciuto che è parso superfluo specificarne il titolo, gli autori e la casa editrice, che ormai conoscono anche i sassi...
Ma io , se posso, non replico a Caterina, la quale mal sopportando da anni la nostra chiarezza, non perde occasione per buttarci addosso fango e veleno. E soprattutto non replico di proposito quando vedo che l'accusa è fatta capziosamente per il solo gusto di farla, quando - come nel caso di cui sopra - non era necessaria. In altre parole, se vuoi, cerco di praticare la Carità Cristiana, per quel che posso.
1) Come fate a criticare la Riforma liturgica e poi ad usare una foto di una messa nuova con concelebrazione come bandiera?
RispondiElimina2) Come fate a commentare le parole del Papa con le frasi fortissime di Mons. Lefebvre "Rome a perdu la foi; Rome est dans l'apostasie" e illudervi di non cadere nel sedevacantimo?
Ti accontento (ma non ti ci abituare... ;-) )
Che quella dell'immagine sia una concelebrazione Novus Ordo...LO DICI TU. Anche se gli abiti sono quelli effettivamente usati dalla Chiesa postconciliare, cionondimeno non è detto che i Sacerdoti che circondano il Celebrante stiano concelebrando e non assistendo colui che celebra. inoltre il chierico inginocchiato, che si vede in primo piano di spalle, da chiaramente l'idea che l'assemblea sia alle sue spalle e che il Rito sia celebrato rivolto con la faccia al Crocifisso e con le spalle al popolo. Quale chierico, durante la Liturgia, si inginocchierebbe dal fondo della Chiesa e non alla base del Perbiterio?
Ad ogni modo un'immagine serve per mandare un messaggio, il messaggio che a noi interessava mandare era quello di un atteggiamento di adorazione, di fervoroso raccoglimento, di compostezza liturgica, di rispetto verso Dio volgendogli la faccia e non le spalle e non ultimo il messaggio di una Liturgia che esprimesse soprattutto l'aspetto verticale di contatto con Dio e quel bellissimo fascio di luce che entra dall'alto,lambendo l'altare ed illuminando il Presbiterio ed il Sacro Rito, da esattamente il senso dell'Amore di Dio che si china su chi celebra il Santo Sacrificio. Quindi c'è tutto. Il resto, per la funzione che deve fare l'immagine, non è pertinente.
"Come fate a commentare le parole del Papa con le frasi fortissime di Mons. Lefebvre "Rome a perdu la foi; Rome est dans l'apostasie" e illudervi di non cadere nel sedevacantimo? "
RispondiEliminaPerchè scadere nel sedevacantismo consiste nel sostenere che la Sede di Pietro sia "vacante", cioè legittimamente "vuota", cioè che colui che ricopre quel ruolo sia illegittimo. Noi questo non lo pensiamo, non lo crediamo, non lo abbiamo MAI DETTO. Al contrario, proprio perchè il Papa è il NOSTRO PAPA, noi, come piccoli scandalizzati, "gridiamo allo scandalo" quando sentiamo affermazioni e vediamo delle azioni che sono palesemente in contrasto cone la Santa Dottrina Cattolica della Santa Romana Chiesa di sempre. Come ad esempio la sconcertante approvazione ufficiale, da parte della Santa Sede, di una setta ERETICA, di stampo luterano-giudeo-gnostica, come il CAMMINO NEOCATECUMENALE,(da noi perfettamente conosciuto per averlo sperimentato per anni)avvenuta il 10 gennaio 2009. Noi, caro amico, che la perniciosità di quella setta l'abbiamo misurata sulla nostra pelle,abbiamo toccato con mano che questa Chiesa conciliare sta abbandonando la Fede di sempre e si sta mettendo nelle mani dei sovvertitori dell'insegnamento di Gesù. La frase tanto forte pronunciata da "quel grand'uomo di Lefebvre" - come lo ha recentemente definito il Papa - non ha fatto altro che fare eco alla stessa frase, identica, pronunciata dalla Madonna Santissima nel Messaggio de La Salette (ufficialmente approvato dalla Chiesa) che, profeticamente, già nel 1800, preannunciava l'apostasia della Chiesa Cattolica, situandola a partire dalla seconda metà del secolo XX(Concilio Vaticano II). Forse che la nostra Madre del Cielo è sedevacantista anche Lei?
Ti saluto nel Signore, fratello (non più miscredente) :-)
Cara Anna Rita,
RispondiEliminaCredo che i nostri colloqui siano partiti male fin da subito. forse io espressi confusamente il mio primo concetto. Quando parlai dell'"opinione di Ratzinger" intendevo dire questo: proprio in una situazione così difficile come l'attuale, in cui "luci e ombre" si stagliano sulla Sede di Pietro, è quanto mai necessario distinguere con grande attenzione tra opinioni private, magistero autentico e magistero infallibile. Questa è l'unica via che ci consente di muovere umilmente delle critiche alle parole del Papa senza scalfirne l'autorità; questa è l'unica via che ci consente di esprimere dubbi senza concludere che la Sede è vacante.
Vedi, per me il sedevacantismo è una vera ossessione che mi riempe di amarezza perchè distrugge la Chiesa con la pretesa di essere la via dell'ortodossia. Ecco perché mi fa tanto orrore. Se leviamo il Papato, eliminiamo la Chiesa; ma la Chiesa è indefettibile...
Io capisco che tante (ma tante!)affermazioni del libro lasciano perplessi. Però quello che mi permetto di suggerirvi è questo: tentate di non rafforzare attraverso i vostri Post l'idea che il Papa abbia compiuto un atto di Magistero lasciandosi intervistare. Non è così. Non può essere così.
Questo libro non ha bisogno di pubblicità, ma deve cadere nel dimenticatoio, semplicemente.
Sui NeoCat avete il mio appoggio incondizionato. E' il mistero di iniquità che è all'opera.
In ultimo, vi confermo (senza più polemica) che l'immagine da voi scelta è una celebrazione nuovo rito; chi celebra è la Comunità San Martino di Tours, fondata a Genova sotto la protezione del Card. Siri negli anni '70. All'epoca si proponeva di raccogliere tutti i seminaristi che scappavano desolati dalla Francia. Esiste ancora e credo che continui ad avere un certo numero di vocazioni. Celebrano la liturgia abitualmente in latino, ma nel Rito Riformato.
Un saluto, In Christo Rege.
Un piccolo commento in ritardo, come ho detto già una volta il papa dovrebbe rendersi conto chè è il papa, il ragionamento che da papa dice qualcosa di magisteriale e da dottore privato non magisteriale è perverso, poichè in questo modo è come se si avessero due persone.
RispondiEliminaNon è che il papa da papa dice Cristo è Dio e da dottore privato che Cristo però potrebbere essere che tuttavia ecc.
E' come se si avesse un funzionario che nella sua veste fa il suo lavoro e quando stacca è libero di fare e dire ciò che vuole, il che è vero come uomo ma non come vicario di Cristo.
E' come se Gesù stesso avrebbe predicato la fede cone Dio e poi come uomo avesse praticato il contrario.
Non si può dire"io come papa non userei mai il pres..(vorrei vedere) mentre come dottore privato in certi casi..."
E' assurdo.
Stettino
Non so se mi sono spiegato, le opinioni private non sono magistero questo è certo (per fortuna) ma mettono in evidenza la nostra fede!
Cioè il comportamento influisce sulla vita dei fedeli e può sfociare poi in assunto dogmatico sbagliato come nell'esempio di Antiochia.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti in Cristo
CVCRCI