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giovedì 29 luglio 2010

Due testimoni luminosi... perseguitati da Paolo VI...

Il card. Joseph Slipyi, Primate dell’Ucraina. Dopo decine d’anni di carcere, lager e di lavori forzati, il Cardinale mi confidava: “In ogni istante è fissa nella mia mente l’odissea passata nei lager sovietici e la mia condanna a morte; ma a Roma, dietro le mura del Vaticano, ho vissuto momenti peggiori!”. Davanti al Sinodo, atterrito e sconvolto, il Cardinale affermava: “Su cinquantaquattro milioni di Ucraini, dieci milioni sono morti in seguito a persecuzioni! Il regime sovietico ha soppresso tutte le diocesi! C’è una montagna di cadaveri e non c’è più nessuno, nemmeno nella Chiesa, che difenda la loro memoria. (...) Siamo tornati al tempo delle Catacombe! Migliaia e migliaia di fedeli della Chiesa Ucraina sono deportati in Siberia e fino al Circolo Polare, MA IL VATICANO IGNORA QUESTA TRAGEDIA! Forse i Martiri sarebbero diventati testimoni molesti? Saremmo
noi una palla al piede per la Chiesa?”…
IN MANO AL COMUNISMO!.. ma la vera Il card. Mindszenty al processo-farsa intentatogli dal Governo comunista ungherese. Questo cardinale, sul quale si accanirono i “senza Dio” con i ferri atroci della tortura, dovette subire la subdola violenza morale di Paolo VI che, il 5 gennaio 1974, lo destituì dalla sua carica di Primate di Ungheria. Ecco una Sua frase terribile: (Mi creda... PAOLO VI HA CONSEGNATO INTERI PAESI CRISTIANI Chiesa è ancora quella nostra, costretta alle
catacombe)!
Adesso è comprensibile perché Montini, divenuto Papa, nel presunto Concilio Vaticano II, s’impegnò, con divieto formale, non solo a non creare occasioni di polemiche contro il comunismo, ma addirittura a non condannarlo affatto! La “Chiesa del Silenzio” dava fastidio al “Silenzio della Chiesa”! Per questo, Paolo VI fece ritirare dall’Ucraina il grande cardinale Slipyi, e lo rinchiuse in Vaticano, come in una prigione, in stretta sorveglianza e tenendolo vigilato perché non ne uscisse!

Con una certa astuzia e alti appoggi, io riuscii ad incontrarlo, e seppi da Lui delle decine d’anni di carcere nei lager e dei lavori forzati che aveva subìto dai comunisti. Ma, alla fine dell’incontro, mi disse: “In ogni istante, è fissa nella mia mente l’odissea passata nei lager sovietici e la mia condanna a morte; ma, a Roma, dietro le mura del Vaticano, ho vissuto momenti peggiori!”. E che dire anche della inqualificabile decisione di Paolo VI di deporre il “martire” cardinale Mindszenty dalla sua carica di “Primate d’Ungheria?”. Io ebbi l’onore e la grazia di essere potuto arrivare a parlare anche con Lui, al Pazmaneum di Vienna, per oltre tre ore di coloquio aperto e senza sottintesi, in cui venni a sapere cose e “fatti” su Paolo VI, che solo degli incoscienti o dei traditori possono volerLo addirittura sugli altari come “beato”; Lui, che aveva deposto il cardinale Mindszenty da “Primate d'Ungheria” perché conduceva il suo gregge sulla via della vera Fede cattolica, senza mai accettare il “voltafaccia” della Chiesa montiniana, improntata sull’equivoco e sull’ipocrisia. Mindszenty, “Principe della Chiesa”, subì, da parte dei “senza Dio”, i ferri atroci della tortura, della galera, ma, soprattutto, la subdola violenza morale di Paolo VI, il quale continuerà, anche dopo l’eliminazione di Mindszenty, la Sua perversa “Ost-politk” in favore del comunismo, ma a danno della Chiesa! E che dire dei suoi “incontri” con Podgorny e con Gromico, e le sue “sedute segrete” con l’arcivescovo di Leningrado, mons. Nicodemo, agente segreto del KGB, e con Berlinguer, il Segretario del PCI, che Paolo VI mandò come Suo agente segreto diplomatico presso il Governo di Hanoi?



Cardinal siri:
Abbiamo vissuto un periodo in cui anche la Chiesa ha sofferto. Si capisce benissimo che quando c’è una sofferenza, qualche cosa succede che non è desiderabile. Ma vorrei richiamare coloro che, perduta - perduta, dico - la capacità di capire le cose anche semplici, hanno dedotto, da questo periodo di transizione dell’intero genere umano, conseguenze irrazionali, illogiche, dannose, forse fatali. Bisogna che impariamo a vivere senza diventare i poveri servi delle tenebre e delle nubi che vanno camminando nel cielo e restano nubi. E’ meglio essere servi di Dio che paurosi delle nubi. Questo periodo l’abbiamo vissuto insieme. Domando: chi ha capito? E se non avesse capito faccia presto. Mi rivolgo in modo speciale ai miei confratelli che, dovendo dare agli altri la verità, non possono accettare le tenebre. E questo è l’ultimo invito. Guardatevene bene! Non ingannate voi e i fedeli che hanno il dovere di apprendere da noi la verità di Cristo

1 commento:

  1. Grazie Gianluca, per queste pagine di storia preziose e terribili, che gettano su tanti anni oscuri del 20.mo secolo la luce impietosa della Verità.
    Chi non sa dovrà sapere e chi sapeva non dovrà dimenticare.
    Solo Dio, Sommo Giudice Giusto e Misericordioso, potrà dare la incalcolabile ricompensa, qui e nell'Eternità, a tutti i protagonisti di questi eventi inauditi e strazianti della storia della Chiesa, per tutto ciò che è accaduto, ripagando tutti nel bene e nel male, ai Martiri e ai loro persecutori nella carne e nell'anima.
    Questo è l'olocausto delle vittime di cui nessuno parla, quelle degli errori della Russia, comunismo e sue derivazioni mostruose (relativismo modernista, penetrato ad infettare anche la Chiesa) che la Madonna aveva predetto si sarebbero sparsi nel mondo, per non aver ascoltato i richiami del Cielo.

    Preghiamo che Nostro Signore abbia pietà della Sua Santa Chiesa disastrata, dei suoi papi, vescovi, sacerdoti e fedeli ottenebrati da questo ciclone che travolge da mezzo secolo la Fede, mentre ci avviamo alla parte più oscura della Via Crucis....
    anche se molti non se ne avvedono, minimizzano il terremoto soprannaturale che continua, (quasi "normalizzato", assorbito dalla gente come evoluzione naturale di strutture, dottrine, prassi, catechesi, messe aggiornate o mixate-variegate ecc...) e pensano che tante traversie svaniranno d'incanto, da un giorno all'altro, o tanti grovigli e contraddizioni morali e teologiche perverse (tenacemente perseguite da tanta parte del clero apostata) si "aggiusteranno" per virtù di umane arti diplomatiche, o iniqui compromessi a danno della Verità eterna.

    Ester

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