Per la maggior Gloria di Nostro Signore cerchiamo persone disponibili ad eventuali Traduzioni da altre lingue verso l'Italiano. per chi si rendesse disponibile puo' scrivere all'indirizzo Mail: cruccasgianluca@gmail.com
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 13 luglio 2010

Scandalo del Clero e le loro conseguenze

San Pio X nell'Enciclica "Pascendi", i modernisti sono soliti trattare i cattolici, riservando ben altro trattamento ai loro sodali: "questa maniera di fare - ammoniva il Papa - a riguardo dei cattolici è tanto più odiosa perché nel medesimo tempo e senza modo né misura, con continue lodi esaltano chi sta dalla loro; i libri di costoro riboccanti di novità accolgono ed ammirano con grandi applausi; quanto più alcuno si mostra audace nel distruggere l'antico, nel rigettare la tradizione e il magistero ecclesiastico, tanto più gli dàn vanto di sapiente; e per ultimo, ciò che fa inorridire ogni anima retta, se qualcuno sia condannato dalla Chiesa non solo pubblicamente e profusamente lo encomiano, ma quasi lo venerano come martire della verità" (San Pio X, Enciclica Pascendi).

ECCO QUESTO E' AVVENUTO E AVVIENE CON IL FONDATORE DELLA SETTA DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE




SANTA CATERINA DA SIENA " Dottore della Chiesa "

" IL DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA "

2-Scandali del clero e loro conseguenze

( CC. 121-134 )

Prima leggiamo cosa dice il signore sulla Sacra Scrittura .....

<<>- Capitolo 34 >>

I pastori di Israele

[1]Mi fu rivolta questa parola del Signore: [2]«Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? [3]Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. [4]Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. [5]Per colpa del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. [6]Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. [7]Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: [8]Com'è vero ch'io vivo, - parla il Signore Dio - poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge - [9]udite quindi, pastori, la parola del Signore: [10]Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. [11]Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. [12]Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. [13]Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione. [14]Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. [15]Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. [16]Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.

Poi leggiamo cosa dice il signore dal " IL DIALOGO DELLA DIVINA PROVVIDENZA " ..

Difetti e mala vita dei sacerdoti e ministri cattivi.

Ora sta attenta, carissima figliuola, perchè ti voglio mostrare e dire la vita scellerata di costoro, acciocchè tu e gli altri miei servi abbiate più materia da offrire a me per essi, con umili e continue orazioni. Però, da qualunque lato tu ti volga, a secolari e religiosi, chierici e prelati, piccoli e grandi, giovani e vecchi, e gente d'ogni specie, non vedi altro che offesa ; tutti mi gettano puzza di peccato mortale. La quale puzza a me non fa danno veruno nè nuoce, ma a loro stessi.

Io ti ho parlato fin qui dell'eccellenza dei miei ministri e della virtù dei buoni, si' per dare refrigerio all'anima tua, si' perche tu conosca meglio la miseria di questi miserabili, e veda quanto siano degni di maggiore riprensione e di incontrare pene più intollerabili ; come gli eletti e diletti miei, poichè hanno esercitato con vitù il tesoro loro dato, sono degni di maggiore premio e di questi come margherite al mio cospetto. Il contrario sarà di questi miserabili, poichè riceveranno crudele pena.

Sai tu, carissima figliuola ( e sta attenta con dolore e amarezza di cuore ), dove essi hanno messo il loro principio e fondamento? Nell'amor proprio di se stessi. Di qui è nato l'albero della superbia col figliuolo dell'insipienza ; essendo insipienti, procurano a sè l'onore e la gloria, cercando grandi dignità, con adornamenti e delicatezza del loro corpo ; e a me rendono vituperio e offesa, mentre dànno a se stessi quello che non è di loro, e a me quello che non è mio. A me deve essere data GLORIA E LODE DEL MIO NOME, a se stessi odio della propria sensualità con vero conoscimento di sè, reputandosi indegni di tanto ministero, ricevuto da me.

Essi fanno il contrario : gonfiati di superbia, non si saziano di rodere la terra delle ricchezze e delle delizie del mondo ; stretti, cupidi e avari verso i poveri. Per questa miserabile superbia e avarizia, nata dal proprio amore sensitivo, hanno abbandonata la cura delle anime, e solo si danno a guardare e ad avere cura delle cose temporali, lasciando come pecore senza pastore le mie pecorell, che io ho loro messe nelle mani.

