"Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza": il pastore ha bisogno del bastone contro le bestie selvatiche che vogliono irrompere tra il gregge; contro i briganti che cercano il loro bottino. Accanto al bastone c’è il vincastro che dona sostegno ed aiuta ad attraversare passaggi difficili. Ambedue le cose rientrano anche nel ministero della Chiesa, nel ministero del sacerdote. Anche la Chiesa deve usare il bastone del pastore, il bastone col quale protegge la fede contro i falsificatori, contro gli orientamenti che sono, in realtà, disorientamenti. Proprio
l’uso del bastone può essere un servizio di amore. Oggi vediamo che non si tratta di amore, quando si tollerano comportamenti indegni della vita sacerdotale.
Come pure non si tratta di amore se si lascia proliferare l’eresia, il travisamento e il disfacimento della fede, come se noi autonomamente inventassimo la fede. Come se non fosse più dono di Dio, la perla preziosa che non ci lasciamo strappare via. Al tempo stesso, però, il bastone deve sempre di nuovo diventare il vincastro del pastore – vincastro che aiuti gli uomini a poter camminare su sentieri difficili e a seguire il Signore" (Benedetto XVI, Omelia per la Santa Messa di chiusura dell'Anno Sacerdotale, 11 giugno 2010)
Speriamo che questo discorso non rimanga solo un discorso, per quanto riguarda lo scandalo della pedofilia il Santo Padre ha agito solertemente ed energicamente col documento Modifiche introdotte nella "Normae de Gravioribus Delictis".Si spera che questa azione energica si applichi anche alla deriva dottrinaria che la Chiesa subisce dal dopo Concilio Vaticano II ad opera di alcuni personaggi loschi che hanno inperversato all'interno del Concilio, infine si spera che queste norme vengano applicate nei confronti dei fondatori e catechisti della setta eretica Neocatecumenale.
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