Non le pascono, non le nutrono, nè spiritualmente nè temporalmente. Spiritualmente amministrano i sacramenti della santa Chiesa, i quali non vi possono essere tolti per verun loro difetto, nè dimunuisce per questò la loro virtù; ma non vi pascono con orazioni uscite dal cuore, con fame e desiderio della vostra salute, con santa e onesta vita. E non pascono i sudditi che sono i poverelli, con le cose temporali, delle quali io ti dissi che se ne deve fare tre parti : l'una per la loro necessità ; l'altra per i poverelli ; la terza per l'utilità della Chiesa.

Essi fanno il contrario. Non solo non danno quella sostanza, che sono tenuti ed obbligati di dare ai poveri, ma tolgono l'altrui per simonia e appetito di denaro, e vendono la grazia dello Spirito Santo.

Vi sono di quelli, tanto sciagurati, che non vogliono dare a chi ne ha bisogno, quello che io ho dato per grazia affinchè lo diano a voi, se non sia loro riempita la mano, o siano provveduti con molti presenti. E tanto amano i loro sudditi, quanto è l'utile che ne ritraggono, non di più. Tutto il bene della Chiesa non spendono in altro che nelle vesti del corpo, nell'andare vestiti delicatamente, nono come dei chierici e religiosi, ma come signori o donzelli di corte. Si studiano di avere grossi cavalli e molti vasi d'oro e d'argento con adornamento della casa, tenendo e possedendo, con molta vanità di cuore, quello che non possono tenere. Il cuore loro favella con disordinata vanità. Tutto il loro desiderio è posto nelle vivande, facendosi del ventre il loro dio, mangiando e bevendo disordinatamente. Perciò cadono subito nella immondezza, vivendo lascivamente.

Guai, guai alla loro misera vita ! Essi spendono con le pubbliche meretrici quello che il dolce Verbo, unigenito Mio Figliuolo, acquisto con tanta pena sul legno della Santissima Croce ! Sono divoratori delle anime, ricomprate dal Sangue di Cristo, divorandole miserabilmente, in molti e diversi modi ; e pascono i loro figliuoli con quello che appartiene ai poveri.

O templi del diavolo, v'ho posti in dignità, perchè siate angeli terrestri in questa vita ; mentre voi siete demoni, e avete preso l'ufficio dei demoni. I demoni dànno di quelle tenebre che hanno per sè, e somministrano tremendi tormenti ; sottraggono le anime alla grazia con molte molestie e tentazioni, per condurle alla colpa del peccato mortale, ingegnandosi di farne quello che essi possono, benchè il peccato non possa cadere nell'anima più di quello che essa voglia : ma essi ne fanno quanto possono. E questi miserabili, indegni di essere chiamati ministri, sono demoni incarnati, perchè per loro difetto si sono conformati alla volontà dei demoni, e perciò ne fanno l'ufficio, quando dispensano Me, vero Sole, nelle tenebre del peccato mortale, e somministrano le tenebre della loro vita disordinata e scellerata ai sudditi e alle altre creature fornite di ragione. Mettono confusione e pena nella mente delle creature che li vedono vivere disordinatamente ; anzi, sono cagione di pena e confusione di coscienza in coloro che spesse volte sottraggono allo stato di grazia e alla via della verità : conducendoli alla colpa, li fanno andare per la via della menzogna.

Però colui che li segue non è scusato dalla colpa, perchè non può essere costretto a colpa di peccato mortale, nè da questi demoni visibili, nè dagli invisibili. Non si deve guardare alla loro vita, nè seguire quello che fanno ; ma, come vi ammoni' la mia Verità nel santo Vangelo, dovete fare quello che essi vi dicono ( cioè praticare la dottrina che vi è data, nel corpo mistico della Santa Chiesa, dalla santa Scrittura per mezzo dei banditori che sono i predicatori, i quali annunziano la mia parola ), e non pensare ai guai che meritano, ne seguire la loro mala vita, nè punirli voi, perchè offendereste me. Ma lasciate la mala vita a loro ; voi prendete la dottrina, e a me lasciate la punizione, poichè IO SONO il dolce Dio eterno, che rimunero ogni bene e punisco ogni colpa.

Non sarà loro risparmiata da me la punizione, per la dignità che hanno di essere miei ministri ; anzi, se non si correggeranno saranno puniti più miserabilmentedi tutti gli altri, perchè hanno ricevuto di più dalla mia bontà. Offendendo tanto miserabilmente me, son degni di maggiore punizione. Sicchè vedi che essi sono demoni, come dei miei eletti ti dissi invece che sono angeli terrestri, e perciò fanno l'ufficio degli angeli.

CAPITOLO 122

Nei suddetti ministri cattivi regna l'ingiustizia, specialmente non correggendo i sudditi.

Io ti dissi che nei miei diletti riluce la margherita della giustizia ; ora ti dico che quei miserabili e infelici portano sul loro petto per fermaglio l'ingiustizia. Essa procede ed è affibiata dall'amor proprio di se stessi, poichè per l'amor proprio commettono ingiustizia verso la propria anima e verso di me, con le tenebre della insipienza. A me non rendono gloria, ed a se stessi non rendono onesta e santa vita, nè desiderio della salute delle anime, nè fame delle virtù.

Per questo commettono ingiustizie verso i sudduti e il prossimo ; non ne correggomnom i vizi ; anzi, come ciechi che non conoscono, li lasciano dormire e giaciere nelle loro infermità, per il disordinato timore di dispiacere alla creature. Non s'avvedono che, non volendo piacere alla creature, dispiacciono a loro e a me, vostro Creatore. Qualche volta correggeranno, per mantellarsi con un poco di giustizia ; ma non si rifanno da chi è più alto, sebbene sia in maggior difetto del minore, per timore che non sia di impedimento al loro stato e alla loro vita. Perciò si rifanno dal minore, perchè vedono che questi non può loro nuocere, nè togliere loro lo stato in cui si trovano.

Egli commette ingiustizia per il miserabile amor proprio, che ha intossicato tuto quanto il mondo e il corpo mistico della Santa Chiesa, ha inselvatichito il giardino di questa sposa e lo ha adornato di fiori putridi. Questo giardino fu coltivato al tempo che ci stavano i veri lavoratori, cioè i miei santi ministri : fu adornato di molti fiori odorosi, perchè la vita dei sudditi non era scellerata, a causa dei buoni pastori, ma anzi essi erano virtuosi per onesta e santa vita.

Oggi non è cosi' ; è il contrario : per i cattivi pastori sono cattivi i sudditi. Questa Sposa è piena di diverse spine, di molti e vari peccati. Non è che essa possa ricevere in sè fetore di peccato, quasi che la virtù dei Santi Sacramenti possa ricevere alcuna lesione ; ma quelli che si pascono al petto di questa Sposa, ricevono fetore nell'anima loro, togliendosi la dignità nella quale li ho posti. Però non diminuisce in sè la dignità, ma in loro stessi. Cosi' per i loro difetti è avvilito il Sangue ; poichè i secolari perdono la riverenza loro dovuta per il Sangue. Tuttavia costoro non dovrebbero fare cosi' : se la perdono, non diventa minore la loro colpa, per i difetti dei pastori.

Ma questi miserabili sono specchio di miseria, mentre io li ho posti per essere specchio di virtù.


E se ci fossero dei dubbi ascoltiamo ancora il Signore dalla sacra scrittura riguardo alla sua volontà sull'uomo, nonostante il nostro modo di agire contrario alla Sua Legge, infatti in questa lettura dice Non per riguardo a voi, io agisco - dice il Signore Dio - sappiatelo bene.....

<<>- Capitolo 36>>

[16]Mi fu rivolta questa parola del Signore: [17]«Figlio dell'uomo, la casa d'Israele, quando abitava il suo paese, lo rese impuro con la sua condotta e le sue azioni. Come l'impurità di una donna nel suo tempo è stata la loro condotta davanti a me. [18]Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con i quali l'avevano contaminato. [19]Li ho dispersi fra le genti e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati secondo la loro condotta e le loro azioni. [20]Giunsero fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome santo, perché di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese. [21]Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che gli Israeliti avevano disonorato fra le genti presso le quali sono andati. [22]Annunzia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, gente d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati. [23]Santificherò il mio nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. [24]Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. [25]Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; [26]vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. [27]Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. [28]Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. [29]Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. [30]Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le genti. [31]Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e le vostre nefandezze. [32]Non per riguardo a voi, io agisco - dice il Signore Dio - sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra condotta, o Israeliti». [33]Così dice il Signore Dio: «Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. [34]Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto, sarà ricoltivata [35]e si dirà: La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell'Eden, le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate. [36]I popoli che saranno rimasti attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e ricoltivato la terra che era un deserto. Io, il Signore, l'ho detto e lo farò».

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.